Folegandros e i suoi sentieri
Chi come noi ha una passione per le isole, non può non amare la Grecia che di isole ne ha circa 1.400. Un amico mi ha detto, che vista un’isola, viste tutte, ma non è assolutamente vero. Perché ogni isola della Grecia ha caratteristiche diverse e qualcosa che la rende unica. Quello che invece le accomuna tutte è il cielo incredibilmente azzurro, il mare del blu più intenso, il meltemi, e il sole che regnano sovrani.
Ancora una volta e con tanto piacere, partiamo alla scoperta di un altro lembo di questo bel paese.
Il pireo
Arrivati ad Atene, approfittiamo di un comodo servizio di bus che in circa un’ora porta direttamente ai vari moli d’imbarco del Pireo. Dopo diversi girotondi del centro riusciamo a trovare nascosto in un vicolo, il nostro hotel.
Ci accoglie un ometto gentile che ci da tre chiavi per farci scegliere la stanza, sono tutte simili e ne prendiamo una.
Mai avevamo visto una cosa simile, la camera ha il letto rotondo e uno specchio sul soffitto, tende e cuscini sono a stampa leopardata e c’è un enorme vasca idro, incastonata tra finte rocce e fari colorati.
C’è puzzo di fumo stantio e di polvere, provo ad aprire la finestra per cambiare l’aria, ma si affaccia su un balconcino murato. Ci guardiamo intorno, non riusciamo a non sghignazzare pensando al tipo di clientela abituale.
Usciamo per andare a fare un giro del Pireo, nel porticciolo turistico ci sono bar alla moda e lussuose barche ancorate. Troviamo un “mezedopoleio,” dove mangiamo a poco prezzo del gyros pita. Poi stanchi e sazi ce ne andiamo a letto.
Pireo – Folegandros
La sveglia suona all’alba, una doccia per levarci di dosso l’odore della camera e usciamo.
In pochi minuti siamo al molo, il mare è calmo e l’aria tiepida ci carica di energia.
Siamo pronti per la nostra nuova avventura.
Sono passate circa tre ore e trenta di navigazioni quando all’improvviso appare un ammasso di scogli che sembrano buttati a caso nel blu dell’egeo. Non c’è vegetazione, la roccia nuda e aspra ha sfumature rosate, ocra e bianche e si getta in mare a strapiombo, aprendosi a tratti in valli a terrazza. Ammiro la selvaggia bellezza soddisfatta.
Mauro invece mi guarda pensieroso, stai scherzando? Non può essere la nostra isola, non c’è nulla.
Dopo poco siamo nel piccolo porticciolo di Karavostasis, la prima cosa che vedo scendendo dal ferry è un cartello azzurro, contro un cielo ancora più azzurro con scritto, Welcome to Folegandros.
Folegandros Welcome
Sorrido nel riconoscere ancora una volta quella sensazione che provo quando arrivo in un posto nuovo, ma dove stranamente mi sento subito a casa.
Noto con piacere che anche Mauro si è già adattato e sta contrattando il noleggio dell’immancabile motorino.
L’arrivo agli studios Provalma è un piacere, sono solo cinque casette bianche e grigie nel tipico stile delle cicladi.
L’interno è spazioso e luminoso, c’è una zona giorno con divani, un cucinino perfettamente attrezzato, la zona letto e un bagno.

Il Provalma si trova in posizione isolata su una collinetta, a nostro parere ha la vista più bella di tutta l’isola.
Dal nostro piccolo hotel vedremo albe rosate e tramonti che colorano l’isola di toni dorati.
E una luna piena e luminosa che ci regalerà serate magiche.




Folegandros Sentieri e Baie
Abbiamo scelto quest’isola anche per avere il piacere di percorrere i tanti sentieri, una delle bellezze del posto. Pietrosi e ripidi, immersi in un silenzio irreale, attraversano panorami quasi lunari, riarsi dal vento e dal sole, e portano alle baie più belle e segrete.
Agali beach
Questa è la spiaggia più facile da raggiungere, ci arriva anche con il bus pubblico, una delle poche baie con ristorantini bar e hotel, alcuni anche molto carini. Sicuramente è la più frequentata, la sua fama la merita tutta perché è veramente molta bella. Nel lato sinistro c’è un piccolo molo, da dove partono i barchini per le spiagge di Ampeli Livadaki e Angio Nikolaos

Angio Nikolaos
La baia più modaiola dell’isola, è raggiungibile anche a piedi in circa venti minuti partendo dalla salita sulla sinistra di agali tramite un facile sentiero. Una taverna domina la baia, dove si mangia pesce appena pescato ammirando il panorama.
Katergo
Tra tutte questa è la mia preferita, ho letto sia una tra le dieci baie più belle della Grecia. Si raggiunge da Livadi, un minuscolo paesino formato da quattro case e due recinti di asini, il sentiero è abbastanza facile ma non ben segnalato. Infatti ! noi ci siamo persi, e l’ultimo tratto lo abbiamo percorso zigzagando tra gli arbusti spinosi in un terreno franoso e ripido.
La baia è infinitamente bella, il mare è di un azzurro trasparente che degrada al blu profondo.
Il meltemi soffia leggermente e il sole splende in questo vero angolo di paradiso che è tutto solo per noi.

