Molucche isole Kei, tra spiagge bianchissime, l’azzurro del mare e la bellezza unica e struggente dei tramonti.
Vi abbiamo già parlato delle isole Kei nelle Molucche del sud, vi abbiamo dato qualche suggerimento su come raggiungerle e quando andare. Con quest’articolo invece, vi portiamo in viaggio con noi. Vivrete le nostre emozioni di viaggiatori, e le nostre conclusioni su chi, come, perché, fare questo viaggio, e infine cosa ci hanno regalato queste isole.
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Bali – makassar – langgur, ma il volo a che ora è ?
Lo diciamo da sempre che viaggiare in Indonesia non è facile, che gli spostamenti non sono comodi, i voli sono spesso in ritardo, cambiati o cancellati improvvisamente. A pochi giorni dalla partenza la Sriwijaya ci cancella i due voli da Makassar alle Kei, dobbiamo rifare tutte le prenotazioni con l’altra compagnia che effettua questa tratta, la Lion air ( famosa per i sui ritardi e cancellazioni ).

Invece fino al nostro arrivo a Makassar, non abbiamo nessuna cancellazione, anzi, scopriamo che il nostro operativo ha addirittura tre partenze! alle 03.00 – 04.30 -06.00 ( le sei è l’orario che abbiamo nel biglietto). Quindi a che ora si parte?
Inizia una lunga serie di richieste ai vari uffici informazione, la ragazza del Customer care Lion, ci guarda confusa come se chiedessimo la luna, proviamo a chiedere scandendo ogni parola, in bahasa Indonesia e anche in inglese. Solo dopo molti tentativi finalmente la ragazza ci suggerisce svogliata, tornate alle 23.30, aggiornano il tabellone e saprete l’orario.
Perfetto, staremo svegli, che importa, tanto alle 02 o alle 03 o alle 4.30, ci dobbiamo alzare, si offre volontario Mauro, e alle 23.45 arriva a tutti un WhatsApp di conferma che il volo parte alle 06.00.
Oltre questo misterioso episodio dei tre operativi con la stessa sigla e destinazione, Lion Air è risultata inaspettatamente e per entrambe le tratte puntualissima, con velivoli comodi e in buono stato.
molucche isole KEI : SPIAGGE CHE PASSIONE
Ngurbloat è il luogo che abbiamo scelto per soggiornare ma è anche una dell’attrazione principale delle isole Kei. Questa bellissima spiaggia si trova a circa dodici chilometri da Langur. Lunga diversi chilometri è contornata da palme da cocco e la sua sabbia bianca è incredibilmente fine.

Il National Geographic, ha dichiarato che a Ngurbloat Beach, c’è la spiaggia di sabbia più morbida dell’Asia, ma gli abitanti di Kei giurano che lo è dell’intero mondo.


Questa meraviglia naturale è il luogo perfetto per chi ama il mare bellissimo, le spiagge selvagge, e per tutti quelli che come noi, amano osservare lo stile di vita dei locali.
Una strada percorre il litorale e passa in mezzo ai piccoli villaggi di case color pastello, costruiti tra il verde rigoglioso della giungla e l’azzurro del mare. Percorrere questa strada a piedi o con uno scooter regala la sensazione di stare in un luogo che davvero si può definire ” il paradiso “.
La nostra scelta di soggiorno sono i cottage di Tria Maria e Casa di Stella, dal curioso colore bianco e blu, che ricordano le isole della Grecia. Le camere sono basiche e senza nessun fronzolo, il vero lusso è la stupenda posizione fronte mare, e che mare !



