Tenganan pegringsingan village, un mandala divino sulla terra.
Bali è molto di più di un’isola tropicale, è un vero microcosmo che costudisce altri piccoli mondi. Uno di questi è sicuramente il villaggio di Tenganan Pegringsingan. Un luogo speciale e dal grande patrimonio culturale, ancora quasi privo di qualsiasi influenza esterna.
Andiamo alla scoperta della cultura unica dei Bali Aga, nel villaggio di Tenganan Pegringsingan.
Tenganan CHI SONO I BALI AGA
La gente di Tenganan Pegringsingan è chiamata Bali aga, che significa originale balinese. Sono gli abitanti originari di Bali, che vivevano sull’isola ancora prima dell’arrivo dei migranti indù da Giava.
La migrazione verso l’isola di Bali sembra avvenuta in tre ondate. La prima ha avuto luogo in epoca preistorica. La seconda si è verificata durante il momento dello sviluppo dell’induismo nell’arcipelago. La terza ha avuto luogo quando Majapahit è crollato e il processo di islamizzazione ha avuto luogo sull’isola di Giava.
Delle tre ondate migratorie, le prime due sono chiamate Bali aga tribe.
tenganan : leggende indonesiane
Una leggenda dice, che il popolo di Tenganan Pegringsingan fu scelto dal Dio della guerra Indra. Indra diede loro il compito di amministrare e mantenere puro un territorio, concepito secondo il suo piano divino per essere un microcosmo del mondo.
Un’altra leggenda racconta che questo popolo proviene da un piccolo villaggio chiamato Peneges, che apparteneva al regno Pejeng di Bedulu.
Un giorno il re Udayana, tenne una cerimonia e volle sacrificare un cavallo bianco chiamato Uccai Srawa. Ma Uccai Srawa fuggì, il re mandò alcuni servi a cercare il cavallo promettendo una ricompensa a chiunque l’avesse trovato.
Alcuni servitori trovarono il cavallo già morto e lo riferirono al re, che li ricompensò donando loro il terreno dove avevano trovato il cadavere. Potevano prendere le terre fino a dove si sentiva l’odore del cadavere. I furbi servitori smembrarono il corpo del cavallo e ne sparsero i pezzi in tutte le direzioni per ottenere una terra più vasta. Infine portarono le loro famiglie a vivere in quella terra, che venne chiamata ngetengahang ovvero bassa pianura circondata da colline.
Oggi quel luogo si chiama Tenganan Pegringsingan.
Lasciando da parte le leggende, la popolazione dei Bali aga, potrebbe provenire dal popolo austronesiano dell’area del Tonchino, in Cina. Che intorno al 2000 anni a.C. attraversò il mare con navi a bilanciere arrivando sull’isola di Bali.
bali aga induismo e animismo
All’inizio i Bali Aga adoravano solo i loro antenati chiamati Hyang. Fu Markandya, uno dei propagatori dell’induismo arrivati a Bali, che portò la religione a questo popolo.
Markandya iniziò il suo viaggio partendo dall’India del sud e arrivò nell’altopiano Dieng, a Giava centrale. Continuò il suo viaggio fino alle pendici del vulcano Raung, dove trascorse un po’ di tempo in meditazione. Markandeya prosegui il suo cammino verso est, fino ad approdare su un isola bellissima.

L’isola aveva un’aura misteriosa e impenetrabile, Markandeya tramite la meditazione e il rispetto, verso i potenti spiriti che la governavano, instaurò un rapporto e ottenne le terre per i suoi insediamenti, in quel meraviglioso lembo di terra che un giorno si sarebbe chiamata Bali.
I Bali aga oggi, sono un popolo cordiale e accogliente, che cerca nel rispetto delle vecchie regole di mantenere il villaggio puro dalle influenze esterne.
A Bali oltre a quello di Teganan esistono anche altri villaggi dei Bali Aga, tra i quali. Trunyan nel distretto di Kintamani e Sembiran nel distretto di Tejakule.
DOVE SI TROVA IL villaggio di Tenganan Pegringsingan
Il villaggio di Tenganan si trova nella reggenza di Karangasem.
Una volta arrivati nella località di Candidasa si prende una strada verso nord in direzione delle colline, pochi chilometri di vera vita indonesiana. Tra risaie, palme da cocco, boschi di bambù, e piccoli villaggi, da cui muri delle case pendono piante di Hylocereus undatus, adornate dai bellissimi frutti rossi.



