Dai Toraja a Bira il mio bellissimo viaggio in Sulawesi.
Toraja uno dei popoli culturalmente più interessanti del Sulawesi e dell’intera Indonesia.
Dopo le tombe ancestrali di Sumba, questa volta partiamo per scoprire il culto dei morti del popolo Toraja. Tranquilli non siamo profanatori di tombe e tantomeno necrofili, anzi siamo un gruppo di amici allegri e con tanta voglia di divertirsi.
Se siete convinti animalisti, i Toraja e questo articolo sicuramente non fanno per voi. Nell’antica cultura di questo popolo, gli animali sono sacrificati in maniera abbastanza cruenta e anche il mercato del bestiame è un luogo molto particolare, tutto è ben lontano dal nostro concetto occidentale.
Coscienti di questo e assicurandovi che siamo persone che hanno un grandissimo rispetto per la natura e gli animali, abbiamo deciso di vivere questa esperienza. Perché siamo anche appassionati delle antiche culture dei popoli indonesiani, e per molti di questi popoli, la vita e la morte sono di eguale importanza.
Ricordatevi che le antiche culture vanno prima studiate e poi viste, cercando di capire senza giudicare, ponendosi sempre come osservatori con umiltà, di fronte a quelli che sono riti secolari.
Dai Toraja a Bira I Viaggi di Bru
Ancora una volta un viaggio di gruppo che ci farà scoprire angoli incantati dell’Indonesia. Un tour impegnativo dai Toraja a Bira, con lunghe tratte in auto, servizi basici a cui occorrerà adattarsi. Siamo preparati e super carichi per partire alla scoperta di un lembo della grande isola del Sulawesi.
Dai Toraja a Bira Viaggio in Sulawesi
Da Makassar per Rantepao
Questa è una lunghissima tappa di 300 chilometri, che percorreremo in quasi 10 ore ! Molti tour operator locali e internazionali, vendono questa tratta dicendo che il tragitto dura 7/8 ore, comprese le soste, invece le ore sono quasi 10. Non scoraggiatevi e fate questo viaggio con pazienza, lasciandovi cullare dalla lentezza Indonesiana, perché ne vale la pena.
La prima sosta per il pranzo è in un ristorante sul mare nella località di Pare-pare, il rapporto cibo/costo è pessimo, ma in questa zona quasi tutti i ristoranti sono vere trappole per turisti. Molto bella invece, la breve sosta nei pressi dell’ Erotic Mountain, dove prendiamo un ottimo caffè locale, ammirando lo splendido panorama montuoso.
Quanto al nome erotic mountain basta guardare la foto per capirne l’origine!

Arriviamo finalmente a Rantepao, e ci sistemazione nella nostra semplice guest house appena fuori dalla zona centrale.
I Toraja e le credenze animiste
I Toraja sono un popolo che vive negli altopiani del Sulawesi, culturalmente uno tra i più interessanti dell’Indonesia. Ancora oggi praticano credenze animiste conosciute come Aluk Todolo.

Famosi per i loro elaborati e dispendiosi riti funebri, con cerimonie che possono durare diversi giorni. I toraja, come tanti altri popoli di questo paese, credono nella non morte, una persona deceduta non è morta ma addormentata in un sonno perenne.
Morirà solo quando il rituale funebre è concluso, raggiungendo il Puya, cioè la nuova vita. Il rito funebre può essere fatto dopo mesi o anche anni dalla morte, dipende dallo stato sociale della famiglia.
Nell’attesa il corpo è mummificato e conservato nella casa della famiglia.
Più la persona morta è ricca e potente e di casta nobile, più alto sarà il numero di animali sacrificati. Secondo la credenza Toraja, i bufali servono a trasportare il defunto nell’aldilà.
In un grande spiazzo viene preparato un sito cerimoniale. Gli ospiti partecipano alla festa offrendo doni di ogni genere, denaro, riso, frutta, anche una parte degli animali macellati è portata dagli ospiti come “regalo”. Tutto sarà attentamente annotato perché considerati debiti della famiglia del defunto.
Toraja Cerimonie e bulangan londong
Dopo la cerimonia la carne è rapidamente macellata e in parte cucinata, poi distribuita ai partecipanti. La cerimonia prevede anche i combattimenti di galli, noto come Bulangan londong, considerato sacro, perché anche questo comporta lo spargimento di sangue sulla terra.
La cosa più importante della cerimonia è la realizzazione dell’effige mortuaria, il Tau tau.
Una statuetta di legno con le sembianze e i vestiti del defunto.

