Induismo e Animismo di Bali

Induismo balinese

L’Induismo balinese, rappresenta una forma particolare di culto induista proveniente dall’India unito a un forte animismo locale.

Il principio fondamentale alla base dell’Induismo balinese è che, le forze del bene ” Dharma ” e le forze del male” Adharma ” abbiano tra loro equilibrio e armonia

Assieme alle tradizionali divinità indù come Shiva, Vishnu e Brahmā, gli induisti balinesi adorano una serie di divinità presenti solo a Bali

Un unico Dio: Sang Hyang Widhi o Acintya

induismo Dio supremo

A differenza del induismo indiano, a Bali esistono tante divinità ma un solo unico Dio. Sang Hyang Widhi noto anche come Acintya o Sang Hyang Tunggal.

Il Dio Supremo e onnipotente nell’induismo indonesiano.

In sanscrito, Acintya significa l’impensabile, Colui che non può essere compreso o Colui che non può essere immaginato.

Sang ha il significato di personalizzazione o identificazione.

Hyang, è un termine per l’esistenza spirituale che ha poteri soprannaturali. Causa della bellezza, di tutto ciò che esiste nel creato, di tutto ciò che può essere visto, o chiamato Dio.

Widhi, significa conoscenza o che cancella l’ignoranza. Luce, suono, tatto, sensazione, memoria della mente, senso emotivo, radiazione stellare, significato di segni, gusto e altro. 

Widhi, è strettamente legato al dharma, che è una biblioteca eterna. Nella quale gli umani, possono leggere l’intera conoscenza del widhi, per comprendere tutte le conoscenze e per risolvere l’ignoranza.

Il Dharma è anche un modo per comprendere l’onnipotenza, compresa la comprensione del “Sang Hyang Widhi”, il Dharma nel suo insieme è lo stesso widhi.

Il significato di Sang Hyang Widhi non è possibile da esprimere. Tuttavia con il dharma, tutti possono comprendere il significato dell’hyang widhi come fonte di luce.

Induismo e animismo balinese Dewi Sri

induismo Dewi Sri Dea balinese

Dewi Sri è la dea dell’agricoltura, del riso e delle risaie e della fertilità. Il nome “Sri” deriva dal sanscrito e si ritiene che sia la dea che governa gli inferi e la luna.

Il suo ruolo include tutti gli aspetti della Dea Madre, in particolare protegge la nascita e la vita. Il controllo del cibo sulla terra, in particolare il riso: l’alimento base del popolo indonesiano; poi governa la vita, la ricchezza e la prosperità.

Dewi Sri controlla anche tutto il suo contrario, la povertà, la carestia, i parassiti e, in una certa misura influenza la morte.

Gran parte delle leggende su Dewi Sri riguarda il mito dell’origine delle piante di riso, il principale ingrediente alimentare della popolazione.

La leggenda di Dewi Sri

Questa storia è presa dal manoscritto “Wawacan Sulanjana”:

Molto tempo fa a Kahyangan, Batara Guru. il sovrano supremo del regno celeste, ordinò a tutti gli dei di lavorare insieme, per costruire un nuovo palazzo in cielo.

Chiunque avesse disobbedito a questo comando sarebbe stato punito amputandogli le braccia e le gambe.

Il dio serpente Anta, non aveva mani e piedi e non poteva lavorare, in caso di punizione gli avrebbero tagliato la testa e la sua morte sarebbe stata certa.

Anta era molto spaventato e chiese a Batara Narada, il fratello di Batara Guru, di aiutarlo sfortunatamente non riuscì a trovare un modo per aiutare il dio serpente.

Anta scoppiò a piangere disperato, caddero a terra tre lacrime e miracolosamente si trasformarono in uova scintillanti come gemme preziose .

Barata Narada suggerì che le gemme fossero offerte a Batara Guru. Come forma di richiesta per perdonare i difetti di Anta, che non aveva braccia per lavorare nella costruzione del palazzo.

Anta si mise le 3 gemme in bocca e partì per il palazzo del Batara Guru. Lungo la strada Anta incontrò un corvo che gli chiese dove sta andando, ma lui non poteva rispondere perché’ aveva in bocca le gemme. Il corvo pensò che Anta fosse arrogante, quindi molto offeso e arrabbiato decise di attaccarlo. Anta, in preda al panico, spaventato e confuso lascio cadere due uova che si ruppero.

Alla fine Anta arrivò al palazzo del Batara Guru e offrì l’uovo gemma rimasto intatto al sovrano. Quando l’uovo, si schiuse né usci una bambina bellissima carina e adorabile. La bambina fu chiamata Nyi Pohaci Sanghyang Sri.

Divenne una ragazza straordinaria di buon cuore, delicata, mite, sublime, e seducente. Ogni occhio che la vedeva sia dio sia umano, s’innamorava immediatamente della dea. Anche Batara Guru stesso ne rimase affascinato, nutrendo il desiderio di sposarla. Gli Dei si preoccuparono che se lasciato incontrollato, questo scandalo, avrebbe danneggiato l’armonia in cielo.

