Vivere a Bali 5 motivi per partire

Vivere a Bali 5 motivi per farlo

(Bali : Partire o NoN partire)

Vivere a Bali 5 cose da sapere se avete pensato a quest”isola come vostra futura casa

Mollo tutto e vado a vivere a Bali, dove faccio surf o yoga tutto il giorno.

La sera prendo un aperitivo fasciata in un meraviglioso abito bianco e con una pettinatura perfetta, ovviamente in un posto fighissimo e ammirando uno splendido tramonto da una bella terrazza vista mare.

Questo è quello che fanno vedere nelle trasmissioni televiste, ma è veramente cosi che si svolge la vera vita di un expat nell’isola ?

È forse un inganno? No, assolutamente non possiamo dire che lo sia, le trasmissioni televisive e i giornali sanno svolgere bene il loro lavoro, che è quello di essere accattivanti, devono catturare l’attenzione del pubblico e farlo sognare …

Bali è veramente capace di fare sognare, ma sa anche dare schiaffi e fare male, chi sceglie di fare un espatrio verso quest’isola deve obbligatoriamente mettere in conto che, come diceva una vecchia canzone “uno su mille c’è la fa ma quanto è dura la salita “  

Vivere a Bali ( i miei )5 buoni motivi per farlo e altrettanti per non farlo !

1 -Bali splendida isola tropicale

Vivere a Bali in inverno, da giugno a ottobre è magnifico! con un clima ventilato e piacevolissimo, la sera diventa quasi necessario avere una maglia a manica lunga.

Nonostante il sole splenda per l’intera giornata, difficilmente ci scottiamo e le maree sono spesso buone con acqua limpida e cristallina. E le spiagge sono quasi prive di spazzatura, naturale e non. Le zanzare con questa aria fresca sono quasi assenti e diminuisce notevolmente anche il rischio di contrarre la dengue.

Inoltre non siamo obbligati ad avere sempre con noi il capo moda balinese per eccellenza “ la mantella anti pioggia”

Bali spiaggia mare e surf
Bali spiaggia mare e surf

Ma com’è invece vivere a Bali in estate, da novembre a maggio?

Da novembre il clima diventa via via più umido e appiccicoso fino a diventare quasi insopportabile, insomma il ventolino fresco in questi mesi lo sogniamo ! ah no, sognare diventa quasi impossibile, perché anche la notte fa caldissimo e ci svegliamo spesso sudati e accaldati.

Se in montagna e a Ubud piove quasi ogni giorno, al mare non è detto che piova, anzi spesso ci sono giornate belle e soleggiate. Ma bisogna fare attenzione e spalmarsi bene la crema solare, perché in questi mesi il sole brucia e ci riduce color gambero in breve tempo.

E se inizia a piovere veramente? Per uscire dobbiamo prepararci a guadare le strade come se partecipassimo al Camel Trophy. In queste occasioni impariamo che gli scooter indonesiani sono sicuramente anche anfibi.  

2 – A Bali la vita costa poco

Un italiano che arriva a Bali trova tutto molto economico. In effetti L’Indonesia rimane ancora una delle destinazioni più cheap nel mercato del turismo internazionale. Soprattutto Bali, ha una scelta infinita di strutture con un ottimo rapporto qualità/prezzo.

Sorseggiare una fresca kelapa mudha o bere una bitang in un warung vista mare, ci fa sentire subito in vacanza e con poca spesa.

Ed è vero che in generale vivere a Bali costa poco, e che gli indonesiani riescono a vivere con cifre molto basse.

Ma pochissimi occidentali riescono a farlo.

Vivere a Bali quanto ci costa ?

