Il mio viaggio di nozze è stato in Australia e Polinesia. In questo articolo vi racconterò dell’Australia tra città e natura.
Ho avuto la fortuna di poter dedicare al viaggio dei sogni un mese. E’ stata un’esperienza unica con posti che rimarranno indelebili nella mia mente.
Queste sono state le mie tappe australiane:
La scelta del viaggio:
L’Australia è sempre stato il mio viaggio dei sogni, vuoi per i paesaggi, per le città e la natura, ma soprattutto per la lontananza dall’Italia, che la rende quasi inaccessibile se non si hanno molti giorni a disposizione. Per cui sceglierla come meta per il viaggio di nozze è stata la scelta più naturale e scontata. Siccome mio marito Marco è un appassionato di mare (io meno) mi ha imposto un veto: Australia si, ma solo se la abbiniamo alla Polinesia.
Sapeva già infatti che difficilmente mi sarei fatta convincere negli anni futuri a compiere un volo così lungo per una mera meta balneare, e quindi il viaggio è stato un compromesso per accontentare entrambi.
Anche riducendo ai minimi termini l’Australia, (3 settimane) ci rimanevano circa 8 notti (esclusi i voli per la Polinesia). Dovendo fare una notte di stop a Tahiti ne rimanevano 7 effettivi per le isole. Inserendola dopo un viaggio così impegnativo abbiamo quindi optato per rimanere stanziali 7 notti in un’unica isola polinesiana che ho fatto scegliere a Marco. La scelta è ricaduta su Bora Bora.
Per un approfondimento leggi anche il nostro speciale
I voli aerei
Per un viaggio dall’Europa che abbini Australia e Polinesia, l’unica alternativa è una tariffa giro del mondo.
La prerogativa delle tariffe giro del mondo è che ad una quota fissa, si possono fare un numero molto alto di voli, l’importante che si prosegua da est verso ovest, o viceversa da ovest verso est, in maniera sequenziale.
Sono tariffe particolari che hanno le maggiori alleanze. La scelta migliore per noi era una tariffa giro del mondo con Oneworld. Questo perchè la Qantas (compagnia di bandiera Australiana) abbinava anche il pacchetto dei voli interni alla tariffa One World, rendendola di gran lunga la soluzione più economica.
I voli per Australia e Polinesia
Le compagnie che abbiamo usato per questo viaggio sono state: Air One (ora facente parte del gruppo Alitalia), Cathay Pacific, Qantas, Air Tahiti Nui, British Airways, per un totale di 16 voli tra intercontinentali ed interni.
Il volo di andata è stato quasi eterno, con un lungo scalo ad Hong Kong, mentre il ritorno a casa dalla Polinesia per quanto lungo, è stato più rapido con una breve attesa negli aeroporti di Los Angeles e Londra.
I voli interni sono stati agevoli. Siamo rimasti colpiti dalla puntualità dei voli australiani, qualcuno è addirittura partito in anticipo rispetto allo schedule. In Polinesia il volo che da Tahiti porta a Bora Bora è breve (meno di un’ora) che passa rapidissima grazie al panorama sottostante.
Le tappe del viaggio
Le tappe da noi toccate dal nostro viaggio sono state:
- Sydney
- Blue Mountains
- Melbourne
- Phillip Island
- Great Ocean Road
- Kangaroo Island
- Adelaide
- Ayers Rock (Uluru e Monti Olgas)
- Darwin
- Kakadu National Park
- Katherine Gorge
- Tahiti
- Bora Bora
Australia tra città e natura: Sydney
Avevo aspettative alte su Sydney, l’ho sognata per anni, ho letto qualunque diario, racconto e guida, e come sempre quando le aspettative sono ai massimi livelli, la paura di essere delusi è tanta. Con Sydney non c’è stata delusione, ma solo meraviglia. La città è strepitosa affacciata sull’incantevole baia con l’Opera House e l’Harbour Bridge che la sorvegliano.
Abbiamo soggiornato nel quartiere The Rock, che consiglio vivamente. Si trova sotto l’Harbour Bridge con vista sull’Opera House e tutta la baia di Sydney. Si possono raggiungere a piedi tutti i punti di maggior interesse della città. Il quartiere è molto vivo, pieno di locali, negozi e ristoranti.
Sydney l’arrivo
Nonostante le quasi 40 ore (tra voli e scali) appena arrivati in città l’adrenalina per essere finalmente a Sydney era tanta, quindi dopo una doccia ci siamo recati verso le spiagge del nord, per un rilassante pomeriggio in spiaggia. L’area nord di Sydney è quella residenziale, con ville affacciate sulla baia e delle discrete spiagge. Molto carina la località di Manli che si raggiunge con i ferry da Circle Quay (il porto turistico della città adiacente all’Opera House)

