Isola di Curacao: I Caraibi olandesi vicini a Los Roques.
Cari amici viaggiatori, come prima destinazione vi propongo una meta caraibica non molto conosciuta, che proprio per questo ha carpito la mia curiosità.
I Caraibi li ho scoperti un po’ avanti negli anni, sorretta dall’errata convinzione che fossero un luogo di vacanze “da resort”. E non posti di natura incantevole, come invece, poi, ho avuto modo di constatare.
Questa isola fa parte dei Caraibi olandesi, e infatti qui di Olanda se ne respira tanta. A cominciare dai tanti supermercati pieni di formaggi gouda. E a finire con gli zoccoli appesi ad un albero nella sperduta isola di Klein Curacao. A circa due ore di barca veloce dall’isola madre.
Si tratta di un’isola molto interessante sotto tanti aspetti.
Scoprendo l’isola di Curacao
La capitale, Willemstad, è stata dichiarata Patrimonio dell’Unesco ed è incantevole con la sua architettura particolare. L’isola è verde e vi sono presenti diverse specie di piante, dai cactus alle classiche piante tropicali enormi e rigogliose. Diversi ecosistemi, tra cui una bellissima laguna salata ricca di biodiversità faunistica.

La zona attorno alla capitale risente maggiormente delle costruzioni, mentre la parte più a ovest è un vero paradiso naturalistico.
Il mare, poi, è stato una vera sorpresa. Del resto siamo molto vicini al più conosciuto arcipelago di Los Roques, di cui ricordo ancora il mare fenomenale.
E ora, Vi lascio al mio dettagliato diario di viaggio. Da cui potrete prendere spunti pratici o comunque farvi un’idea di come passare una settimana in questa meta interessante.
Isola di Curacao Info generali:
moneta locale è l’antilian guilder (ANG). Si consiglia di portare dollari americani. Il conto di ciò che si deve acquistare viene fatto in dollari e in ANG e si può scegliere come pagare. Se si paga in dollari viene dato il resto in ANG. Euro poco diffuso e viene fatto un cattivo cambio. Più o meno 1 $ = 2 ANG. Carte di credito si usano ma non ovunque e in alcuni esercizi viene aggiunto 1 euro o due di commissione.
navigatore: scaricare la mappa “isole BES” sulla app maps.me che poi funziona ottimamente offline. Mi dicono che questa app è molto curata per la zona dei Caraibi e io confermo che ci ha portato ovunque. L’auto è necessaria per girare l’isola.
supermarket/cibo: l’isola non è cara, ci sono offerte di tutti i tipi. Molti supermercati tra cui la catena olandese Albert Heijn con cibo di lusso e il fornitissimo Centrum. Io mi sono trovata bene al Lunapark Supermarket. Aperto fino alle 22, sulla Caracasbaiweeg poco prima di girare a destra per Jan Thiel, vende anche articoli da bagno e indumenti base. Un consiglio: si trova di tutto qui a prezzi bassi. Portatevi un bagaglio a mano con pochi vestiti, le creme e saponi comprateli qui. I ristoranti chiudono la cucina alle 22/22.30.
Isola di Curacao: le spiagge
Tutte le spiagge chiudono alle 18.30, nel senso che proprio vi mandano via, e al mattino prima delle 9.30/10 non danno i lettini. Ovunque si paga un fee per l’uso del lettino. Di seguito commento le spiagge che ho visitato, ma ce ne sono altre.

