Polinesia: 50 sfumature di blu. Nella mia mente il paradiso è di colore verde smeraldo, come la natura più rigogliosa, e blu intenso come il più cristallino dei mari. La Polinesia è quanto di più vicino all’idea di Eden che mi ero fatta.
Il giorno vissuto 2 volte
Quante volte ci siamo detti: se potessi tornare indietro,… ebbene durante il mio viaggio di nozze ho vissuto 2 volte il 17 ottobre 2008.
Io e Marco abbiamo concluso il 17 ottobre l’esperienza Australiana che vi ho raccontato nei 2 precedenti articoli, abbiamo quindi volato nella notte tra il 17 ed il 18 ottobre verso Sydney, da dove abbiamo preso la coincidenza per Tahiti. Abbiamo volato tutto il giorno e al nostro arrivo all’aeroporto di Papeete eravamo nuovamente al 17 ottobre, questo perchè abbiamo attraversato il 180° meridiano, che è la linea internazionale del cambio di data.
Polinesia: 50 sfumature di blu – Tahiti
Come avevo anticipato nel primo articolo del mio viaggio di nozze: Australia tra città e natura la Polinesia è stata la nostra estensione mare ad un incredibile viaggio di 3 settimane in Australia. Le notti da dedicare a queste isole non erano moltissime, solo 8. Dopo molteplici aerei, cambi di fuso orario, chilometri macinati in auto, abbiamo pensato di stare stanziali su una sola delle isole. Ho lasciato a Marco la scelta di quale isola visitare, visto che l’Australia era il mio sogno, e la Polinesia il suo. Bora Bora è stata la prescelta.
Il volo proveniente da Sydney atterrava solo a tarda sera, per cui era necessaria una notte d’appoggio nella capitale Tahiti. Siamo arrivati col buio, di conseguenza non abbiamo potuto ammirare subito il colore del mare. Ma il mattino successivo, dalla nostra terrazza questo era il panorama che ci siamo trovati davanti

Un rapido volo ci ha portati a Bora Bora.
Polinesia: 50 sfumature di blu – Bora Bora
Dall’aeroporto una comoda barca ci attendeva per portarci al resort da noi scelto il Meridien Bora Bora che si trova sul motu dell’isola davanti al monte Otemanu.
Motu nella lingua polinesiana vuol dire isola, in realtà quello di Bora Bora è un rilievo sabbioso di origine corallina che si trova attorno all’isola principale. Il nostro resort è stato costruito sul motu, quindi avevamo la grande fortuna di poter vedere la verdissima vegetazione di Bora Bora dal mare, ed essere nella parte migliore della laguna che contorna l’isola.
Di contro c’era il fatto che per raggiungere l’isola dovevamo ogni volta prendere una barca dal villaggio. Ma era una piccola scomodità se rapportata alla meraviglia del posto.
Il mare già all’aeroporto era quasi incredibile:

Man mano che ci avvicinavamo al Motu il colore del mare diventava sempre più irreale (N.B: non ci sono filtri in queste foto)

All’arrivo siamo stati accolti da un drink di benvenuto, da una Lei (la collana di fiori polinesiana) e ci hanno accompagnati nel nostro overwater (essendo l’ultima tappa del nostro viaggio di nozze abbiamo deciso di regalarci quest’ultima coccola).

La spiaggia
La spiaggia del resort è di origine corallina, quindi bianchissima e sempre fredda. Come in tutte le spiegge coralline ci possono essere dei pezzi di taglientissimo corallo a riva, si deve quindi sempre prestare attenzione.
La vegetazione lambisce quasi il mare, quindi gli ombrelloni non servono. La temperatura è davvero ottima in ottobre, massime intorno ai 30° e minime sui 20°, l’arietta è costante quindi anche stare al sole non è mai un problema.

La laguna
La laguna di Bora Bora è famosa in tutto il mondo, e godersela dal motu è impagabile. L’acqua cristallina permette di vedere pesci, razze e tartarughe da distante.

Non avevo la macchina fotografica con me quando sotto il kayak mi è passata una razza di oltre 1 metro di diametro, ma ho avuto la fortuna di immortalare questa splendida tartaruga.

Il resort non era affollato, quindi spesso riuscivamo a goderci la laguna quasi in totale solitudine.

Attività
Inutile dire che in Polinesia l’attività principale che si possa fare è quella di godersi appieno il mare. Passare ore a fare snorkeling, pagaiare nella laguna, godersi un bagno tra queste acque cristalline è quanto di meglio si possa desiderare. Ma per chi, come me, anche dinanzi al mare più bello del mondo (o quasi) deve trovare qualcosa da fare, qualche attività c’è. L’ isola di Bora Bora è montuosa, ci sono percorsi di trekking sul monte Otemanu, si può fare shopping nei mercatini locali, o se il budget lo consente acquistare le perle di produzione locale in qualche gioielleria.
Come tutti i resort anche questo proponeva escursioni guidate nella laguna, il bagno con gli squali, una giornata in veliero, un giro in aqua scooter.
Ovvio che chi sceglie la Polinesia, lo fa con la consapevolezza di scegliere una meta rilassante in cui godersi il mare appieno, ma qualche alternativa per chi non vuole oziare al sole tutto il giorno c’è.
Per chi è amante dell’animazione, la Polinesia non è il luogo adatto, tutto è a dimensione relax, qui troviamo resort e non villaggi, nessuno turberà la vostra quiete e la vostra privacy.
Conclusione del viaggio
I giorni di relax in Polinesia ci sono serviti per ricaricare le pile dopo un viaggio così impegnativo come l’Australia, e dopo un periodo stressante come quello che precede il matrimonio.
Per le mie attitudini e preferenze di viaggio, difficilmente avrei scelto la Polinesia come unica meta, (qualora lo avessi fatto avrei sicuramente girato più isole) ma una vacanza di un mese tutta incentrata sul mare non l’avrei retta. Sebbene sia il mare più incredibile che abbia mai visto.
Il volo di ritorno, è stato più veloce rispetto all’andata, grazie a scali più brevi. Uno di questi è stato a Los Angeles. Le parole di mio marito furono: “Los Angeles, il prossimo anno questo sarà l’aeroporto in cui atterreremo per iniziare il nostro viaggio”. Così è stato, portandomi ancora ed ancora ed ancora negli Stati Uniti ma questa è un’altra storia.
See you soon!

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