Iniziamo con il dire che per noi occidentali le spese sono molto diverse, ma cerchiamo di capire meglio quanto ci costa vivere a Bali

Bali villa con piscina
Bali villa con piscina
  • Visto di soggiorno dai 50 ai 100 euro al mese
  • Assicurazione medica completa circa 60 -70 euro al mese   
  • Affitto medio di una appartamento 300 – 400 euro al mese
  • Affitto medio di una villa con piscina da 700 euro …
  • Affitto medio di uno scooter 60 – 80 euro al mese
  • Se ci accontentiamo di mangiare ogni giorno ai warung e masakan padang possiamo spendere da 300 euro al mese
  • Facendo la spesa e cucinando come i locali, riso pollo uova e possiamo spendere da 250 euro al mese
  • Se invece vogliamo mangiare in ristoranti internazionali o italiani il costo sale quasi del doppio. Stessa cosa per la spesa, il costo del cibo di importazione è caro:
  • 1 pacco di pasta italiana costa oltre 2 euro
  • Salumi e formaggi costano circa il 20%-30% in più rispetto al costo in Italia, fino ad arrivare al costo proibitivo del parmigiano
  • una bottiglia di vino locale ( simil tavernello) circa 10 euro se vino d’importazione da 20 euro
  • Senza fare troppi lussi e concedendosi una vita normale rispettando il nostro standard occidentale, per vivere a Bali occorrono da 750 euro al mese 
  • Per una coppia, che alterna il mangiare in warung economici. A qualche serata in cui si concede una pizza con birra, e il resto cucina in casa. Il costo diventa da 1.300 euro al mese
  • Se avete figli preparatevi a spendere tanti soldi, perché le scuole internazionali sono molto care, da 4.000 euro l’anno  

In questa lista mancano eventuali costi per ; viaggi verso Italia, eventuali spese per sport, abbigliamento, vacanze e …

3 – A Bali trovo gente sorridente e tanti amici

Chi arriva a Bali è subito accolto con un’estrema gentilezza che a volte è quasi disarmante. Quel sorriso che in molti paesi occidentali è oramai andato perso.

C’è chi dice che il sorriso dei balinesi sia falso e che sia solo per interesse. Io non penso che sia totalmente in questa maniera, sulla loro gentilezza e ospitalità non ho nulla da ridere. E penso che sia un comportamento naturale che deriva dalla loro cultura.

Sul fatto che ci vedano come carte di credito con le gambe, qualcosa di vero penso ci sia. O non mi spiegherei il perché, un occidentale debba sempre pagare tutto il doppio rispetto a un indonesiano.

da Wikipedia – Bule = occidentale, una parola che riassume come siamo visti, conoscete l’origine di questa parola ?

Bule = stranieri e in particolare persone di origine europea bianchi o caucasici, questo termine era riferito al bufalo bianco, detto “bulei”- in un dizionario indonesiano del 1948 le parole boelé, balar e boelai erano riferite a orang balar = uomo albino e orang saboen = uomo bianco come il sapone, lo stesso termine bianco e albino era riferito per i bufali e i cani completamente bianchi.
Usata come parola per identificare uno straniero, a secondo del contesto può avere un intento non sempre cortese o di rispetto.

Rapporti difficili

All’inizio del mio trasferimento credevo che il rapporto con i locali potesse essere estremamente facile. Anche in questo mi sono dovuta ricredere, è possibile avere amici balinesi ma fino a un certo punto …

Avete presente le scale e il muretto di fronte alla porta delle loro case ? non tiene lontani solo gli spiriti ma anche i bulè! Quando instauri un rapporto con un locale riesci ad arrivare fino a un certo punto e poi stop. Oltre è difficile andare, sicuramente la mancanza è da entrambe le parti, colpa di quel abisso culturale che ci separa

Mi piace osservare attentamente, e devo ammettere che qualche volta trovo i balinesi assolutamente al di sopra del cielo. Infatti dimostrano una tolleranza infinita. Verso gente che ha invaso la loro terra come un colonizzatore, e ha comportamenti maleducati e cafoni al limite dell’ indecenza

L’amicizia e i rapporti umani sono forse il tema più spinoso per un expat. Lasciare la propria patria e vecchi amici, per iniziare tutto dal inizio non è facile come sembra.

Di sicuro non è facile fare delle nuove vere amicizie.

Bali gli amici expat che problema
Bali gli amici expat che problema

E’ stata una delle prime regole che ho avuto da parte dei “ vecchi residenti “. Di amici expat ne troverai pochi, e anche di quelli fidati poco !

Da quando sono qui di gente ne ho conosciuta tantissima. Con molti di questi sono diventata amica. Gente “alla grande” di mente aperta e con cui è un piacere stare. Ne ho conosciuti altri meno solari e sinceri, e con questi senza troppo dolore ho subito tagliato i ponti.