verso il sud oltre le spiagge, una vera avventura.
Oggi vogliamo arrivare fino nell’estremo sud dell’isola, il cielo è diviso a metà, da una parte nuvolette bianche spiccano in un color azzurro terso, dall’altra un grigio viola/blu minaccia l’arrivo di un forte temporale. Ovviamente la nostra meta è verso il color viola/blu, la destinazione finale sarà la spiaggia di Ohoidertutu, ci assicurano sia di una bellezza da togliere il fiato, davvero selvaggia e isolata.
Partiamo spediti all’avventura, oltrepassati la città e l’aeroporto, il traffico e i villaggi diventano sempre più radi, e per diversi chilometri siamo circondati solo da un verde brillante e prorompente. Non ci sono indicazioni e spesso ci fermiamo per consultarci se stiamo andando nella giusta direzione, ma la strada, almeno nella mappa, sembra una sola.
Senza nemmeno rendercene conto facciamo una sosta di fronte a una strana costruzione, il sito sembra in stato di abbandono. ( Come c’è capitato di vedere per molte altre cose, locali, guest house e losmen, sicuramente dovuto alla lunga pandemia). Riconosciamo dalle foto viste on line, il sito della tomba di Nen Dit Sakmas, ma vi racconteremo questa storia in un altro articolo.
verso il sud
Continuiamo il nostro viaggio verso sud, a un certo punto la nuova strada asfaltata finisce, ci troviamo sotto un temporale a percorrere uno stradello pieno di buche e reso fangoso dalla pioggia.
E adesso dove andiamo ? Chiediamo a due ragazze che passano in scooter, loro con un sorriso immenso ci dicono di seguirle. Andiamo avanti per altri trenta minuti, fino a quando le ragazze si fermano in mezzo a un sentiero fangoso.
Ci facciamo largo tra la fitta vegetazione, spostiamo una grande foglia di palma e Ohoidertutu ci appare in tutto il suo splendore selvaggio, è immensa e magnifica. E sì, vale assolutamente ogni chilometro percorso.

Pasti alternativi
Lungo la strada non abbiamo visto nemmeno un warung, siamo a malapena riusciti a trovare le bottiglie di benzina per tutti e tre gli scooter. Abbiamo notato qualche banchetto che vendeva verdure o qualche snack locale, ma nient’altro. Proviamo a chiedere a un gentile pescatore che ci conduce fino a un negozietto, che ha appunto i soliti snack locali, acqua, bevande dai colori sgargianti e buste di caffè.
Oggi faremo un pasto alternativo, a base di arachidi, patatine e altre schifezze dal sapore imprecisato. Ci sediamo su una barca, sulla spiaggia bianchissima e splendente, e mangiamo ridendo il nostro pasto.

La gentile signora che gestisce il negozio, va a casa sua a fare bollire dell’acqua, e dopo poco torna con alcune tazze, una brocca di acqua calda e zucchero, ci prepariamo i nostri caffè sotto lo sguardo curioso di tutto il villaggio!

Ricorderemo Ohoidertutu, per la sua bellezza unica, per la gente del villaggio e i bimbi arrampicati sulle grandi lettere della scritta. ( quello delle scritte giganti è una vera mania, si trovano in ogni luogo di Kei.)
Molucche isole kei e i TRASPORTI INCREDIBILI
Ritorniamo verso casa convinti di avere preso la strada giusta, ma dopo diversi chilometri ci rendiamo conto di avere sbagliato. Chiediamo alla gente nei villaggi, e tutti ci dicono che è quella giusta per Langgur. La strada oltretutto è bellissima, e alterna tratti di foresta lussureggiante a villaggi con le immancabili case colorate e fiori nei giardinetti. Ci godiamo felici il panorama, fino a quando la strada diventa poco più di una pista, e dopo una ripida discesa finisce improvvisamente di fronte al vasto lago salato di Hoat Sorbay.



Prima di arrivare fin qua abbiamo visto dei ponti, ma uno è ridotto in pessime condizioni e quindi assolutamente inagibile e l’altro in costruzione, e allora come si passa ? tornare indietro vuol dire fare oltre quattro ore di viaggio.
Non abbiamo nemmeno il tempo di pensare che alcuni ragazzi ci fanno dei segni, vi trasportiamo noi, voi e i vostri scooter. Guardiamo le chiatte, e i nostri occhi si riempiono di stupore e timore, ma dobbiamo salire su quelle barchette con tutto questo peso?

In pochi minuti due dei tre scooter sono caricati a bordo, anch’io salgo e ancora con il casco addosso mi rannicchio in un angolo. La traversata dura pochi minuti, dall’altro lato del lago scaricano noi e ricaricano altre persone, merci e mezzi, con una rapidità incredibile.
Incredibile ! Questa è la parola giusta per descrivere questa esperienza, che ci ha lasciato davvero senza parole, e se alle Kei cercavamo un poco di avventura e di vera vita locale, oggi l’abbiamo avuta.
Pantai Ngur Vat Namsir
Era nella nostra lista delle cose da vedere ma l’abbiamo trovata per caso, ed è stata un’altra bellissima visione. La spiaggia di Ngur Vat Namsir, è tranquilla e silenziosa, l’acqua del mare è limpida e alcune palme piegate dal vento la incorniciano, regalando scenari di vera bellezza.