Per proteggere l’armonia della famiglia del sovrano celeste, gli dei concordarono di uccidere la bellissima Dea. Raccolsero tutti i tipi del veleno più mortale e lo misero sulla bevanda della principessa.

Lei morì di avvelenamento, gli dei diventarono molto tristi, perché avevano commesso un grande peccato nell’uccidere quella innocente e santa ragazza.

Induismo balinese Il miracolo di Dewi sri

Il corpo della dea fu portato sulla terra e sepolto in un luogo nascosto. Ma accadde qualcosa di miracoloso, dalla sua tomba apparvero varie piante che erano molto utili per l’umanità.

  • Dalla testa uscì un albero di cocco.
  • Dal naso, dalle labbra e dalle orecchie provenivano varie erbe e verdure profumate.
  • Dai capelli crebbe l’erba e vari fiori belli e profumati.
  • Dal  seno crebbero frutti maturi e dolci.
  • Dalle sue braccia e dalle sue mani crescono alberi di teak, legno di sandalo e vari utili alberi di legno;
  • Dai genitali la palma o la linfa zuccherina.
  • Dalle cosce crescono vari tipi di piante di bambù.
  • Dai piedi uscì una varietà di tuberi e patate dolci
  • Dall’ombelico nacque la pianta di riso, il cibo più utile per l’uomo.

Tutte le piante utili all’uomo provengono dal corpo di Dewi Sri. Da allora l’umanità adora, glorifica e ama la benevola dea, che con il suo nobile sacrificio ha fornito le benedizioni della bontà, della fertilità e della disponibilità di cibo della natura per gli umani.

La comunità agricola di Bali, di solito costruisce un piccolo tempio nelle risaie per glorificare Dewi Sri.

In questi piccoli templi sono depositate offerte in modo che la Dea sia disposta a proteggere le loro risaie, e donare abbondante prosperità e raccolto

Induismo balinese Ganesha

Ganesha è una delle divinità più conosciute e venerate nel pantheon indù. La sua immagine è presente in India, Nepal, Sri Lanka, Figi, Tailandia, Mauritius, Bali e Bangladesh.

induismo Bali ganesha in una casa a Ubud

Viene raffigurato con una testa di elefante provvista di una sola zanna, ventre pronunciato e quattro braccia, mentre cavalca o viene servito da un topo.

Rappresentato seduto, con una gamba sollevata da terra e ripiegata sull’altra, nella posizione della Lalitasana.

A Bali spesso troviamo una sua statua all’ingresso delle abitazioni. Ganesha, è una divinità protettrice e di buon auspicio, venerato come il patrono delle arti e delle scienze, dell’intelletto e della saggezza, come aiuto per rimuovere gli ostacoli.

È onorato all’inizio di riti e cerimonie. Ganesha è anche invocato come mecenate delle lettere e dell’apprendimento durante le sessioni di scrittura.

Il nome Ganesha è un composto sanscrito, che unisce le parole gana, che significa un gruppo, moltitudine o sistema categorico e isha, che significa signore o maestro.

Le leggende di Ganesha

Sono tante le leggende che parlano di lui , una delle più conosciuta è probabilmente quella tratta dallo Śiva Purāṇa:

Pārvati volle fare un bagno nell’olio, ma sentendosi offesa per una precedente visita improvvisa di suo marito mentre si stava lavando, creò un ragazzo dalla farina di grano di cui si era cosparsa il corpo e gli chiese di fare la guardia davanti alla porta di casa, raccomandando di non far entrare nessuno.

Śiva tornò a casa e, trovando sulla porta uno sconosciuto che gli impediva di entrare, si arrabbiò e lo decapitò con il suo tridente.

Pārvati ne fu molto addolorata e Śiva, per consolarla, inviò le proprie schiere celesti a cercare la testa di qualsiasi creatura avessero trovata addormentata con il capo rivolto a nord. Essi trovarono un giovane elefante e ne presero la testa; Śiva la attaccò al corpo del ragazzo, lo resuscitò e lo chiamò Ganapathi, o capo delle schiere celesti. Concedendogli di essere adorato da chiunque fosse in procinto di iniziare qualsiasi attività

Affascinante vero ? è grazie a questa particolare religione che Bali è unica

Se avete voglia di scoprire i segreti della cultura di Bali potete leggere anche

Logo Indonesia con Bru

Se potessi starei sempre in viaggio

4 Comments

  1. Ma che racconto affascinante ! Conoscevo parzialmente solo la leggenda di Ganeshs ma tu mi hai fornito davvero delle informazioni puntuali e ricche di aneddoti . Complimenti!

  2. Mi piace moltissimo leggere delle tradizioni, storie, usanze e soprattutto delle religioni dei paesi che vado a visitare. L’Indonesia ha uno spirito grande, pieno di positività e serenità. È il riflesso di una profonda fede in simboli molto positivi.

  3. Sono sempre molto belli i tuoi post che parlano delle religioni . E’ un argomento molto interessante ed è bello scoprire le differenze in culti che a noi sembrano in realtà simili o uguali tra di loro. le leggende sono commoventi

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