Alla fine della cerimonia, dopo che la bara sarà deposta in una grotta o in un affranto della roccia, il tau tau sarà posizionato in un balcone nella rupe, con le braccia tese verso l’esterno.
dai Toraja a Bira Viaggio in Sulawesi : caste e società
Nella società di questo popolo, un tempo i rapporti familiari erano strettamente legati alla classe sociale.
- Casta oro, i Tana Bulaan i nobili, che non sposano persone di classe inferiore e se qualcuno vuole divorziare, deve pagare 24 bufali al coniuge.
- Tana Bassi– casta di ferro, Inferiore a Tana Bulaan, in caso di divorzio occorre pagare 10 bufali al coniuge.
- La gente comune Tana Karurung , anche in questo caso se uno chiede il divorzio deve pagare 2 bufali al coniuge
- Servitù Tana Kuakua, ci sono ancora alcune persone di livello alto, che ha servitù che si prende cura dei loro averi. La servitù oggi viene pagata e sfamata, mentre in passato non venivano pagati.
I nobili che erano ritenuti discendenti diretti del cielo, vivevano nelle Tongkonans, mentre i cittadini comuni vivevano in misere case di bambù, chiamate Banua. La servitù viveva in piccole capanne, che erano costruite intorno alla Tongkonan del proprietario.
Dai Toraja a Bira Viaggio in Sulawesi la casa Tongkonan


Le case tradizionali chiamate Tongkonan, hanno caratteristici tetti a forma di barca, interamente incise e decorate con colori rossi, neri e gialli. La costruzione di una tongkonan, serve anche a esprimere lo statuto sociale, è un lavoro lungo e laborioso, di solito fatto con l’aiuto di tutto il villaggio.
I Toraja sono intagliatori del legno e i loro manufatti ordinati e geometrici equivalgono a una vera scrittura. Ogni intaglio ha un nome speciale e un significato preciso, sono raffigurati animali, piante e altro e simboleggiano diverse cose, la fertilità, la forza, la ricchezza, l’armonia.
Toraja land Viaggio in Sulawesi
Toraja Land
Oggi ci attende una lunga giornata di visite ai villaggi e alcune delle attrazioni più belle della zona, Iniziamo con quello che forse è l’immagine più famosa dei Toraja, Lemo, dove suggestive tombe sono state scavate nelle pareti rocciose.

In questo sito è possibile vedere intere balconate con tanti Tau Tau in legno. Tutt’intorno la pace delle risaie e qualche bancarella che vende manufatti tipici.
Malgrado sia agosto non ci sono molti turisti, troviamo solo qualche francese, e un gruppo con accompagnatore di un noto tour operator italiano.
Continuiamo verso Kambira baby Grave dove, è ancora possibile vedere alcune tombe di neonati ricavate nei tronchi di grandi alberi. I bimbi sono sepolti in maniera diversa dagli adulti, non sono sacrificati animali e non vengono fatti nemmeno tau tau.
Viene scavato un buco nel tronco di un particolare tipo di albero, che ha una linfa appiccicosa e bianchiccia. I corpi sono deposti in posizione eretta, con la testa in alto e i piedi verso le radici. Il buco viene infine sigillato con fibre di palma e bambù.


Nella zona circostante ci sono alcune interessanti Tongkonan con bellissimi decori di galli e bufali.
Colori dei Toraja
Facciamo una sosta per il pranzo e proviamo a mangiare il piatto più popolare della zona, lo stufato di bufalo. La carne risulta dura come cuoio e quasi priva di sapore, decidiamo che se fosse per noi questi animali morirebbero di vecchiaia.

Kete Kesu, è immerso in un paesaggio di ampie risaie, qua si trovano diverse bellissime tongkonan in perfetto stato di conservazione, Il sito comprende un’area cerimoniale e un luogo di sepoltura con teschi e ossa umane, nella parete scavata ci sono diverse grotte.
Nel villaggio di Londa ci sono due siti funerari molto simili a quelli di Lemo e con diversi tau tau. Siamo partiti attrezzati di torcia perché, per raggiungere alcune tombe si deve entrare in grotte buie contornate da ossa, forse perché siamo partiti preparati, ma tutto il contesto non ha nulla di macabro e non ci sorprende nemmeno vedere i bambini dei villaggi che si divertono a giocare con i teschi e ossa dei morti.



