Ngerebeg di Tegalalang

ngerebeg tegalalang

Ngerebeg di Tegalalang, una cerimonia che non avrei mai pensato di vedere.

La zona di Tegalalang è famosa per le sue risaie terrazzate, una volta queste risaie formavano un ampio anfiteatro naturale dalla bellezza mozzafiato.

Oggi sono più sfruttate e negli anni hanno subito troppo la moda del popolo instagram. Sono spuntate altalene, scritte love e cuori, che ne hanno intaccato la loro integrità.

Malgrado questo Tegalalang rimane ancora una meta quasi obbligatoria quando si visita Bali.

Un’area di gran bellezza e interesse naturale ma anche di cultura, arte e artigianato.

Vi porto in Bali tour con me, non alla ricerca di panorami o per visitare le botteghe dei bravissimi artigiani. Andiamo nel villaggio di Tegallalang Pakraman a conoscere una tradizione unica chiamata Ngerebeg.

Ngerebeg di tegalalang

Il Ngerebeg è una tradizione ereditata dall’antica fede animista che ancora sopravvive nell’isola. Questa tradizione coinvolge solo i ragazzi di sesso maschile, che sono accuratamente truccati e colorati in tutto il corpo.

Questa cerimonia si tiene ogni 210 giorni e viene celebrata nel tempio Duur Bingin, coinvolge 7 banjar del villaggio Tegallalang Pakraman: Banjar Gagah, Banjar Pejeng Aji, Banjar Tegallalang, Banjar Tegal, Banjar Tengah, Banjar Penusuan e Banjar Tri Wangsa.

Gli abitanti di Pekaraman Tegalalang seguono le antiche credenze, secondo le quali con questo rituale si protegge il villaggio dai disastri naturali.

Ngerebeg è un rituale che serve ad allontanare gli spiriti del male e a neutralizzare tutte le influenze negative negli umani in modo che non distruggano se stessi o gli altri.

La pittura variopinta del corpo e dei volti non deve trarre in inganno. Non è un’evento carnevalesco ma una cerimonia sacra e dal grande significato filosofico, che ci insegna come gli umani possono mantenere l’armonia con le altre creature, inclusi i wong samar gli spiriti fantasmi.

Ngerebeg bimbi dipinti

Si ritiene che questa tradizione fornisca uno spazio per gli spiriti che vogliono partecipare. La gente del posto crede che i wong samar accompagnino i partecipanti durante questo sacro rituale.

Con questa cerimonia ricca di offerte si dona un luogo dove gli spiriti possano vivere insieme agli umani. Non interferendo gli uni con gli altri ma mantenendo l’armonia e proteggendo insieme il villaggio di Tegalalang.

Cerimonia piodalan

Una delle principali festività religiose indù è la cerimonia Piodalan conosciuta anche come pujawali. Il piodalan è una serie di cerimonie dette Dewa Yadnya, indirizzate al creatore Ida Sang Hyang Widi in un tempio o altro luogo sacro.

Piodalan deriva dalla parola wedal ​​che significa nascere, praticamente è come se fosse il compleanno del luogo sacro.

Ogni tempio di Bali ha un giorno designato come piodalan, questo giorno santo è basato sul calcolo del calendario Saka e cade ogni 210 giorni.

Spiriti maligni

I Balinesi credono molto nelle forze soprannaturale e nei fantasmi chiamati wong samar, sono creature invisibili ma che esistono e che possono assomigliare anche agli esseri umani.

Secondo le credenze, Dio ha creato tantissimi tipi di esseri viventi, che sono visibili ma anche invisibili, in movimento o fermi. I Wong Samar sono invisibile all’occhio umano e vivono in un’altra dimensione di questo mondo, ma possono vivere anche in mezzo agli uomini.

Non possiamo vederli ma a volte riusciamo a percepire le loro azioni, come quando abbiamo la pelle d’oca sul collo, quando una porta che si chiude e si apre da sola e altri fatti inspiegabili.

Ngerebeg di tegalalang Esorcizzare il male con i colori

I partecipanti al Ngerebeg si dipingono il viso e il corpo in maniera molto vistosa e a volte possono avere anche un trucco spaventoso simile a wong samar. Oltre al trucco i partecipanti hanno un penjor fatto di foglie di palma. Questo penjor sta a simboleggiare un’arma di difesa, in modo che wong samar non interferisca con la vita della gente del villaggio di Tegalalang.

Ngerebeg di tegalalang bianco e colore

I partecipanti al Ngerebeg si riuniscono presso il mandala principale del tempio per essere benedetti e pregare. Finita la preghiera c’è il pasto, che consiste in una porzione di riso avvolto in foglie di banana.

Dopo essere stati al tempio i partecipanti sfilano intorno al villaggio passando per ogni tempio e setra, tornando di nuovo nell’area del tempio di Duur Bingin.

