La danza Rejang (in bahasa indonesia Tari Rejang) è ancora oggi diffusa in diversi villaggi di Bali nella reggenza di Karangasem.
E’ possibile assistere a questi eventi durante le festività Kuningan e Umanis Kuningan.
Rejang significa offerta, è una danza sacra per offrire accoglienza e gratitudine verso gli dei che dal cielo scendono sulla terra proprio durante queste festività.
Al rejang partecipano ragazze vergini di diversa fascia di età, il corpo di ballo deve essere in numero dispari e formato da almeno nove persone.
Le danzatrici si muovono all’interno del cortile del tempio o intorno ai bale, le movenze guidate dai suoni di gamelan sono molto semplici, armoniose e aggraziate.
Nelle danze Rejang sono solitamente usati abiti tradizionali balinesi, i colori dominati sono il giallo e bianco.
Un sarong che arriva fino ai piedi è avvolto intorno alla vita, sopra di esso è messa un’altra striscia di tessuto stretto da sciarpe di vari colori. Il corpetto è formato da strisce di tessuto che può essere anche molto pregiato come un Gringsing.
I copricapo sono vere opere d’arte, molto elaborati e fatti con materiali naturali come foglie di croton, fiori freschi e palma. Il trucco non è marcato come invece accade per le danze legong, ma semplice e naturale ed enfatizza la bellezza dei volti delle giovani ragazze.
danza Rejang di villaggio in villaggio
Finalmente quest’anno durante il Kuningan e Kuningan Manis ho avuto la possibilità di andare due intere giornate nella reggenza del Karangasem per assistere alle danze rejang.
Sono molti i villaggi dove poter assistere a queste cerimonie e ognuno mi ha stupito per la bellezza delle vesti e varietà delle acconciature.
Le ragazze che faranno la danza sono sedute a gruppi sotto i bale, hanno già indosso l’abito tradizionale e l’ acconciatura.
Ingannano la lunga attesa facendosi selfie e scorrendo i vari social con il proprio cellulare. Segno tangibile di quest’Indonesia ancora tanto antica e tradizionale e allo stesso tempo sempre più proiettata verso il futuro.

Sono giovani donne dai visi perfetti e di innegabile bellezza, alcune sono poco più che bambine dallo sguardo impaurito, o simpatiche adolescenti con qualche traccia di acne che il leggero trucco non è riuscito a coprire.



Satu dua tiga tertawa bersama ( uno due tre ridiamo insieme ) dico loro, mentre sono pronta a scattare l’ennesima fotografia. A ogni mia parola ridono coprendosi la bocca o mettendosi in pose buffe e facendo le smorfie.




rejang manis kuningan
I villaggi sono abbastanza vicini tra loro ma ognuno ha la propria identità e questo si riscontra nel colore degli abiti e accessori, anche le coerografie e il ritmo musicale è lievemente differente.
Tutti i villaggi hanno bellissimi templi con vista sul sacro vulcano Agung e sono contornati da foreste di bambù e aggraziate palme.


Le ragazze indossano bellissimi sarong variopinti anche se quasi ovunque il colore predominante è il giallo oro. Le acconciature hanno spesso una base di foglie di croton, decori di palma colorati di bianco e rosa acceso, fiori freschi di gemitir e frangipani.


In alcuni villaggi l’acconciatura è ancora più elaborata, i capelli vengono portati sulla fronte per creare una specie di frangetta che viene in parte sollevata e fermata al copricapo adornato da fiori freschi, perline o con i delicati fiori di Manori




Queste due giornate passate di villaggio in villaggio mi hanno regalato momenti di pura emozione, è in queste occasioni che ritrovo la Bali che mi ha ammaliato, un’isola che riesce ancora a stupirmi regalandomi luoghi ed eventi ricchi della sua innegabile magia.
La danza Rejang è uno dei patrimoni religiosi e culturali di Bali arrivato intatto fino ai nostri giorni.

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