La strada termina davanti alle mura di Tenganan Pegeringsingan. Si può entrare per visitare il villaggio dopo aver pagato un’offerta e scritto il proprio nome sul libro degli ospiti.
Una volta varcato lo stretto cancello, si lascia fuori dalle mura Bali e si entra in un mondo parallelo. Dove il tempo è stato convertito in altro tempo, non riferito al mondo attuale, ma all’eternità.
UN MANDALA divino
Tenganan Pegringsingan è strutturato come un mandala, un intreccio di percorsi sacri, aree e palchi circondati da un cerchio magico.
Tenganan è considerato una rappresentazione miniaturizzata del mondo e l’asse centrale dell’universo scorre proprio attraverso l’insediamento. I mandala sono usati in numerose tradizioni spirituali, soprattutto nell’Induismo e nel Buddismo, per focalizzare l’attenzione, definire uno spazio sacro e aiutare la meditazione. La pianta geometrica e simbolica crea uno spazio sacro e protetto, dove le forze cosmiche sono ordinate ed equilibrate.



Un confronto con altri complessi cosmici dell’India e del Nepal, mostra che il modello scelto per Tenganan è il famoso dandaka. Utilizzato spesso per la rappresentazione miniaturizzata dell’universo, e per l’instaurazione di una relazione cosmica tra micro e macrocosmo.
il villaggio
All’ingresso del villaggio spicca la statua del Dio Indra a cui tutto è riferito. Si nota subito la forma a pianta rettangolare, divisa in settori da piccole strade longitudinali e l’ampio spazio centrale comune, che è il luogo di incontri quotidiani.
Vicino all’ingresso si trova il lungo balé Agung, il luogo di riunione del consiglio del villaggio e del nucleo cittadino sposato chiamato Kerama désa. Proprio nel bale Agung sono prese le decisioni amministrative. Accanto a questo c’è il bale kul-kul la torre del tamburo che segna le giornate nel villaggio.
Il tempio delle scritture sacre Raja Purana e i luoghi di incontro delle tre organizzazioni di scapoli bale Petermuan Teruna. Il bale Masyarakat, è una zona che viene utilizzata per eventi politici e culturali e per la distribuzione del riso dopo i raccolti.


Ai lati dello spazio comune, si trova la lunga fila di case in pietra, tutte uguali per dimensione e forma. Di fronte alle quali, pascolano liberamente bufali d’acqua e animali da cortile.
Il verde brillante della foresta secondaria e di piante coltivate, circondano il villaggio. Da secoli la foresta e le piantagioni soddisfano i bisogni materiali e rituali degli abitanti.
awig – awig
La legge awig-awig, ha un programma ecologico che dichiara la vendita e l’affitto di proprietà una questione del villaggio. Questa legge vieta tra le altre cose l’abbattimento dei boschi senza l’approvazione del consiglio.
I confini territoriali sono descritti nella costituzione del villaggio, con accuratezza di dettagli e indicano, alberi, sentieri, tratti di terreno, canali, fiumi e colline.
La particolare struttura di questo villaggio segue regole molto rigide che sono mantenute da migliaia di anni. Ogni edificio, deve essere collocato in una posizione predeterminata.
La disposizione, la forma e le dimensioni degli edifici e dei cortili, l’ubicazione del tempio, tutto segue le regole tradizionali mantenute da generazioni.



