Il Wayang è uno dei grandi patrimoni tradizionali indonesiani, quello che in apparenza può sembrare solo un burattino, nasconde in realtà un grande concetto artistico ricco di significati e filosofia.
Infatti il wayang è per il popolo indonesiano, soprattutto per quello giavanese, un potente mezzo di comunicazione e modo per comprendere la vita. Tramite le storie raccontate con i wayang, si affrontano temi e si danno opinioni su questioni dell’umanità. Uno spettacolo Wayang oltre a divertire insegna ad affrontare i problemi della vita con coraggio e determinazione.
L’UNESCO ha dichiarato i wayang un capolavoro e patrimonio culturale mondiale.
Il valore filosofico delle marionette è anche un riflesso della cultura giavanese e della realtà, i valori e gli obiettivi della vita, la moralità, le speranze e gli ideali. La filosofia wayang è divisa in tre, vale a dire i burattini o dipinti, che raffigurano gli esseri umani che si relazionano con gli agli altri esseri umani, la vita, l’universo, la natura e Dio. Wayang significa anche ” fonte di ispirazione ” e deriva dalle parole wad e hyang che hanno significati ancestrali.
Le origini dei burattini Wayang
Si stima che il wayang sia esistito fin dal Neolitico, circa 1500 anni a.C. queste esibizioni di marionette giavanesi sono molto simili a quelle nell’India occidentale, usanza portata in Indonesia da commercianti indù che insegnarono alla popolazione indonesiana le grandi epopee indiane come il Ramayana e Mahabharata. Nel 9 °secolo, molte storie apparvero in antico giavanese sotto forma di kakawin come Bharatayuda, Kernayana e Arjunawiwaha e molti altri.
L’Islam ha portato importanti cambiamenti all’arte della performance di marionette, non sono solo in termini di forma, ma anche in termini di funzionalità. La forma di marionette che in origine erano realistiche e proporzionate come i rilievi del tempio, si è poi trasformata in fantasiosa.
Con il tempo il wayang si è spostato dai rituali religiosi indù a un mezzo di educazione da’wah e comunicazione di massa.
Filosofia dell’arte Wayang


Dalang ” il burattinaio ” : Ha il controllo di tutte le trame. Senza un burattinaio, il burattino non può essere messo in scena. Il dalang ha un valore filosofico, una forma di riflessione della sottigliezza dell’anima umana. Nella cultura giavanese, il dalang è spesso una fonte di riferimento su un regolatore di valori e ritmi, ed è in grado di fornire una visione nella storia della vita umana. La posizione seduta dimostra che come esseri umani dobbiamo rispettarci l’un l’altro. Nella vita di tutti i giorni, rispettare qualcuno è un valore che deve essere posseduto da ogni essere umano.
Durante uno spettacolo di wayang kulit, il dalang siede dietro uno schermo di cotone bianco detto kelir. Sopra la sua testa, appesa a travi c’è la lampada blencong, che proietta le ombre sullo schermo. Di fronte al burattinaio c’è un palcoscenico debog, ricavato dal tronco di un banano, nel quale possono essere spinte le aste di controllo affilate dei burattini per mantenerli in posizione durante lo spettacolo.
Oltre a muovere i burattini e pronunciare le loro battute, il dalang deve dare spunti al gamelan. Questo è fatto principalmente suonando il kepyak, un piatto di metallo, o una serie di piatti suonati con il piede, o picchiettando sul petto del burattino un martello di legno.
Quest’arte una volta veniva tradizionalmente tramandata all’interno delle famiglie e i dalang formavano un tipo di casta all’interno della società giavanese.
La musica come valore filosofico

Il valore filosofico dei gamelan descrive le varie forme di cambiamento che esistono nell’universo e nei suoi contenuti. Ogni strumento gamelan giavanese ha un significato legato alla vita che è diviso in dieci parti, vale a dire kendang, bonang, saron, xilofono, suling, siter, rebab, kethuk, kempul e gong.
Il Kendang per adorare Dio, il suono del bonang rappresenta invece gli esseri umani, che devono sempre pensare con un cuore sincero, in modo che le decisioni prese non portino rimpianti.
Lo Xilofono significa che c’è un equilibrio tra la vita e l’aldilà. Suling che significa eling (ricordare) perché gli esseri umani ricordino sempre i loro obblighi. Siter perché gli esseri umani devono essere in grado di guidare gli altri verso un buon obiettivo. Rebab per avere uno scopo chiaro, un obiettivo senza deviazioni. Kethuk che significa essere d’accordo, le persone devono accettare di seguire i comandamenti di Dio. Kempul un invito alla congregazione nel culto. Gong che significa che l’uomo finisce la sua vita perfettamente.
Tipi di marionette
I wayang possono essere fatti con diversi materiali, piatte e di pelle, come le wayang Kulit, o di legno e fibre vegetali come i wayang klitik, o tridimensionali in legno wayang golek, e hanno diversi tipi di personaggi, buoni e cattivi, proprio come gli esseri umani.

Inizialmente, le marionette erano basate sulla forma del tempio, ma nel tempo hanno subito cambiamenti, per creare un accordo con la personalità del popolo indonesiano, in particolare quello giavanese.
I Klitik sono marionette fatte di corteccia appiattite e hanno la stessa forma di quelle di cuoio. Il repertorio delle storie delle klitik è tratto dalle storie di Panji e Damarwulan.

Le wayang beber sono disegnate su stoffa o cuoio, queste pergamene si chiamano deluwang, ogni foglio deluwang contiene diverse scene, che formano una storia. Lo spettacolo è messo in atto srotolando le varie scene mentre Il burattinaio racconta la storia.
Wayang golek ha l’aspetto di una bambola di legno, vestita con bellissime stoffe batik e accessori, che a volte possono essere anche preziosi.


