Sumatra : giungla e mare

Un’isola grandissima, parchi naturali dove osservare specie rare, il lago vulcanico più grande del mondo, la cultura batak e infine atolli dal mare strepitoso

La grande isola di Sumatra è la più occidentale dell’Indonesia.

Diversi anni fa quando si viaggiava molto via terra, era la principale porta di accesso al paese, meta di viaggiatori zaino in spalla che arrivavano dalla Thailandia e dalla Malesia.

Oggi le compagnie aeree internazionali hanno voli diretti su Java e Bali e quindi Sumatra è diventata un’isola poco frequentata, è un vero peccato perché le sue attrazioni sono tantissime, cultura, architettura tradizionale, una flora e fauna selvatica ricchissima , isole dal mare bellissimo.   

Un viaggio a Sumatra va studiato molto attentamente, perché le distanze e i collegamenti in quest’isola, non sono cosa da sottovalutare.

Geografia

Sumatra è la sesta isola del pianeta, con una superficie di circa 470.000 km² ed è la terza isola più grande dell’arcipelago Indonesiano, dopo Nuova Guinea e Borneo, è lunga circa 1.750 km ed è attraversata dall’equatore.

A sudest di Sumatra si trova l’isola di Giava, da cui è separata dallo stretto della sonda,a nord vi è la penisola Malese da cui è separata dallo stretto di Malacca

La spina dorsale dell’isola è costituita dalla catena montuosa dei Monti Barisan, le frequenti attività vulcaniche hanno reso i terreni di quest’area particolarmente fertili e hanno creato scenari naturali molto spettacolari, come il lago Toba, che è la più grande caldera vulcanica del mondo.

La cui creazione fu a suo tempo determinata da un’eruzione catastrofica da aver generato una vera e propria glaciazione planetaria.

L’isola, situata nella Cintura di fuoco, è una delle zone più sismiche al mondo.

I grandi fiumi trasportano detriti dalle montagne verso est, formando vaste pianure intramezzate da frequenti paludi, che ne limitano la potenzialità agricola.

Quest’isola è comunque di grande importanza per l’Indonesia, per via delle attività di estrazione petrolifera e per la coltivazione delle palme, da cui si ricavano grandi quantità di olio .

Fino a qualche anno fa, Sumatra era quasi interamente ricoperta da foreste tropicali abitate da specie animali rare come gli oranghi, i tapiri, le tigri di Sumatra, nonché alcune specie vegetali uniche, come la Rafflesia , lo sviluppo economico e il disboscamento selvaggio hanno minacciato seriamente questo ecosistema.

Economia

Molto consistenti sono le esportazioni di gas e petrolio, la cui produzione è pari ai ¾ del totale indonesiana, vengono anche esportati gomma e olio di palma, tabacco, palme da cocco, tè e soprattutto caucciù.

Sumatra è inoltre famosa per il pepe nero, tra le risorse naturali il carbone e l’oro.

Storia

Uno dei primi nomi con cui Sumatra venne indicata nell’antichità fu Suvarna Dvipa (Isola dell’Oro), probabilmente per via dell’attività estrattiva di minerale aurifero iniziata sin da tempi remoti .

Grazie alla sua collocazione strategica sulla rotta commerciale tra la Cina e l’India, sull’isola fiorirono numerose città commerciali, specialmente sulla costa orientale perlopiù influenzate dalla cultura e dalle religioni Indiane.

Una delle più notevoli fra queste città fu senza dubbio Srivijaya (l’odierna Palembang), che dette vita ad una monarchia buddhista che tra il VII ed il IX secolo d.C.

L’influenza di Srivijaya diminuì fino a sparire del tutto nel corso dell’XI secolo, quando l’isola venne successivamente conquistata dai regni giavanesi, fu in questo periodo che l’Islam giunse a Sumatra, probabilmente portato dai mercanti Arabi ed Indiani.