Livadaki
Il sentiero per questa baia è uno dei più impegnativi che abbiamo fatto.
Lasciamo il motorino alla chiesa di Stavos ad Ano Meria, e iniziamo a percorrere uno stradello, che diventa sempre più stretto e pietroso e sembra non condurre a nulla.
Dopo molto camminare incontriamo un contadino con degli asini carichi di legna secca, chiediamo indicazioni, parla solo greco ma riusciamo a farci capire e ridendo ci fa segno di proseguire.
Dopo un’ora di cammino, si apre all’improvviso di fronte a noi una profonda e meravigliosa insenatura.

Il sentiero a questo punto s’inerpica strettissimo su l’alta scogliera a strapiombo sulla baia. L’ultimo tratto è da brivido, ma la bellezza del posto una volta arrivati ripaga di tutto.

Nel pomeriggio arrivano dei ragazzi francesi che ci indicano un sentiero più “ facile “che parte dalla parte opposta da dove siamo venuti. Al ritorno faremo quello, passando per Imerovigli, poi seguendo la strada fino ad Ano Meria per riprendere il nostro motorino.
Ampeli
Una piccola baia di ciottoli bianchi e dall’acqua particolarmente trasparente, il sentiero per arrivarci è breve ma molto ripido. Con grande sorpresa una volta arrivati vediamo una strada in buono stato, percorribile in motorino che porta fino alla baia, ma che non è segnata sulla nostra mappa.

Vorina
Questa piccola insenatura è quella più esposte ai meltemi. Difficile riuscire ad andarci perché sempre troppo ventosa e con mare mosso, approfittiamo di una giornata di bonaccia. Il sentiero è breve ma molto ripido, una volta arrivati il panorama è veramente molto bello.
Le altissime scogliere che la sovrastano sono particolarmente scenografiche e il mare ha tonalità smeraldine iridescenti. Ancora una volta ci potremo godere un posto meraviglioso in completa solitudine.

Livadi e Vardia
Sono le spiagge vicine al porticciolo, di facile accesso, poco frequentate ma gradevoli e tranquille.
Folegandros i Paesini
Karavostasis
“il porto” di Folegandros, una manciata di casette bianche disposte ad anfiteatro, qualche negozietto e un paio di hotel. Tranquillo e sonnolento, è bello stare ad ammirare le barche dei pescatori che approdano scaricando il pescato, e i tanti gatti che attirati dall’odore del pesce cercano di accaparrarsi gli scarti lasciati dai pescatori.
Hora
L’anima dell’isola è racchiusa nel kastro medievale, nel suo dedalo di viuzze e piazzette collegate tra di loro. L’insieme è antico e perfetto come una cartolina, nelle casette imbiancate a calce, nell’azzurro delle finestre delle porte e balconcini, nel rosa acceso delle buganvillea fiorite.
E’ qui che si svolge tutta la vita notturna dell’isola, tra le ouzerie delle sue piazze, in un atmosfera raffinata e leggermente snob.

L’isola è dominata dalla grande chiesa dedicata alla Vergine, “la Panagia” che si raggiunge con una lunga scalinata pitturata di bianco.
Dalla cima si può ammirare un bel panorama, praticamente gran parte della piccola isola, e il lato della chora, spettacolarmente abbarbicato su un dirupo, ammirare il tramonto da qua è uno spettacolo imperdibile.
Ano Meria
Un pezzo di autentica Grecia, dove la tradizione e lo stile di vita rurale non sono stati ancora intaccati dal turismo, è facile trovare un asino parcheggiato lungo la stretta via principale, vedere anziani contadini intenti nei lavori tra le piccole vigne e orticelli.
Da Mimi’s c’è sempre qualche polpo appena pescato che steso al sole è in attesa di essere cucinato, grigliato e condito con olio di oliva, origano e una leggera spruzzata di aceto.

Folegandros Indicazioni
Anche se piccola l’isola offre una vasta scelta di ristorantini, molti sono disposti nelle piazzette della Chora.
Noi estimatori della cucina tipica greca abbiamo provato questi:
Eva garden’s, ambiente di design con ottima cucina mediterranea abbastanza ricercato e modaiolo
Kritikos Taverna, la sua specialità sono le costine grigliate, il gentile e simpatico proprietario vi porterà compreso nel prezzo deliziose bruschette di pane con olio e origano e una fetta di torta casalinga.
TO spitiko, pochi tavoli per questo localino decentrato, cucina tipica, tra i piatti del giorno abbiamo gustato un’ottima fava beans e la moussaka.
Pounta, I tavoli sono sistemati in un romantico e grazioso giardino interno, la cucina è tipica, tra le loro specialità il coniglio in umido e la zuppa di pescato.
Mimi’s, si trova ad Ano Meria, delizioso il polpo grigliato condito con olio aceto e origano, le polpettine di verdure e la Matsata un piatto tipico di Folegandros, tagliatelle fatte in casa condite con ragù di coniglio in umido, le porzioni sono esagerate !
Hotel :
A Folegandros le strutture sono tutte molto carine e tipiche, ci sono sistemazioni per ogni esigenza e ogni tasca.
Provalma, bello esclusivo ma fuori mano, obbligatorio avere un mezzo proprio.
Anemousa, quello che per rapporto qualità prezzo mi ha colpito, ha una splendida vista e si trova appena fuori da Chora.
Anemolis apartament, dopo piazza pounta prima della salita per la panagia, sono costruiti nello strapiombo con una splendida la vista ma sono abbastanza costosi.
Folegandros Perché andarci
Piccola, arida, lontana ma bellissima, difficile non rimanerne affascinati, consigliata a chi ama camminare tra splendidi panorami e baie ancora selvagge e incontaminate.


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