Siamo affamati e non rifiutiamo l’offerta di bere dei cocchi freschi, per fresco s’intende che un minuto prima erano appesi nella palma. Un ragazzo, infatti, si arrampica con rapidità su una palma alta e sottile e inizia a buttare a terra diversi grossi cocchi, qualche colpo di machete ed ecco servita la nostra bevanda.
Continuiamo il nostro tour, tra altre spiagge e villaggi, prima di finire questa bellissima giornata di fronte a uno dei favolosi tramonti di Ngurbloat Beach.
molucche isole kei i tramonti : il rosso, l’arancio, il giallo



Mai in nessun altro luogo avevamo visto dei tramonti così scenografici. Ogni sera ci sediamo in riva al mare in compagnia della oramai adottata adorabile micia reginetta di fusa, e tra una coccola e l’altra aspettiamo la messa in scena. Una natura esagerata e super scenografica, che si diverte a buttare pennellate di colore qua e là creando vere e proprie magie.
Li abbiamo fotografati tutti quanti e siamo giunti alla conclusione che ogni sera lo spettacolo era diverso. Alcune volte i colori erano quasi assurdi e irreali e sembravano danzare nel cielo e giocare con le grosse nuvole tropicali.
Molucche isole kei una giornata in barca
Oggi non prendiamo gli scooter perché questa sarà una giornata in barca, completamente dedicata al mare. Partiamo direttamente dalla spiaggia di fronte al nostro cottage, la barca, se così la vogliamo definire, è talmente malridotta che in alcuni punti dello scafo si intravede la luce del sole in trasparenza. Il pavimento è stato riparato in maniera grossolana soprapponendo assi di legno di vari colori. Ci auguriamo solo che il mare sia piatto come sembra, certo è che questa gita in barca è obbligatorio farla.
Ngurtafur o Pasir Timbul è l’icona indiscussa delle isole Kei, lunga oltre due chilometri e larga circa dieci metri, questa incredibile striscia di sabbia nasce con la bassa marea dall’isola di Woha.

Il World Wildlife Fund menziona la spiaggia di Ngurtafur come luogo di riproduzione della tartaruga marina liuto e luogo di riposo di pellicani australiani durante la migrazione dall’Australia. Oltre che per l’unicità indiscussa del luogo, ci piacerebbe tanto poter vedere questi animali.
Tartaruga liuto
La Dermochelys coriacea, detta anche Liuto, è la tartaruga marina più grande del mondo. Molto particolare perché a differenza delle altre tartarughe non ha un guscio corneo, la sua pelle spessa è nera con macchie rosa. Può raggiungere i 250 centimetri di lunghezza ed un peso di oltre seicento chilogrammi. La tartaruga Liuto predilige un habitat quasi esclusivamente pelagico in oceano aperto, dove si nutre di crostacei e di meduse. Si avvicina alla costa solo per deporre le uova, ogni due/ tre anni ed è considerata specie ad alto rischio di estinzione.


Pelecanus conspicillatus
Il pellicano australiano (Pelecanus conspicillatus) è un grande uccello acquatico diffuso in Australia, Nuova Guinea, Figi e parte dell’Indonesia. Ha una lunghezza di circa 1,6/1,8 metri, con un’apertura alare che va da 2,3 a 2,5 metri, e può pesare fino a 13 chilogrammi. Il suo colore è prevalentemente bianco con penne nere lungo la base delle ali e il becco enorme è di color rosa pallido. Il suo habitat sono le grandi distese d’acqua, senza troppa vegetazione e che consenta un sufficiente approvvigionamento di pesce.


Arriviamo a Ngurtafur al mattino prestissimo, siamo soli e la grande distesa di sabbia in mezzo al mare è tutta per noi. La percorriamo varie volte, guardandoci intorno, che luogo spettacolare, sembra incredibile poter fare una passeggiata circondati solo dall’oceano. Purtroppo non vediamo nemmeno una tartaruga liuto, ma i pellicani australiani si, sono tanti e bellissimi.

Siamo stati ore e ore a passeggiare lungo la assolata striscia di sabbia, a sguazzare nell’acqua bassa e caldissima della laguna. Ore di vita fuori dal mondo, circondati solo dal rumore del vento e dall’oceano. Esperienza straordinaria e indimenticabile, mentre ci allontaniamo con la barca, siamo pienamente coscienti di essere privilegiati, per avere visto un altro miracolo della natura.
Le nostre avventure alle isole Kei non sono finite, non perdete l’ultima parte di questo viaggio
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