Attorno alla capitale sono attrezzatissime con ristorantini di ogni tipo e negozi di vestiti di marca. La zona di Jan Thiel ha la Papagayo Beach, di stampo olandese. La zona di Mambo Beach è più americana. Ma per vedere un mare da favola occorre spostarsi a centro e nord ovest: Da Daiabooi a Playa Kalki a nord sono tutte bellissime, molte sono attrezzate ma in modo discreto con qualche ombrellone e palape. Spesso ci sono snack bar non cari (con junkfood), servizi e docce a pagamento. L’acqua da bere è cara, meglio portare una bottiglia dal market e qui prendere un tè freddo (ottimo la marca Arizona) o una birra.
Playa Kalki e Playa Piskado
A Playa Kalki all’estremo nord non si paga il parcheggio, il lettino costa 6 $, i servizi igienici sono gratuiti ma non ci sono docce, il bar fa buon cibo un po’ più caro della media; C’è un dive center che organizza uscite in barca, il mercoledi e il sabato dalle 14 alle 16.30 partono escursioni per snorkeling/dive al costo di 44 $, se si raggiunge un numero minimo di partecipanti; qui lo snorkeling è eccellente già a pochi metri dalla spiaggia ma ci sono coralli in riva, meglio usare scarpine di gomma.

Usando maps.me si raggiunge la vicina Playa Piskado inserire come destinazione Playa Grandi, ma poi girare a destra tra disegni colorati di tartarughe: è brutta e frequentata da locali ma attorno al molo ci sono tante tartarughe confidenti con cui nuotare. Da non perdere una sosta e un bagno. Tutto gratuito
Mare stupendo a Playa Kleine Knip e Grote Knip

Scendendo si trovano le sorelle Playa Kleine Knip e Grote Knip (Kenepa Grandi): si pagano $ 15 per ombrellone e 2 lettini ma il biglietto vale per entrambe le spiagge. Parcheggi liberi. Kenepa si raggiunge con piccola scalinata, ha colori stupendi, ci sono belle palme. Toilettes a 0.50$ e bar con poca scelta ma noi abbiamo mangiato dell’ottimo pollo grigliato con patatine e il solito buonissimo iced green tea Arizona.
Playa Jeremi e Cas Abao
Sempre andando verso sud merita una sosta la non attrezzata Playa Jeremi che ha belle rocce e cactus, perfetto scenario per il tramonto. Gratuita.
Ed ecco Cas Abao, da tutti ritenuta la più bella. Per me se la gioca con Kenepa. Ben indicata, ha un tratto sterrato ma breve, grande parcheggio con accesso che costa 10 ANG, grandi palape, belle palme, bagni con cabina, docce a gettone, un dive center, un bar abbastanza fornito che offre frikandel e krokets olandesi ed hamburger con patatine a prezzi modici. Mare da favola. Spiaggia molto rilassante.
Playa Porto Mari
Qualche chilometro a sud, dopo una deviazione di circa 6 km di strada piena di buche, ed ecco la spiaggia più blasonata: Playa Porto Mari. Si paga il parcheggio ($ 5) e l’accesso alla spiaggia ($ 5), ha un elegante bar che fa ottimi cocktails, un piccolo pontile, lettini un po’ troppo ravvicinati, un dive center e un negozio di abbigliamento da spiaggia e…due maiali che girano pacifici. Però non mi ha entusiasmato.
Giorno 1 : Isola di Curacao – Jan Thiel
Arriviamo a destinazione puntuali verso le ore 13. Ovviamente, vista la coincidenza breve ad Amsterdam, non è arrivata la valigia. Dopo aver fatto denuncia usciamo e ci dirigiamo a destra al banco della Sixt per il ritiro della nostra piccola auto, che ritiriamo andando ancora a destra per circa 100 metri. Tempi di ritiro molto slow. Attiviamo maps.me e senza difficoltà in circa 25 minuti arriviamo al nostro primo B&B, la deliziosa Hibiscus Beach House a Jan Thiel, dove ci accoglie Claudio con un ottimo tè freddo e un sacco di informazioni importanti. La villetta e la nostra camera, la piscina e il giardino sono semplicemente incantevoli, come la compagnia dei proprietari ma, nonostante sia nuvoloso, andiamo a fare un giro nella vicina Jan Thiel Beach a 10 minuti a piedi.
Jan Thiel Beach
Qui troviamo un elegante supermarket della catena olandese Albert Heijn (ora Van der Tweel), vari negozi di abbigliamento bello, vari posti in cui mangiare e una spiaggia carina con bellissimo mare. Un po’ di relax poi andiamo a cena. A circa 3 km a nordest si trovano i 3 ristorantini che proveremo nelle nostre 3 sere di permanenza in questa zona. Il primo è Tabooshh, ben recensito. Abbiamo subito assaggiato il locale piatto di cabrito e il funchi, un polenta qui servita fritta con formaggio fuso. Il posto è delizioso, sulla marina, ambiente lounge con musica ma troppa poca luce e il cibo medio. Spendiamo 80 ANG in due, circa $50. Da provare comunque.
Giorno 2: isola di Curacao – Willemstad