Gringsing
Il famoso tessuto Gringsing, è il segno distintivo del villaggio di Tenganan, questo popolo ha avuto in dono questo incredibile incarico divino.
Il metodo di tessitura è davvero unico, con una tecnica a doppio ikat che non si trova da nessun’altra parte in Indonesia. Questo tessuto ha virtù magiche, tiene le impurità e i pericoli fuori dal villaggio e protegge il popolo da influenze negative.
UN TESORO CHIAMATO Gringsing
I tengananesi ricevono il loro primo gering durante il rito del taglio dei capelli. I capelli tagliati sono messi in un cesto che è posto su un gringsing piegato.
Nella cerimonia che ammette un ragazzo o una ragazza all’associazione giovanile del villaggi, sono portati teli gringsing sulla spalla destra del padre. Nella cerimonia conclusiva del teruna nyoman, che è l’iniziazione, i candidati indossano un gringsing e un keris (pugnale).
Per la cerimonia della limatura dei denti, rito di passaggio essenziale per tutti gli indù balinesi, il cuscino dei partecipanti è ricoperto da un telo gringsing.
A Tenganan, dopo la morte i genitali del defunto sono coperti da un telo di gringsing. Questi panni non possono essere riutilizzati nelle cerimonie sacre e quindi di solito sono venduti.
Nella cerimonia nuziale, lo sposo invita i suoceri a visitare la casa dei genitori, dove gli sposi vestiti con abiti tradizionali, sono seduti mentre i parenti portano doni che sono posti su un panno gringsing.
arte e artigianato


Oltre il bellissimo gringsing, un’altra delle incredibili creazioni artistiche di Tenganan è l’intaglio/pittura, fatto interamente a mano nella foglia della palma lontar.
I turisti possono portare via questo splendido ricordo di Tenganan, che raffigura divinità e demoni della mitologia balinese. Il Barong capo degli spiriti del bene e nemico di Rangda, la regina dei demoni, nella loro eterna battaglia tra il bene e il male.
Il processo per realizzare questi lavori è affascinante e l’intero processo richiede diversi giorni di lavoro. Le foglie di palma sono tagliate, bordate, incise e inchiostrate completamente a mano. Il piccolo capolavoro finito, racchiude un’affascinante storia mitologica e un significato spirituale.
TENGANAN : Tri Hita Karana
L’atmosfera di Tenganan è bella e tranquilla, l’unicità di questo villaggio è il rigore nel proteggere e preservare le antiche tradizioni.



La comunità aderisce al concetto di Tri hita karana e lo manifesta nella vita di tutti i giorni. tri significa tre e hita karana significa la causa della felicità per raggiungere l’equilibrio e l’armonia.
Tri hita karana consiste in :
- Prahyangan una relazione equilibrata tra umani e Dio.
- Pawongan relazioni armoniose tra gli umani.
- Palemahan relazioni armoniose tra umani e l’ambiente naturale circostante)
tenganan vita nel villaggio

Ci sono regole rigide su come e chi può vivere nel villaggio. Chi non rispetta tali regole viene escluso dalle organizzazioni e dalla vita rituale e nei casi più gravi, anche dal villaggio.
Solo coloro che sono nati nel villaggio possono rimanere a Tenganan e diventare membri a pieno titolo della comunità. Ci sono regole severe anche sul matrimonio, se una donna sposa un uomo nato fuori dal villaggio deve andarsene.
Tenganan è una società la cui esistenza si basa sull’essere gli eletti divini. La cui vita è dedicata alla preparazione e all’esecuzione di numerosi rituali con cui adorare Indra, i poteri cosmici e la natura.
L’istituzione del villaggio concede piena cittadinanza e partecipazione ai rituali solo a quelle coppie sposate che sono reputate come cittadini autoctoni di Tenganan. A causa della loro nascita, delle iniziazioni complete e correttamente gestite, della affiliazione con una delle organizzazioni giovanili del villaggio.
la famiglia