Toraja Land Sulawesi la cerimonia funebre
Il nostro autista ci conduce fino a un villaggio dove si sta svolgendo una grande cerimonia. Siamo gli unici occidentali, ma tutti sono presi dall’evento e nessuno si cura di noi, sotto i vari balé in bambù ci sono interi clan che assistono alla cerimonia.
Un’uomo vestito con l’abito tradizionale di colore nero, parla a un microfono e descrive le varie fasi dell’evento, facendo una sorta di asta della carne.

Mentre altri, macellano gli animali, che sono ammucchiati per terra al centro dello spiazzo, tra polvere e sangue, maneggiano grossi coltelli con gesti rapidi e decisi. Altri uomini da sotto i balè, a turno si alzano, prendono il loro pezzo di carne e tornano seduti.
A un lato del cortile c’è un fuoco, con grosse pentole piene di carne. L’odore del sangue si mischia a quello della carne in cottura, al fumo e al sapore della polvere, assalendo la gola e le narici.
Culture animiste e noi uomini d’occidente
Alcuni dei miei amici non hanno retto la scena e se ne sono andati, io rimango e continuo a scattare fotografie, so già che non le pubblicherò mai.
Non c’è nulla di turistico, è vero, cruento, non adatto a chi è molto sensibile o non preparato. Amo la cultura indonesiana, conosco bene il significato del sangue che bagna la terra, i sacrifici animisti, so bene quello che sto vedendo non è crudeltà fino a se stessa, ma una cultura rara, qualcosa di unico arrivato intatto fino ad oggi.
Eppure ho lo stesso la testa che mi pesa è come se mi trovassi su una giostra, vedo girare tutto velocemente intorno a me. Cerco di carpire qualche parola di bahasa indonesia, ma tutti parlano una lingua indecifrabile.
Ancora una volta l’Indonesia mi colpisce duramente allo stomaco, questo paese incredibile e indecifrabile che ogni volta penso di poter capire, invece mi ritrovo sempre al punto di partenza.
Difficile, forse impossibile, per noi occidentali riuscire veramente a capire senza farsi domande.
Non sono pentita, è un viaggio che rifarei, sono una viaggiatrice aperta al mondo e amante delle antiche culture e sono convinta di essere molto fortunata ad aver visto una cerimonia Toraja.
Pasar Bolu, il mercato dei bufali
A qualche chilometro da Rantepao si tiene il mercato settimanale, chiamato Pasar Bolu, come tutti i mercati è colorato, affollato e rumoroso, ma ha una particolarità, qua si tratta soprattutto il commercio degli animali, ci sono molti bufali, un vero status symbol per questo popolo, in modo particolare quelli albini, che costano tantissimo, e poi maiali, galli, caffè di montagna, compratori e venditori ruotano intorno ai recinti in un continuo vociare di stremanti trattative.



dai Toraja a Bira viaggio in Sulawesi tra monoliti e villaggi
Bori è un luogo molto suggestivo, dove diversi monoliti sono stati eretti in memoria dei morti delle famiglie più nobili, in un villaggio ai margini della foresta, c’è un’altra grande cerimonia, ma questa volta ci passiamo solo qualche attimo.


Continuiamo il viaggio verso Pallawa dove, 11 Tongkonan ben conservate, sono allineate ai lati di uno spazio comune. Ne visitiamo una, salendo la stretta scala che conduce all’interno, la facciata è finemente decorata con i disegni tradizionali, e corna di bufalo che ne enfatizzano il prestigio.
Finiamo anche questa giornata con una passeggiata attraverso le risaie che assumono sfumature che vanno dal verde acceso al giallo dorato, arrivando fino ad alcuni villaggi tradizionali, dove, ci fermiamo a giocare e cantare con alcuni bimbi mentre i genitori raccolgono il riso.
Dai Toraja a Bira verso il Lago Tempe
Salutiamo Rantepao e l’incredibile terra dei Toraja la nostra prossima tappa è Sengkang, vogliamo vedere come si svolge la vita acquatica nel Lago Tempe. Sei ore di viaggio attraversando bellissimi panorami, montagne e poi ampie pianure coltivate e risaie immense che variano dal verde intenso al giallo oro.
Addio piccolo mondo antico del popolo Toraja.
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