Scegliere dove vivere

Scegliere dove vivere Firenze

Scegliere dove vivere, che criteri usare per trovare il luogo perfetto.

Questa riflessione è iniziata leggendo un libro che indicava come scegliere il paese dove espatriare.

Se devo pensare al mio personale eden, mi viene in mente un’amaca affacciata su una laguna turchese dondolata dalla brezza leggera.

Scegliere dove vivere

Questo ovviamente non è la vita reale ( peccato ) ma un immaginario comune del luogo ideale.

L’autore del libro scrive, che si dovrà valutare ogni singola cosa ma in particolare;

Il costo della vita, del livello salariale, del grado di criminalità, di corruzione, del clima.

Oltre queste le altre cose molto importanti da valutare sono l’eventuale presenza di terremoti, di uragani, della qualità della sanità, del rispetto dei diritti.

Perfetto, anzi, imperfetto! perché il paese che ho scelto io ha tutto quello che non ci dovrebbe essere.

L’Indonesia è un paese di vulcani, grandi terremoti e una sanità alquanto scadente, il lavoro scarseggia e i salari sono bassi, il clima per molti mesi dell’anno raggiunge altissimi picchi di umidità.

vulcano

Scegliere dove vivere : valutando con occhi nuovi.

Quindi secondo questo libro, per scegliere dove vivere occorre trovare un paese il più perfetto possibile.

Durante un viaggio in Australia ho ripensato a quello che avevo letto e ho iniziato a fare un intreccio di pensieri e valutazioni, tra il mio paese d’origine l’Italia, l’Indonesia dove vivo a momento, e l’Australia “il nuovo mondo”.

Abituata a viaggiare per puro piacere, non ho mai fatto paragoni tra i paesi visitati, per me, ogni posto è sempre stato unico, un bellissimo regalo donatomi dal mondo.

Come diceva Marcelo Proust

“il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi.”

Italia, Toscana: la mia Firenze.

Scegliere dove vivere Firenze

Sono nata in una culla d’arte, strade, palazzi e pietre, tutto a Firenze parla di una storia antica.

Da piccola, per andare a scuola, attraversavo piazza della Signoria, passavo davanti alla Loggia dell’Orcagna, la statua del Perseo con la testa mozzata di Medusa, m’incuteva sempre un certo timore.

Continuavo a camminare sotto il portico degli Uffizi, leggendo i nomi sotto le statue poste nelle nicchie, Lorenzo il Magnifico, Dante, Michelangelo, Leonardo.

Passavo sotto al corridoio del Vasari, mi soffermavo ad ammirare il fiume dal Ponte Vecchio, con le sue antiche botteghe degli artigiani orafi.

Finivo per sedermi al mio banco, in un antico palazzo storico affacciato sull’Arno.

Cresciuta in mezzo all’arte, alla moda e al design, ho sempre pensato che tutta la mia vita sarebbe girata in quella direzione, che non avrei mai lasciato la mia Firenze.

Ma la vita ci riserva sorprese a noi sconosciute, e non è stato quello il mio cammino.

Amo l’italianità e adoro il mio bel paese, sono consapevole che sia di una ricchezza unica. Non rinnego nulla, anche se non è il posto dove vivo adesso, un giorno mi piacerebbe ritornare in Italia.

Scegliere dove vivere : Indonesia, Isola di Bali.

Su Bali si è scritto tanto: mille leggende e storie, un’isola incantata, strana e unica, dove bianco e nero, magie e misteri s’incontrano.

Tra le cose che mi hanno attirato a Bali, c’è proprio la grande e sviluppata cultura artistica: pittura, scultura, intaglio del legno, maestri della ceramica, dell’argento e di moltissime altre arti.

Ai bimbi s’insegna a suonare il gamelon; o le danze tradizionali quali il legong, barong e il kecak.

La cura del dettaglio e il senso estetico sono ovunque nell’isola, nei costumi tradizionali, nei gesti delle persone.

Anche la natura regala scorci perfetti: i fiori che crescono ovunque, le risaie, i torrenti e le cascate sembrano fare parte di un dipinto.

Sotto questa strana magia si cela in realtà il vero paese imperfetto.

Scegliere dove vivere, l’imperfetto è anche bellezza.