Con buona volontà, ponendosi in modo sincero e onesto anche a Bali è possibile avere amici italiani e internazionali con cui divertirsi e fare bisboccia. Ricordandosi che nella vita spesso si raccoglie quello che si semina !

4- A Bali è facile trovare lavoro

La legge indonesiana nel campo del lavoro non ci viene per nulla incontro, anzi, ci ostacola proprio, molti lavori sono proibiti agli occidentali; fare il cameriere, barista, taxista, parrucchiere, l’estetista, e moltissimi altri …

Sono ben accettati e sempre ricercati : Chef, dirigenti di alto livello, direttori di alberghi. Ruoli che comunque, troverebbero lavoro in ogni posto del mondo, e forse con una paga migliore.

Spesso la via intrapresa da un expat che arriva nel paese è quella di diventare un imprenditore mettendo in piedi una propria attività. Ovviamente investendo diversi soldini in questo paese.

Lo fanno in molti e a volte falliscono. Perché purtroppo spesso manca la parte tecnica e creativa. E a Bali ci ritroviamo con una sfilza infinita di pizzerie e piccole guest house, che faticano a decollare.

Semplicemente perché questi sono mestieri solo all’apparenza facile ma che richiedono invece uno studio accurato, un’ottima conoscenza del settore e che non si possono improvvisare.

Occorre professionalità e nuove idee

Detto in breve. Se hai sempre fatto il meccanico o venduto abiti in una boutique, non ti puoi improvvisare pizzaiolo o ristoratore in pochi mesi. Iniziate a prendere atto che a Bali non manca quasi più nulla, anzi, abbiamo tantissimi professionisti che fanno; Pasta fatta in casa degna di una “sdora emiliana”, pizza buonissima e gelato da leccarsi i baffi.

Futuri expat si siete chiesti come sono riusciti ad avere successo molti degli italiani che vivono a Bali ? Non l’hanno avuto perché fortunati, ma grazie alla loro professionalità e dedizione al lavoro. Immagino che questo sarà un duro colpo, ma anche in paradiso se si vuole avere dei profitti si deve lavorare parecchio.

Futuri expat ascoltate i consigli, per avere successo occorre essere creativi. Innovati e pensare a nuove idee, i tempi del Chiringuito sulla spiaggia sono già andati !

Un’altra cosetta da imparare sarebbe quella di iniziare a fare gruppo. Non ostacolandosi a vicenda ma darsi supporto. L’unione può dare aiuto ai nuovi arrivati e nuovi stimoli a vecchi expat. E creare una comunità valida e forte e nei limiti del possibile quasi indipendente ( China Style )

5 – A Bali si sta veramente bene

Avete letto tutti i punti sopra? vi siete scoraggiati o invece ne avete preso possesso, e adesso sapete un poco di più su come muovervi nel vostro espatrio.

Come ho scritto all’inizio di questo articolo questa è solo una mia personale visione e potrebbe essere contestabile e non condivisa da altri. Non scrivetemi per chiedere consigli su cosa sia meglio fare per il vostro espatrio. Ogni caso è diverso e oltre a quello che ho scritto, non saprei cosa altro dire.

Se dovessi dare un consiglio sincero, direi ai giovanissimi di cercare un’altra isola indonesiana dove fare un buon investimento a lungo termine. O addirittura di scegliere un altro paese, che possa garantire stipendi più alti, un’assistenza sociale e un futuro sicuro.

Infine si lo ammetto. A Bali, soprattutto chi è già pensionato o ha un buon reddito sicuro, sta veramente bene. Basta avere soldini a sufficienza per le proprie esigenze, e fare di tutto per godere il meglio che offre.

Bali i love
Bali i love

State pensando di fare il grande passo dell’espatrio, prima documentatevi bene, leggete qualche libro su Bali e l’Indonesia. Cercate di capirne l’aspetto politico-amministrativo e socioculturale. Venite a fare una prova di residenza per qualche mese, e solo dopo prendete la decisione che cambierà per sempre la vostra vita.

  • Una casa a Bali
  • Il segreto di Bali
  • Il turista nudo
  • I Signori del Té
  • Indonesia ecc. Viaggio nella nazione improbabile

Ciao a tutti ci vediamo a … Bali  

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