Durante il tardo XIII secolo il monarca del regno di Samudra (odierna provincia di Aceh) si converti all’Islam Ibn Battuta che visitò il regno durante i suoi famosi viaggi, trascrisse la pronuncia come Sumatra, da cui derivò il nome odierno dell’isola.

Il periodo coloniale iniziò per Sumatra con l’arrivo dei Portoghesi nel sec. XVI, seguì un lungo periodo di dominazione da parte della compagnia olandese delle indie orientali (dalla metà del sec. XVII alla fine del XVIII) sotto il quale l’isola prosperò.

Occupata dalle truppe giapponesi (1942-45)dopo la liberazione Sumatra entrò a far parte dell’Indonesia.

Sumatra è amministrativamente suddivisa in dieci province, che sono:

  • Aceh – capitale: Banda Aceh
  • Bangka-Belitung – capitale: Pangkal Pinang
  • Bengkulu – capitale: Bengkulu
  • Isole Riau – capitale: Tanjung Pinang
  • Jambi – capitale: Jambi
  • Lampung – capitale: Bandar Lampung
  • Riau – capitale: Pekanbaru
  • Sumatra Occidentale (Sumatera Barat) – capitale: Padang
  • Sumatra Meridionale (Sumatera Selatan) – capitale: Palembang
  • Sumatra Settentrionale (Sumatera Utara) – capitale: Medan

Sumatra è densamente popolata, circa 45 milioni di abitanti in un territorio grande poco più di una volta e mezza l’Italia, i maggiori centri urbani sono Medan e Palembang.

La popolazione è di origine mista in gran parte di etnia malese e cinese, nell’isola si parlano ben cinquantadue lingue.

La maggior parte degli abitanti di Sumatra sono musulmani, ma non mancano minoranze cristiane, cattoliche e protestanti induiste e buddhiste.

Arte

Il patrimonio artistico dell’isola documenta manifestazioni create nel corso di duemila anni, dall’attività megalitica alla seconda metà del primo millennio, tra le più particolari espressioni dell’arte indigena ci sono i sarcofagi dal lagoToba, caratteristici dell’arte monumentale dei Batak.

Gli sviluppi degli stili ornamentali curvilinei derivati dalla cultura dei metalli di Dong Son, la copertura a tetti  delle case, riccamente scolpite e colorate, dei Toba e dei Karo , alle singolari tecniche decorative dei tessuti .

sumatra fiore di Rafflesia

Sumatra cosa vedere

Sumatra vanta tanti parchi nazionali, che custodiscono ancora una flora e fauna unica, purtroppo anche qua, il disboscamento illegale e il bracconaggio hanno messo in serio pericolo questo delicato equilibrio naturale.

Parco nazionale di Gunung Leuser

Questo grande parco nella provincia di Aceh a Sumatra settentrionale, è l’unico posto al mondo in cui si trovano gli oranghi di Sumatra in totale libertà.

Il Gunung Leusur è una delle foreste pluviali tropicali più ricche di biodiversità del mondo, e ospita molte specie, tra cui tigri, rinoceronti, elefanti, leopardi, pangolini, cobra.

Sumatra tigre

Insieme ai parchi nazionali Bukit Barisan Selatan e Kerinci Seblat, è un patrimonio mondiale dell’UNESCO e un patrimonio della foresta pluviale tropicale di Sumatra.

L’area del parco raggiunge i 3.400 mt con la cima di Gunung Leuser che ha dato il nome all’area, ha diversi ecosistemi, fiumi, vulcani e laghi, ospita circa 750 specie diverse di animali, più di 200 mammiferi, 380 uccelli, 190 rettili e anfibi.

Uno degli abitanti più rari del parco è il rinoceronte di Sumatra, di cui sono rimaste soltanto poche centinaia di individui.

Due mete interessanti lungo il confine orientale del parco sono Tangkahan e Sikundur, con la foresta vergine popolata da tantissimi uccelli, gibboni, orsi malesi, scoiattoli giganti , leopardi nebulosi e gatti del Temminck.