L’Indonesia è come quasi tutta l’Asia, un concentrato di caos, disordine e spazzatura, convivono contrasti forti, a volte davvero difficili da comprendere. Un grande paese soggetto a eventi naturali violenti e imprevedibili, costellato da vulcani che ogni tre per due eruttano, stoppando anche per giorni il traffico aereo. Ci sono periodi di grande onde, inondazioni quasi a ogni temporale e terremoti a volte disastrosi.

L’Indonesia è esattamente il paese che secondo questo libro, non si dovrebbe mai scegliere.

Scegliere l’Indonesia per vivere vuol dire stare in costante caos, caos di tantissima gente, di nuove imprevedibili leggi e decreti, di burocrazia, di imprevedibilità. Un paese davvero imperfetto, che forse proprio grazie ai suoi contrasti è (almeno ai miei occhi) bellissimo e stimolante.

L’Indonesia e tutte le sue contraddizioni hanno saputo rapirmi e attirarmi a sé, e questo oggi è uno dei posti che riconosco come casa.

Un nuovo mondo

scegliere dove vivere australia

Ben pochi posti al mondo possono competere con l’immensa vastità dell’Australia.

Strade che si srotolano per  chilometri attraverso una natura intatta, spiagge dalla sabbia bianchissima battute dal vento, bush di terra rossa, animali selvatici liberi nel loro ambiente naturale.

Me ne sono innamorata subito, arrivando dall’Indonesia il contrasto era forte, ma è venuto subito spontaneo paragonarla anche all’Italia.

Traffico ordinato, marciapiedi perfetti senza buche e avvallamenti, vere piste pedonali e ciclabili, cestini e cassonetti della spazzatura, ordine e pulizia ovunque si posasse il mio sguardo.

Cartelli di segnalazione (beh, quelli anche troppi!), free wi-fi, aree picnic, servizi igienici perfettamente puliti e funzionanti anche nelle zone più sperdute.

Mezzi pubblici che passano all’ora stabilita, e ancora servizi, servizi, servizi ….

In questo paese così giovane e vibrante quello che non ho trovato è arte e cultura antica; escludendo qualche pittura aborigena, c’è ben poco. Ma non si può avere tutto, e alla fine ho trovato divertente passeggiare tra cose contemporanee.

Insomma questo paese mi piace tanto e lo trovo perfetto per viverci, ogni volta che ci vado riparto sempre a malincuore.

Scegliere dove vivere : Tornando a casa a Bali.

Poche ore di volo e sono di nuovo a Bali.

Tutto l’ordine e la perfezione di cui ho fatto scorta nei giorni australiani è scomparso nel breve tragitto dall’aeroporto a casa.

Traffico completamente bloccato da un vecchio fumoso e puzzolente bus rimasto in panne in mezzo all’incrocio: il caos!

Arrivo a casa, lascio lo zaino ed esco a fare due passi, il caldo umido sulla pelle, i marciapiedi malmessi, bimbi che giocano rincorrendosi.

Gente che improvvisa bancarelle in strada, una donna accovacciata lungo la strada mangia nasi goreng avvolto in foglie di banano, il profumo pungente del bakso e dei satay che si mescola a quello degli incensi.

Ho una sensazione di malumore addosso, la mia mente è ancora in Australia, un paese quasi perfetto, dove le strade sono sgombre, pulite e agevoli e la gente riservata.

Al terzo Selamat Pagi, Ibu, Apa Kabar, Ke mana ? ( buongiorno signora, come stai, dove vai ? ) sorrido a questa adorata imperfezione. La verità è che secondo me non esiste una regola per scegliere il paese perfetto. Ognuno di noi ha il suo personale luogo, e sicuramente nel corso degli anni possono essere diversi i parametri con cui si sceglie. Io al momento ne ho più di uno che riconosco come casa;

L’Indonesia con il suo caos, ha un popolo ricolmo di sorrisi e calore e, oggi, è il mio imperfetto posto nel mondo. Ma lo è anche la mia adorata toscana, che riesce sempre a farmi battere il cuore.

Sicuramente vivrei volentieri qualche anno anche in Australia, e in tantissimi altri luoghi del mondo.

Concludo con quella che potrebbe sembrare una frase fatta ma credetemi è vera.