Lavando infine i colori per ritornare purificati e fortificati nel mondo degli esseri umani.

La mia giornata al Ngerebeg di tegalalang

Bali non ha mai perso la sua unicità e riesce sempre a stupirmi, questa cerimonia mi ha davvero toccato nel profondo, assitendo a questo particolarissimo Ngerebeg ho trovato tutto quello che per me è Bali :

Sacro e profano, ordine e caos, la perfezione, la bellezza, la grande religiosità ma anche le sue profonde radici animiste.

Tutto riunito in una credenza ancestrale, dove il male e il lato oscuro vengono sconfitti in maniera molto originale, inaspettata e colorata.

Mi sono trovata al centro del tempio addobbato in maniera solenne e per lunghi attimi sono stata perdutamente avvolta e rapita da tutto quello che avevo intorno.

Un leggero fumo saturo di essenze profumate che proveniva dagli incensi accesi. Il tintinnio dei campanellini. Un bimbo interamente dipinto di azzurro che simulava i passi della danza barong.

Alcune donne anziane danzavano muovendosi in modo lento e aggraziato al suono di una cantilena. Mentre uno sciamano trascinava un’anatra morta, segnando lievemente il terreno del tempio di sangue sacrificale.

Fedeli elegantemente vestiti nel loro abito tradizionale erano in preghiera inginocchiati in attesa della benedizione. Gruppi di ragazzi dipinti a colori vivaci erano seduti per terra formando piccoli o grandi cerchi. Altri gruppi di ragazzi variopinti passavano in maniera frettolosa, soffermandosi alla richiesta di una foto.

Oltre le mura del tempio, l’altra faccia della medaglia altrettanto ricca di atmosfera, vita e stupore. Scooter/bancarelle di bevande e cibi vari. Grossi barattoli ricolmi di Kolang Kaling dai colori improbabili. Il profumo delizioso dei laklak appena cotti e l’aroma forte delle tazze fumanti di Bali kopi.

Il vociare eccitato degli uomini che lanciano scommesse accatastandosi intorno a un’arena da combattimento di galli.

Bali vista e vissuta nei suoi lati più segreti e misteriosi. Quella Bali che riesce sempre a regalare grandi emozioni, piccoli frammenti indelebili di una vita balinese.

12 risposte a “Ngerebeg di Tegalalang”

  1. Avatar Lisa Trevaligie Travelblog
    Lisa Trevaligie Travelblog

    Che meraviglia conoscere queste tradizioni così radicate e ancora portate avanti con grande interesse e partecipazione. I trucchi poi sono a dir poco fantastici, vere e proprie opere d’arte.

  2. Da un lato mi verrebbe da dire che è un peccato sia solo per uomini, ma dall’altro è incredibilmente bello come si riescano a mantenere vive le tradizioni locali. Capita anche molto spesso, da quello che ho letto, di incontrare il sacro e profano. Non una contraddizione, ma un vero e proprio modo di vivere la propria cultura.

  3. Sono rimasta davvero affascinata dal tuo racconto, soprattutto dalla tradizione di dipingersi viso e corpo. Grazie per farci conoscere queste particolarità

    1. Il Ngerebeg ha stupito anche me, davvero simpatico

  4. Quante tradizioni, quanti riti che Bali custodisce con una certa gelosia ma anche con la voglia di farle conoscere! Lo sguardo dei bimbi con gli occhiali mi fa morire: troppo buffo e divertente!

    1. Bali un’isola e mille segreti da scoprire

  5. Incredibile viaggio alla scoperta di luoghi e popoli che assolutamente non conosco. Tradizioni che si perdono nella notte dei tempi, danze che si ripetono e scandiscono il passare del tempo con i loro suoni e colori. Chissà se avrò mai la fortuna di vedere con i miei occhi quest’isola magica.

    1. Teresa ti consiglio di venire a vedere con i tuoi occhi , spero lo farai presto

  6. In un mondo sempre più globalizzato ammiro molto e mi affascinano le culture che riescono a mantenere vive le loro tradizioni e a tramandarle alle nuove generazioni, veramente affascinante!

    1. Bali ha molto di più da dare di quello che un turista frettoloso riesce a vedere, a volte è davvero magia

  7. Grazie per averci raccontato di questa cerimonia. Sono stato a Bali insieme a mia moglie nel 2019 ed abbaimo soggiornato a Tegalalang per tre notti al Kuwarasan, ma nessuno ci ha parlato di questa cerimonia. Bali ci ha cambiato la percezione delle cose e da allora non vediamo l’ora di poterci tornare. Non appena toglieranno la quarantena e ripristineranno il voa torneremo!

    1. Grazie Marco, spero che riusciate a tornare presto a Bali, la cerimonia non è turistica e nemmeno molto conosciuta

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