Il nucleo familiare è monogamo ed è costituito da marito e moglie con i loro figli naturali, secondo la legge le adozioni sono vietate.
Dopo il matrimonio, marito e moglie diventano membri di due famiglie, l’ordinamento sociale differisce molto dal patrilineare balinese.
Nel rito del matrimonio gli sposi si presentano alle famiglie e agli antenati di entrambi. I riti di purificazione alla nascita e nella prima infanzia, i riti funebri e il matrimonio sono finanziati da entrambe le famiglie.
Entrambe le famiglie sono responsabili dei figli e del loro benessere. I rapporti regolati tra la famiglia della moglie e quello del marito sono chiamati mewarang cioè essere legati ai suoceri.
All’interno di un tale sistema anche i nomi e le relazioni sono ben definiti:




- I fratelli e membri maschi sono chiamati beli.
- Sorelle e membri femminili mbok.
- I padri e gli anziani della generazione paterna sono chiamati bapa.
- Mamme e donne della generazione materna meme, me o bibi (zia)
- I nonni si chiamano koki o tua, le nonne nini.
Dalle generazioni dei bisnonni e dei pronipoti in poi non ci sono più distinzioni, si chiamano kumpi i bisnonni e i pronipoti kelub. Questo perché i neonati kumpi e kelub sono spesso visti come incarnazioni dei bisnonni.
Il sistema di relazioni si evidenzia anche a livello organizzativo del villaggio. La coppia di neo sposi prende posto all’estremità inferiore della gerarchia, che si manifesta nei diversi ordini di posti a sedere al bale Agung.
kerama desa
Quando una coppia di neo sposi entra a fare parte della comunità, entrambe le coppie di genitori lasciano il Kerama desa e il bale Agung. Anche se uno dei coniugi muore l’altro perde automaticamente il suo posto alla bale Agung. I membri del consiglio del villaggio marito e moglie hanno uguali diritti e sono soggetti alle stesse norme e sanzioni.
Per il consiglio di villaggio non fa differenza quale coniuge violi l’ordine o commetta un errore, ne pagano le conseguenze entrambi.
In caso di decesso di uno dei coniugi, hanno diritto all’eredità il coniuge, i figli e i nipoti. L’eredità non viene divisa finché il coniuge rimasto continua a vivere e i figli dipendono da lui.
Nel caso in cui una vedova o un vedovo si risposi, l’intera eredità spetta ai figli e ai nipoti. I maschi ereditano i terreni dalle famiglie dei genitori, mentre le femmine ereditano gli effetti della casa, denaro e gioielli. Tuttavia, la comunità del villaggio detiene il diritto di disposizione su beni mobili e immobili in tutti i casi.
calendario
Il calendario rituale di Tenganan non è il classico sole/luna, ma un complesso capolavoro culturale che può essere paragonato ai gringsing. In cui centinaia di fili si uniscono miracolosamente per formare un tutt’uno, davvero troppo complesso per riuscire a spiegarlo in poche parole. La vita e i rituali del popolo dipendono da questo calendario con 12 mesi di 30 giorni. L’anno è diviso in 3 tipi : Anno I, Anno II e Anno III e l’inizio dell’anno cade sempre nella seconda metà di gennaio.
Ogni mese sasih è diviso in due; I primi 15 giorni sono chiamati tanggal, i secondi panglong. Non dipendono dalla luna astronomica, il 15°tanggal è chiamato purnama ( luna piena) e il 15°panglong tilem (luna nuova). A Tenganan può accadere che una luna nuova cada lo stesso giorno della luna piena astronomica.
Il nuovo giorno inizia quando i primi raggi del sole si insinuano tra le colline orientali, è il percorso del sole che determina il ciclo naturale del tempo.