Oggi è ancora un po’ nuvolo e decidiamo di andare a visitare la capitale patrimonio dell’Unesco, Willemstad. Grazie alle indicazioni di Claudio, raggiungiamo un grande parcheggio gratuito (di fronte al Renaissance Hotel, a Otrobanda) e da lì ci dirigiamo a sinistra prima passando per un grazioso outlet (dove compero uno Swatch caraibico), poi entrando nel fortino oltre il quale troviamo il lungomare con bancarelle interessanti, sosta foto della piazza con la multicolore scritta OTROBANDA e dello skyline di Punda, quindi attraversiamo il ponte mobile e siamo nel centro della capitale, con qualche acquisto di magliette (di ottima qualità peraltro), cambio dollari alla banca Maduro, giretto del mercato centrale (dove volendo si può mangiare la piano superiore) e rientro al B&b dopo essersi fermati a comprare una bella papaya e banane al supermercato Lunapark che saranno il nostro pranzo (una papaya grande costa circa 2 euro).
Mambo beach

Al pomeriggio andiamo a visitare Mambo Beach, a circa km dall’Hibiscus: molto americana, tanti negozi, ma belle palme alte, lettini e acqua invitante, qui è possibile fare anche massaggi in spiaggia (anche a Cas Abao).
La sera torniamo nella zona della marina di Caracasbai e proviamo un posticino che ho trovato esaltante: Pop’s Place. Semplice, caraibicissimo, sul mare, colorato, staff gentilissimo e…un cabrito strepitoso, ottimo funchi, qui in versione morbida, e uno spezzatino di manzo buonissimo e tenero con platani glassati. In questo consigliatissimo locale, di atmosfera ma ben illuminato, spendiamo circa 60 ANG ($ 38, € 31) in due, con birra locale Polar e una Presidente.
Giorno 3 : Klein Curacao
Oggi gita a Klein Curacao con Marmeid tour ($ 109 o € 90 cad): favoloso! Ottima organizzazione (ci era stata consigliata e prenotata dai nostri ospiti dell’Hibiscus), con un sontuoso pranzo a base di specialità locali: Due ore per andare ma ne vale la pena. Si tratta di un’isoletta disabitata tipo atollo con una piaggia stupenda e un mare da urlo. Si parte verso le 7 e si fa colazione appena arrivati sull’isola, dove ci sono docce e bagni, lettini e ombrelloni…esclusivi per la Marmeid. Giornata strepitosa. Torniamo verso le 17 e dopo un po’ di relax in piscina e chiacchiere con Claudio e Johanna torniamo a cena in marina e stasera proviamo The Golden Seahorse & Beachbar, a 100 mt da Pop’s Place, sempre sul mare. Assaggiamo un ottimo chardonnay e l’ambiente è grazioso, stasera ordiniamo pesce, che viene servito fritto e con troppo aglio, io provo le lumachine di mare in salsa creola. Non male ma troppo aglio. Spesa equivalente, 65 ANG.
Giorno 4 : Willibrordus
williwood
A malincuore questa mattina facciamo le valigie per spostarci al centro dell’isola in un ambiente rurale e più vicino alle splendide spiagge del nord ovest. Dopo una eccellente colazione all’Hibiscus stiamo un po’ in spiaggia a Jan Thiel. Prima di arrivare al nostro prossimo alloggio a Willibrordus, ci fermiamo a fare la spesa al supermercato Albert Heijn che si trova sopra Willemstad (ce ne sono due: uno a Jan Thiel e l’altro è quello a cui siamo diretti), che ha una particolarità suggerita da Claudio, e cioè la presenza, all’esterno, di un chiosco che serve aringhe crude deliscate favolose e che non ci lasciamo scappare. Peraltro il supermercato è fornitissimo e compriamo cibo per i prossimi giorni per la colazione, che faremo da noi. Ottimo, ma per la frutta locale no e allora ci fermiamo a lato strada in uno stand che vende papaye e banane e ne facciamo incetta.