A causa delle grandi differenze di altitudine e della diversità del suolo, il Parco nazionale di Gunung Leuser ha anche un’enorme ricchezza di specie vegetali, circa 10.000 specie diverse, tra cui la spettacolare Rafflesia, il fiore più grande del mondo.

Bukit Lawang

Sicuramente addentrarsi nel Gunung Leusur sarebbe un sogno di tanti, ma in realtà è un’esperienza per pochi, occorre un ottimo allenamento a camminare in luoghi impervi e anche molto molto adattamento.

L’alternativa più facile e accessibile a tutti, anche a famiglie con bambini, è il Bukit Lawang

Si trova a circa 90 km da Medan, lungo le rive del fiume Bohorok proprio ai margini del Gunung Leuser.

Nel 1973 un’organizzazione svizzera fondò in questo luogo un centro di riabilitazione per oranghi, lo scopo principale era quello di salvaguardare questi primati dalla caccia, il commercio, e dai danni della deforestazione, e di riabilitare gli oranghi liberati dalla prigionia.

I ranger insegnavano agli oranghi come sopravvivere in natura e dopo un periodo di quarantena, li riadattavano all’habitat naturale, reintegrandoli con la popolazione selvaggia, gli oranghi erano infine rilasciati nella giungla.

Anche se il centro di riabilitazione ha smesso di funzionare, e l’alimentazione controllata degli oranghi attraverso i ranger del parco nazionale è stata interrotta, al Bukit Lawang è ancora possibile avvistare gli oranghi, e una varietà di altri animali selvatici, con accessibili trekking giornalieri o volendo anche con pernottamenti di una o più notti nella giungla.

Oltre ad avere la possibilità di avere un’esperienza wild, questo villaggio offreun’atmosfera rilassata lungo le rive del fiume Bohorok.

Da anni si cerca di avere un turismo responsabile ed ecologico, che dia anche sostentamento alle popolazioni indonesiane che vivono in quella zona, e li sensibilizzi al rispetto dell’ambiente.

Parco nazionale di Way Kambas

Il Way Kambas National Park è un parco nazionale nella provincia di Lampung, Sumatra meridionale, nel 2016 Way Kambas è stato dichiarato parco del patrimonio dell’ASEAN.

Il Parco ha zone di foresta paludosa e pluviale di pianura di crescita secondaria, nel parco si trovano ancora alcune specie tipiche di Sumatra come tigri, elefanti e rinoceronti, tutti animali in grave pericolo di estinzione, ottima zona anche per il birdwatching .

Il Lago Toba e Samosir

lago Toba sumatra
lago Toba sumatra

Il Toba è il lago vulcanico più esteso del mondo con i suoi 100 km di lunghezza e 30 km di larghezza, si trova a circa 170 km a sud di Medan – Sumatra settentrionale.

Questo grande lago si è formato dopo una delle più violente e catastrofiche eruzioni vulcaniche, risalente a 70-75.000 anni fa, alla fine dell’eruzione l’intera regione collassò lasciando un grande cratere che si riempì d’acqua, e al centro si erse una nuova montagna che oggi raggiunge i 1600 metri di altitudine, l’isola di Samosir.

Samosir, è una grande isola vulcanica che si trova all’interno del lago Toba, con i suoi 630 chilometri quadrati, Samosir è l’isola più grande all’interno di un lago e la quinta isola lacustre più grande del mondo.

L’isola è collegata alla terraferma di Sumatra nella sua parte occidentale da uno stretto istmo che collega la città di Pangururan a Samosir e Tele.

Tele offre una delle migliori viste sul Lago Toba e sull’isola di Samosir.

Samosir è una popolare destinazione turistica grazie ai bellissimi panorami, e per essere il centro della cultura batak, nella zona di Tuktuk è possibile trovare diverse strutture dove soggiornare.

Tuktuk è ben servita da traghetti che partono da Parapat e che in un’ora arrivano a Samosir.

L’architettura tradizionale perfettamente conservata dei villaggi Toba Batak a Samosir è molto interessante.