Sydney i giorni successivi
Dopo una lunga e profonda dormita eravamo pronti ad esplorare la città. Siamo partiti dal Downtown percorrendo le vie dello shopping, eleganti e curate, fino ad arrivare alla Sydney Tower che con i suoi 309 metri d’altezza svetta sulla città. Salire sulla torre è un must per godersi una strepitosa vista dall’alto.

Nel primo pomeriggio abbiamo preso da Circle Quay il traghetto per fare il giro della baia, per vedere la città da un’altra posizione provilegiata: l’acqua. Il tragitto dura un paio d’ore e ne vale assolutamente la pena.

Il giorno successivo abbiamo esplorato l’area di Darling Harbour, molto vivace e piena di vita. Qui su trovano anche l’acquario e lo zoo di Sydney, visitabili entrambi con un biglietto combo. Personalmente non amo acquari né zoo, preferisco vedere gli animali nel loro habitat naturali.
Il pomeriggio ci siamo goduti il Royal Botanic Garden, davvero spettacolare.
Rientrando in hotel ci siamo fermati al Museum of Contemporary Art , la sezione sull’arte aborigina è davvero interessante, il museo è gratuito e merita senz’altro una visita.
Australia tra città e natura: Blue Mountains
Le Blue Mountains devono il loro nome alle piante di eucalipto che con il sole rilasciano un olio che conferisce alle montagne un’aurea bluastra. Noi non siamo stati fortunatissimi visto che il cielo era coperto, ma l’area merita sicuramente una visita.
In una breve escursione di trekking siamo riusciti a vedere un branco di canguri.

Nonostante non siamo riusciti a vedere il blu delle montagne, i percorsi da fare sono tanti e con brevi camminate si riescono a scorgere panorami mozzafiato. Il punto forte del parco solo le Three Sisters, 3 rocce che svettano sul circondario. L’antica leggenda aborigena narra che 3 bellissime sorelle “Meehni”, “Wimlah” e “Gunnedoo” della tribù Katoomba si innamorarono di 3 fratelli di una tribù vicina. La legge della tribù impediva di sposarsi tra appartenenti di diverse tribù. I 3 fratelli decisero di iniziare una sanguinosa battaglia per conquistare le amate. Uno stregone della tribù delle sorelle lanciò su di esse un incantesimo, trasformandole in pietra per proteggerle dai pericoli della guerra. Durante la battaglia lo stregone fu ucciso e divenne quindi impossibile invertire l’incantesimo, per cui le 3 giovani rimasero di pietra.

Al rientro in città ci siamo fermati in un Santuario per la fauna selvatica il Featherdale Wildlife Park che a differenza degli zoo è un luogo di cura per la fauna selvatica australiana con la possibilità di vedere ed avvicinarsi agli animali in cura.
Australia tra città e natura: Melbourne
La tappa successiva del nostro viaggio ci ha portati nello stato del Victoria a Melbourne. Qui il clima è decisamente meno mite, rispetto a Sydney, ma la città è davvero strepitosa. Tra le città australiane è decisamente la più europea, con edifici storici affacciati su larghe strade. Quando è stata edificata Melbourne, si è deciso che le principali arterie della città dovessero essere costruite larghe a sufficienza per consentire ad un carro trainato dai cavalli di fare inversione ad U.
Abbiamo soggiornato sul Riverwalk, che la sera si riempie di vita e regala scorci meravigliosi sulla città. Da quest’area è semplice arrivare in centro (una breve passeggiata), ma essere nel cuore della movida serale lo rende un plus.