Jan Kok Lodge
Verso le 14 arriviamo al Jan Kok Lodge, vicino alle saline dei fenicotteri, che visitiamo al tramonto. Suggestive. Per cena, nonostante la bella cucina esterna, decidiamo di sostare al Williburger a Williwood, a due km, delizioso rural bar che serve ottimi piatti tra cui uno strepitoso hamburger di capra con patate dolci fritte al momento. Da provare, molto caratteristico, con musica locale e cubana. Speso i soliti 65 ANG in due.
Giorno 5: Cas Abao
Prepariamo la colazione nella bella cucina in mezzo ad una strepitosa vegetazione: uova, ciambelline con uvetta, pane nero con marmellata e cioccolata, succo di mango, formaggio olandese e caffelatte. Ovviamente papaya e banana. Questo piccolo complesso di camere con cucina in questa zona rurale dell’isola è delizioso, dotato di piccola piscina e piante bellissime, non è certo lussuoso ma è luogo di semplice eleganza, di iguane e di ogni sorta di animaletti ed uccellini multicolore. La nostra destinazione di oggi è la spiaggia di Cas Abao, a circa 11 km verso nord. In questa zona non c’è traffico. Arrivati al parcheggio paghiamo 6 $ o 10 ANG per entrare. Staremo qui tutto il giorno. Acqua cristallina, grandi palape con lettini (5 ANG l’uno), bagni, beach bar discreto (io provo un hot dog di frikandel, tipica salsiccia aromatica olandese, e un ottimo tà freddo, 28 ANG in due), palme, cactus, sole e acqua cristallina e bello snorkeling. Sulla via del ritorno ci fermiamo alle saline, perché vediamo che i fenicotteri si sono avvicinati.
La sera rimaniamo al nostro lodge e ci cuciniamo un po’ di pasta Rummo (portata da casa) con un sugo di peperoni, vino rosso sudafricano e formaggio olandese, dessert di…papaya.
Giorno 6 : Kleine Knip
Dopo colazione partiamo per la nostra destinazione di oggi. Prima tappa la spiaggia di Kleine Knip, a 17 km da Williwood. Sono le 9 e in spiaggia non c’è nessuno, solo obrelloni ben distanziati…ci sdraiamo e verso le 10 arrivano i boys coi lettini e la richiesta di 15 $ per 2 lettini e ombrelloni, ma il ticket vale anche per la spiaggia gemella Grote Knip che visiteremo più tardi. La cala è piccolina ma deliziosa e facciamo buon snorkeling costeggiando le rocce sulla destra.
Grote Knip il colore turchese

Verso le 12 ci spostiamo a 1,5 km a Grote Knip detta anche Kenepa beach. C’è un grande parcheggio e la vista sulla spiaggia dall’alto della scalinata che scende è mozzafiato. Acqua turchesissima. Qui stiamo fino alle 16.30 circa, mangiando al beach bar un ottimo pollo grigliato con patatine (28 ANG in due). Il bello di questa isola è che se hai voglia di qualcosa da bere in spiaggia lo puoi prendere senza pensieri, un bel tè freddo costa 1,80 euro, si può fare. Dopo tanti bagni decidiamo di andare a vedere il tramonto nella spiaggia più attrezzata di questa parte dell’isola.
Playa Porto Mari
Partenza quindi per Playa Porto Mari verso sud. Come già detto nelle info generali, questa spiaggia ha un costo d’accesso ma alle 16.30 nessuno ci ha fatto pagare nulla. Bel beach bar e piccolo pontile. Acqua stupenda per bagno al tramonto in compagnia di due simpatici maialini che girano indisturbati e pacifici. Rientriamo al lodge verso le 19 e decidiamo di tornare a cena da Williburger, sempre ottimo, sempre 65 ANG in due.
Giorno 7 Playa Kalki