Ramayana e Mahabharata : le storie dei Wayang
Le storie raccontano della battaglia tra le forze del bene e del male, la vita e la morte, la conoscenza di sé, dell’amore e dell’inevitabilità del destino. La ricerca del segreto della vita e della saggezza. Gli eroi devono affrontare sfide irrisolvibili, Il pericolo li attende sotto forma di giganti cattivi e aggressivi, mentre falsi amici e consiglieri tentano di ingannarli. Le storie raccontano anche che ogni persona buona, deve vincere le proprie debolezze, e che molte persone cattive, portano in sé anche una traccia di bontà.
L’eterna lotta del bene contro il male
Come ogni storia raccontata in Indonesia, si narra l’eterna lotta del bene contro il male. I personaggi bonari sono posizionati a destra, quelli meschini a sinistra. I meschini includono figure che pensano e agiscono solo per il proprio beneficio e non evitano bugie e intrighi, mentre i bonari considerano sempre i loro simili, praticano la consapevolezza e agiscono in un modo che riflette la loro affinità con l’universo.
A Giava, il modello di un personaggio nobile è un essere umano che agisce con compassione. Raggiungere questo stato richiede di controllare le passioni e superare l’egoismo. Tuttavia non c’è mai una chiara distinzione tra bene e male, perché la credenza locale indonesiana dice che non c’è bene senza male.
Come sono fatti i burattini

Ci sono diverse caratteristiche da rispettare, i personaggi nobili hanno occhi a mandorla, una bocca stretta e chiusa, una fronte allungata, un naso appuntito, una vita stretta e gambe tenute parallele. I personaggi maligni hanno occhi e nasi rotondi e sporgenti, una fronte nodosa e una grande bocca aperta con labbra carnose.
Inutile dire che questi oggetti sono interamente realizzati a mano da abili artigiani. I pupazzi sono fatti di pelle di animale della migliore qualità, tradizionalmente proveniente da bufali d’acqua.
Dopo un’asciugatura prolungata, la pelle viene assottigliata e dopo aver rimosso con cura lo strato di grasso si ottiene una pergamena spessa circa 1 mm. Nel laboratorio Wayang Kulit le figure sono disegnate, punzonate, dipinte e dorate. La punzonatura e la verniciatura sono eseguite secondo metodi tradizionali che variano nel dettaglio da regione a regione, il dipinto è identico su entrambi i lati. L’asta principale e i bastoncini sono realizzati in corno o legno e sono fissati alla figura in seguito.
I quattro elementi

Nella realizzazione e decorazione dei wayang si tiene conto di molte regole e filosofie, tutto deve avere un equilibrio e richiamare i 4 elementi, aria, fuoco, acqua, terra.
Molto importante avere anche il perfetto equilibrio dei sentimenti umani, come l’amore, l’armonia, l’emozione, l’energia e il piacere. Ogni traforo e ogni disegno rappresenta qualcosa, anche l’uso dei colori non può essere fatto a caso ma deve avere un valore più profondo.
La pelle del viso e corpo può essere di colore rosso o rosa, nero, bianco, giallo dorato, blu e verde.
La faccia rossa o rosa raffigura il personaggio di un duro, impaziente, facilmente emotivo (hot-baran), coraggioso, caldo e feroce. Il volto e corpo di colore nero sono segno di alto autocontrollo, una rappresentazione dei tratti caratteriali di un saggio, duraturo, nobile e responsabile.
Il volto bianco rappresenta un carattere pulito e santo. Il giallo dorato raffigura il personaggio medio. Infine il blu o verde, raffigura tratti caratteriali che sono meschini, timidi e irresponsabili.

Se volete tornare da un viaggio in Indonesia con qualcosa che la rappresenti veramente dovete acquistare un wayang. Sceglietelo istintivamente facendovi guidare dal vostro cuore, porterete a casa vostra un poco della magia di questo bellissimo paese. Un piccolo capolavoro di un popolo che ha saputo dare voce e potere a una marionetta.
Articolo molto interessante! Non conoscevo questa forma d’arte che nasconde tutta una filosofia molto particolare. Grazie!
Wow, non conoscevo le marionette indonesiane, ora ne sono affascinata! E’ proprio vero che le tradizioni di un paese sono sempre incredibili!
la musica come valore filosofico…è sempre stato il mio mantra. Che esplosione di arte. cultura e tradizione. Un viaggio nelle infinite bellezze di questo popolo così eclettico e così attento ad ogni forme possibile di arte.
Ho acquistato uno di queste marionette la prima volta che sono venuta in Indonesia. Sono semplicemente stupende
Sbaglio o l’arte Teatrale delle Ombre con le Marionette dell’Isola di Giava (ma anche tutta l’Indonesia), “Wayang Kulit”, è stata riconosciuta nel 2003 dall’Unesco quale Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità?
Che magia
Incredibile come tutte le culture abbiano stabilito che la destra è il bene e la sinistra il male!
Bellissimi e raffinitissimi questi burattini, è strano pensare che effettivamente se ne vede solo l’ombra durante lo spettacolo. A che serve quindi tanta attenzione al dettaglio, ai colori, ai materiali?
La marionetta è presente in tantissime culture anche molto distanti tra loro: sto pensando al celebre Guignol in Francia, ai pupi in Sicilia, a quelle giapponesi e adesso tu mi hai fatto scoprire quelle indonesiane, molto strane e un po’ horrorifiche!
Non sono un’amante dei burattini ma mi è piaciuto scoprire questa parte della tradizione dell’indonesia
Sono davvero splendidi questi burattini. Ormai manca poco al mio viaggio in Indonesia, chissà se riuscirò a vederne alcuni di persona.