I Batak

I Batak sono diversi gruppi etnici strettamente collegati, originari di Sumatra Settentrionale, sono i :Karo, Pakpak, Simalungun, Toba, Angkola e Mandailing

I Batak sono discendenti di un potente popolo proto-malese che viveva negli altopiani che circondavano il lago Toba.

Nel II o III secolo d.C. idee e cultura indiane riguardanti il ​​governo, la scrittura, religione, arti e mestieri hanno influenzato il popolo Batak, che ha avuto una grande evoluzione, tuttavia, non sono riusciti a formare uno stato unificato, e ancora oggi questa etnia ha sei divisioni culturali, all’interno di questi ci sono clan patrilineari noti come marga.

Praticano una forma di ricchezza della sposa, in cui la famiglia di un marito offre doni e servizi alla famiglia della moglie, una volta raggiunta una determinata proporzione dei doni concordati, la sposa diventa un membro ufficiale del gruppo del marito.

Tanti anni fa i Batak erano feroci guerrieri, oggi i Batak sono di fede cristiana con una piccola minoranza musulmana, e hanno una forte presenza in posizione professionali di rilievo, insegnanti, ingegneri, medici e avvocati.

I Batak sono noti per la loro arte; tessitura, sculture in legno, la musica e le danze.

Le abitazioni Batak

Sumatra casa batak a samosir

La casa tradizionale è costituito da due edifici principali, Il primo si chiama ruma= residenza il secondo è il sopo =risaia.

La Rumah Bolon ha una forma rettangolare su palafitte e la distanza tra l’edificio e il suolo è di circa 2 metri quindi è necessaria una scala che viene posta nella parte centrale, in modo che residenti e ospiti possano accedervi facilmente.

La tradizionale casa Batak ha delle fondamenta ad anello con una pietra chiamata ojahan, usata come supporto per la colonna di legno.

Sull’ojahan è posto un palo con un diametro di circa 50 cm che serve a renderla resistente ai terremoti, ci sono diciotto pilastri che supportano travi longitudinali note come labe-labe, che corrono per tutta la lunghezza della casa per sostenere l’enorme tetto.

Altri pilastri portano due grandi travi scolpite che, con due travi laterali incassate in esse, formano una grande trave anulare che sostiene la piccola zona giorno.

La sottostruttura è rinforzata da travi e serve da stalla notturna per il bestiame.

Le pareti sono leggere e s’inclinano verso l’esterno e forniscono stabilità alla struttura.

Il grande tetto a due falde spioventi domina la struttura, tradizionalmente i tetti sono in fibra di palma o foglie di rumbia, un materiale naturale che si trova facilmente a Sumatra.

Il tetto ha la forma di una sella di cavallo, la forma del tetto aiuta a respingere i venti forti.

La parte anteriore del tetto è volutamente più lunga della parte posteriore, i Batak sperano che questo design del tetto serva affinché i proprietari di casa abbiano sempre successo, è considerato una parte sacra, quindi è spesso utilizzato anche come deposito per le merci.

Dove trovare la cultura Batak:

Villaggi di Simalungun Batak, questa zona poco visitata si trova sulla strada tra il Lago Toba e Berastagi, è possibile vedere diversi edifici tradizionali.  

Anche i villaggi tradizionali di Toba Batak vicino a Porsea, sono poco visitati e hanno abitazioni ricche di dipinti colorati, alcune dall’aspetto molto antico.

Diversi villaggi vicino a Berastagi hanno conservato l’architettura tradizionale di Karo Batak. Il più famoso e meglio mantenuto è Lingga, ma ce ne sono molti altri meno conosciuti.

Berastagi

Berastagi si trova a circa 70 chilometri a sud di Medan situata a un’altezza di 1.300 metri, nella zona dei Monti Barisan, vanta temperature piacevoli e giornate soleggiate ma la sera può essere fresco e nebbioso.