” Certi luoghi non si guardano soltanto. Si respirano con l’anima
(F. Caramagna)

Indonesia in volo
Indonesia Con bru

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12 risposte a “Scegliere dove vivere”

  1. Non ho mai preso troppo seriamente in considerazione la possibilità di vivere in un paese diverso, o forse non ne ho mai avuto concretamente l’opportunità, e forse proprio per questo guardo con grande ammirazione le persone che invece hanno fatto questo passo. Però tante volte, visitando dei luoghi, mi è capitato di pensare: “Mi piacerebbe vivere qui”. Anche se non sono posti perfetti, anche se ci sono delle cose che non ci piacciono, ma a volte è come con le persone: sentiamo un’affinità immediata che va al di là della perfezione.

    1. Silvia è esattamente così, ci sono luoghi in cui ti senti a casa e alla fine la imperfezione diventa unicità

      1. Credo che “scegliere” dove vivere sia veramente difficile, sempre che si abbia la possibilità di farlo, perché mi sembrerebbe di scartare tutto il resto. Come per ogni cosa mi spaventa l’idea del “per sempre” (in questo caso credo che non sarei per nulla in grado di scegliere) mentre mi aiuta l’idea che possa essere per un periodo limitato.
        Nel mio piccolo, a parte Lisbona per poco tempo, ho sempre vissuto in città italiane. La possibilità di scelta, anche se limitata, l’ho avuta di recente quando dovevo scegliere una provincia lombarda in cui accettare un posto di lavoro… non ti dico quanto sia stato difficile per me! Anche io, come suggerisce il libro di cui parli, ho cercato di fare delle liste di pro e contro… ma alla fine ne ho tenuto conto fino a un certo punto e ha scelto il cuore 🙂

  2. Leggendo l’articolo mi ritrovo nelle tue parole per quello che ormai è il mio posto del cuore: Zanzibar. Un luogo di contrasti forti, burocrazia e imprevedibilità! Ma son sicura che non siamo noi a scegliere il luogo in cui stare.. è lui che sceglie noi.

    1. Ciao Roberta a volte l’ho pensato anch’io, chissà se è veramente così

  3. Per lungo ho tempo ho sognato di trasferirmi in Germania ma non ce l’ho fatta per varie motivazioni. Ho un po’ di rimpianti, lo devo ammettere, ma quello che sto costruendo qui è comunque super importante e ci tengo molto: alla fine se mi fossi trasferita non avrei conosciuto il mio compagno e sarebbe stato proprio un gran peccato!

  4. Un articolo riflessivo, non avevo mai pensato a come e dove scegliere di vivere. Le mete menzionate sono una più bella dell’altra, anche se non le ho ancora visitate.

  5. Ho sempre vissuto a Roma, la mia città natale, che amo, ma che inizio a non sopportare più. Ultimamente penso spesso a dove mi piacerebbe trasferirmi, ma non riesco a trovare una risposta, perchè il paese perfetto non esiste. Forse la soluzione sarà vivere per lunghi periodi in località diverse così da poter conoscere meglio i luoghi.

    1. Hai ragione penso sia la cosa migliore

  6. Credo che il posto ideale dove vivere è quello giusto per noi; può essere la città vicina o dall’altra parte del mondo e spesso rispecchia più la nostra anima che non altro.

    Ho vissuto spesso in luoghi in cui le persone o amavano quel posto o lo odiavano. Ad esempio, io mi sono trovata a mio agio in Irlanda ed è stato amore a prima vista: adoravo quel mondo lento, di apprezzare il momento e di non diventare matti a fare le cose (se non ci riesci, ci puoi riprovare in un altro momento, non casca mica il mondo!). Venivo da diversi soggiorni in Germania ed ero abituata ad un mondo dove tutto era preciso, in ordine: mi sentivo impazzire. L’Irlanda era più imperfetta e io mi ci ritrovavo appieno.

    Ora, con il nomadismo digitale, ho visto questa “smania” dell’Asia: io mi sto creando un piano B nel mondo digitale e mi sono sorpresa a voler rimanere in Italia e quello che cerco io, lo posso trovare anche a pochi km di distanza.

  7. Non ho mai pensato di lasciare l’Italia, però ho cambiato regione. Dal Piemonte alle Marche. Pur rimanendo nella stessa nazione, noto diverse differenze di mentalità e abitudini. Penso che l’importante sia sempre prendere il meglio da un posto senza fare paragoni. 👍🏻😊❤️

  8. Come te, anche io pur amando tantissimo il nostro bel paese, ho scelto di vivere in un altro e non ti nascondo che da un paio d’anni dibatto se ritrasferirmi o meno. Eppure, è vero che cerchiamo il paese perfetto per noi seguendo il cuore e non una lista dettata da chissà chi.

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