Oggi prendiamo una decisione un po’ folle. Avevamo da tempo prenotato un volo A/R in giornata per andare a vedere la vicina isola di Bonaire (70 euro a testa, con Inselair, per chi vuole il sito della compagnia è ottimo e si prenota facilmente), ma la poca voglia di partire alle 7 del mattino e la voglia di vedere ancora Curacao ci hanno fatto desistere e siamo rimasti qui. Dopo la solita homemade colazione puntiamo al nord dell’isola. Passiamo dalla strada centrale via Tera Cora dove facciamo benzina (occhio i benzinai sono aperti fino alle 12 poi dalle 13 alle 18 e sono pochi) e dopo 22 km arriviamo a Playa Kalki, la spiaggia più a nord dell’isola. Parcheggio gratuito e scalinata per scendere, breve, un delizioso Beach Bar (dove poi pranzeremo ottimamente, 63 ANG in due), toilettes e centro dive che organizza escursioni per lo snorkeling…che però qui è fantastico già a due metri dalla riva per cui rimaniamo qui a goderci questo accessibile spettacolo.
Playa Piskado nuotare con le tartarughe
Verso le 16 decidiamo di andare a Playa Piskado, a circa 2 km, dove nuoteremo con le tartarughe che qui sono tante e nuotano attorno al pontile del fishermann facendosi accarezzare e distogliendo la nostra attenzione dai simpatici pellicani anche loro alla ricerca di pesce. Rientrando verso sud, sulla litoranea, ci fermiamo a Playa Jeremi, una piccola cala molto suggestiva con bellissimi cactus e alberi sulle rocce e ci godiamo il calar del sole. Dopo un po’ di relax nel nostro jungle lodge prendiamo l’auto per andare nell’elegante complesso residenziale a 6 km in cui, sulla spiaggia, si trova l’elegante ristorante Karakter, dove consumiamo una cena gourmet di pesce freschissimo con ottimi vini sudafricani e un dessert di fragole a brownies da urlo, per circa 90 $ in due (ne siamo sorpresi, visto l’ambiente, il cibo e il servizio).
Giorno 8 : ciao isola di Curacao
Stamattina…facciamo la valigia dopo l’ultima colazione in veranda. Prima di riconsegnare l’auto in aeroporto ci fermiamo nella Landhuis (tipologia di casa rurale con cucina, simile al nostro agriturismo) Daniel, bellissimo posto immerso in giardino tropicale dove prendiamo 2 uova con salsa bernese e un succo aromatico di limone eccellente ( 20 $ in due). Le uova nell’isola di Curacao sono freschissime, essendoci galline ovunque forse è l’unica cosa non importata, assieme alle capre. In orario consegniamo l’auto e ci dirigiamo al check in della KLM dove spediremo la valigia che anche questa volta arriverà in ritardo.
Resoconto viaggio isola di Curacao
Il costo totale di questo viaggio è stato di € 1.595 a testa in aprile, la stagione migliore, anche se questa zona dei Caraibi ha clima secco da gennaio ad agosto. La temperatura è stata sempre gradevole, 30 gradi ventilati. Torneremo ancora alle Antille Olandesi, magari a visitare Bonaire, lontano dalla folla, nel Caribe autentico.

Non avevo mai letto articoli su Curacao ed è stata una bella scoperta! Neanche troppo caro come viaggio come invece pensavo, chissà magari un giorno lo visiterò e seguirò qualche tua indicazione.
Consiglio davvero di visitare quest’isola