Berastagi è famosa per il suo colorato mercato ortofrutticolo, e per le escursioni giornaliere ai suoi due vulcani attivi, Il monte Sibayak con sorgenti termali, e il monte Sinabung.

Interessanti anche i tradizionali villaggi Karo Batak nella campagna circostante.

Bukittingi e il popolo Minangkabau

Vicino alla città di Bukittingi si trova la popolazione più cordiale e ospitale di Sumatra e forse di tutta L’Indonesia, il popolo matrilineare dei Minangkabau dove le donne hanno un ruolo fondamentale.

Altre meraviglie di Sumatra

Pagaralam – Misteriose e antiche incisioni su tombe megalitiche, che si trovano vicino a questa città degli altipiani di Sumatra meridionale.

Bintan – L’isola di Bintan si trova appena a sud di Singapore nelle isole Riau, le spiagge ospitano numerosi resort di alto livello, luogo d vacanza per gli abitanti di singapore.

Isole Anambas – Fuori da qualsiasi rotta turistica, più vicine alla Malesia che a Sumatra, l’arcipelago delle Anambas è costituito da centinaia di bellissime isole ancora tutte da scoprire, per arrivarci ci vogliono 9 ore di traghetto da Bintan , nelle isole si trovano semplici strutture a gestione locale e resort molto costosi ed esclusivi.

Sumatra isole tropicali
Sumatra isole tropicali

Isole Natuna – Anche le splendide Isole Natuna sono sconosciute al turismo, situate nella parte più settentrionale della provincia delle Isole Riau , queste isole hanno grandi massi di granito che abbelliscono molte delle loro spiagge

Templi di Gunung tua – Ancora un luogo non battuto dal turismo anche se incredibilmente interessante, gli antichi templi indù di Gunung tua nel nord di Sumatra

Pulau Weh – Questa piccola isola vicino alla costa dell’estremo nord di Sumatra è famosa tra i viaggiatori zaino in spalla, che ci vanno da sempre per l’atmosfera informale, le bellissime spiagge e lo snorkeling eccellente.

Cubadak – Un’isola poco conosciuta e molto particolare, dove passare una splendida vacanza a contatto con una natura selvaggia e meravigliosa.

Sumatra cubadak
Sumatra Cubadak

Bangka e Belitung – Un’altro gruppo di isole dal mare bellissimo, si trovano al largo della costa sud orientale di Sumatra, Bangka-Belitung hanno splendide spiagge caratterizzate da massi di granito, simili a quelli delle isole Natuna, ma le bangka belitung sono facilmente raggiungibili con un volo diretto da jakarta, se non volete trovare una folla di indonesiani che si fanno interi servizi fotografici, evitate di andarci nel fine settimana.

Krakatau – Uno dei vulcani più famosi al mondo si trova in mare nello stretto che separa Sumatra da Giava , conosciuto per la violentissima eruzione del 1883, altre nuove eruzioni hanno fatto emergere un nuovo vulcano detto anak Krakatau ( il figlio del krakatua )che ha tutt’ora un intensa attività vulcanica.

Muaro Jambi – Il complesso dei templi di Muaro Jambi si trova a 30 km a nord est di Jambi, lungo il fiume Batanghari, considerato uno dei siti archeologici più ricchi e interessanti dell’isola di Sumatra.

Si tratta di otto strutture che sembrano risalire al XIV secolo.

Sumatra Candi Muaro Jambi

Gli archeologi pensano che il sito era il centro di Old Jambi, la capitale dell’antico regno malese, questa capitale fu assediata e distrutta nel 1377 dagli eserciti birmani. per secoli, il sito era stato perso e dimenticato nel profondo della giungla.

Per vedere questo sito occorre volare su Padang e da li organizzare con un driver/guida del luogo un lungo trasferimento in auto fino a a Jambi, da jambi il sito si raggiunge con 1 ora di auto o in barca via fiume

Su Sumatra rimane ancora tanto da dire, tante usanze, popoli e luoghi meriterebbero un approfondimento, se vi interessa saperle seguitemi

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