L’officiante del villaggio chiamato penyarikan annuncia l’inizio del nuovo giorno con una sequenza di 21 rintocchi del sacro kul-kul, un possente gong in legno. Il nuovo giorno può iniziare solo dopo i 21 colpi del kul-kul.
Per non commettere errori il penyarikan, usa un sistema di conteggio con 21 sfere, che sono spinte da un lato all’altro dopo ogni colpo.
La legge della purezza
Secondo la leggenda, il dio delle tempeste e della guerra Indra, diede al popolo di Tenganan il compito di mantenere il villaggio puro e pulito. E il concetto di purezza e integrità, territoriale, corporea e spirituale, è di fondamentale importanza.
La legge fondamentale della purezza non determina solo il trattamento rituale dell’insediamento e degli oggetti sacri, che sono mantenuti puri mediante purificazioni ed esorcismi. Ma riguarda anche persone, animali e cose.

Ci sono quattro requisiti che una persona deve soddisfare per poter appartenere alla società dei prescelti e partecipare alle rappresentazioni rituali.
- Lui/ lei deve essere del giusto lignaggio e nascita;
- Deve osservare le regole dell’endogamia del villaggio,
- Deve essere puro attraverso rituali di purificazione alla nascita o nella prima infanzia;
- Lui/ lei deve aver attraversato diverse soglie per il raggiungimento della capacità rituale e della competenza rituale all’interno dei riti e delle fasi di iniziazione.
purificazioni
L’essenza interiore dell’uomo può essere pura o impura. La vitalità umana viene indebolita dal contatto fisico con l’impuro, l’anormale, il sangue o le escrezioni, con streghe, e con cibi considerati impuri.
Questo non vale solo per gli esseri umani, ma anche per l’ambiente naturale e l’insediamento in cui vivono. La purezza di animali e piante, delle case, dei luoghi e degli oggetti sacri, dei poteri soprannaturali le cui energie e vitalità possono essere indebolite dall’inquinamento.
La legge fondamentale della purezza, ha portato la comunità di Tenganan pegeringsingan, non solo a chiudersi con confini naturali e muri contro il mondo esterno, ma ad attenersi a una serie di regole che ne garantiscono l’integrità.
Gli articoli della costituzione del villaggio stabiliscono, che le persone con: Arti anormali, che sono ciechi, sordi, o con altre menomazioni, non sono qualificati per i rituali. Non c’è nessun disprezzo o discriminazione e queste persone, che possono vivere nel villaggio, ma non possono partecipare ai rituali.
Sono esclusi anche anche coloro che sono entrati in conflitto con l’ordine pubblico e che non hanno rispettato le regole.
La nascita e la morte sono tra le maggiori esperienze dell’esistenza umana, essenziali per il modo in cui l’uomo costruisce il suo mondo e la sua realtà. Ma la loro vicinanza a sangue, escrezioni, malattie e decadimento fisico rende impuri, quindi è necessario fare una purificazione rituale per riacquistare la purezza.
tenganan riti e rituali
Come ovunque nell’induismo del sud e sud-est asiatico, anche a Tenganan troviamo una serie di cerimonie nel corso dell’anno. Rituali e pellegrinaggi che portano ai luoghi sacri dentro e fuori l’insediamento, circumambulazione del mandala, di edifici sacri e oggetti di culto.
I rituali a Tenganan sono unici e molto particolari, i più belli e interessanti si svolgono durante il Sasih Sembah ( mese di culto).
Ne parleremo in maniera più approfondita in un altro articolo. Vi anticipiamo che molte di queste cerimonie sono dedicate al dio della guerra Indra e agli antenati …

Il fascino innegabile e l’alone di mistero che lo circonda, rende Tenganan un vero microcosmo, teatro di rappresentazione dell’universo.
Un ringraziamento speciale al mio amico e guru pak giancarlo, a ibu luci per avermi condotta in questo magico mondo. a URS RAMSEYER, autore del libro the theatre of universe, da cui ho preso spunti e notizie.
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