Melbourne è la capitale culturale dell’Australia, ed è soprannominata anche la città giardino grazie agli splendidi giardini botanici. Anche lo sport ha un gran rilievo in città con gli Australian Open di tennis che si tengono ogni anno in gennaio, ed il Gran Premio di Formula 1 che si corre nel circuito cittadino.
Melbourne ha molte frecce nel suo arco per contrastare la bellezza di Sydney, dalla stazione ferroviaria (Melbourne Central Railway Station), al palazzo del Parlamento, all’Eureka Tower, ai giardini botanici, ed ancora il Queen Victoria Market, e la Melbourne City Town Hall. Ci vogliono un paio di giornate per godersela appieno, personalmente l’ho trovata splendida, sebbene nel dualismo Melbourne – Sydney il mio cuore propenda per quest’ultima. La bellezza straordinaria della baia, il clima caldo e assolato le danno quel qualcosa in più.

Australia tra città e natura: Phillip Island
Per molti quest’isola che si trova ad un paio d’ore di auto da Melbourne è dove si tiene una delle gare della MotoGP in realtà, sebbene molto del business dell’isola ruoti intorno a questa competizione, ogni sera a dare spettacolo sull’isola non sono i piloti, bensì i pinguini.
Phillip Island è la loro dimora, è qui che costruiscono le tane e che crescono i loro cuccioli; nelle acque antistanti l’isola cacciano, e cercano di non essere cacciati dai predatori che popolano queste acque (gli squali bianchi).
Al tramonto si tiene la Penguin Parade (la parata dei pinguini). I pinguini escono dall’acqua dapprima a timidamente a piccoli gruppi e poi tutti insieme. Stare seduti sulla spiaggia e vederli ritornare alle tane dopo una giornata di caccia in mare è emozionante, forse il ricordo più bello che ho dell’esperienza australiana. Non si possono fare foto (ci sono ranger che controllano e sequestrano le macchine fotografiche di chi, nonostante i divieti, prova a fare uno scatto), perchè gli occhi dei pinguini sono molto sensibili alla luce, ed i flash delle macchine fotografiche potrebbe spaventarli e rovinare loro la vista.
Quindi se andrete a Phillip Island, lasciate macchine fotografiche e telefoni in auto, e per una volta godetevi lo spettacolo della natura direttamente con i vostri occhi, senza il filtro di uno schermo davanti. Le immagini che vedrete non le potrete immortalare, ma rimarranno indelebili nella vostra mente per sempre.
Australia tra città e natura: Great Ocean Road
La Great Ocean Road è il tratto di strada costiera più popolare d’Australia. Le sue curve a ridosso del mare regalano incredibili panorami. Per farla con calma e godere appieno delle meraviglie che offre ci vogliono indicativamente 2/3 giorni.
Partendo da Melbourne la prima tappa in cui ci siamo fermati è Bells Beach, una spiaggia molto popolare in cui si tengono gare di surf, grazie alle altissime onde che si vengono a formare. Qui è stata ambientata anche la scena finale del film Point Break. Noi abbiamo trovato la spiaggia deserta ed il mare assolutamente calmo, quindi non abbiamo potuto vedere all’opera i surfisti.
Proseguendo verso ovest si incontra la località di Lorne, in cui da maggio a settembre è possibile avvistare le balene, noi non le abbiamo viste purtroppo. Questa è l’area del Parco Nazionale di Otway, si contraddistingue per i crinali a strapiombo sul mare, ed il bush che lambisce la spiaggia.
Nel primo pomeriggio siamo arrivati a Port Campbell: finalmente avevo dinanzi a me i 12 Apostoli che per anni sono stati sul desktop del mio computer. Una passerella consente di addentrarsi verso il mare per immortalare questi giganti di pietra, il vento è fortissimo ed anche piuttosto freddo, ma il panorama vale un po’ di sofferenza.
Sul lato est della passerella si trovano invece altri faraglioni di pietra chiamati i Gibson Steps.
Port Cambell National Park
L’area del Port Cambell National Park regala non solo i 12 apostoli ed i Gibson Steps, ma tutta una gamma di scogliere a picco sul mare, isolotti a largo, costoni di rocce, gole, archi,.. come il Loch Ard Gorge, il London Arch, The Grotto. Una giornata intera in quest’area è appena sufficiente per godere delle sue bellezze.

Qui termina la prima parte di viaggio, quella tra città e natura. La seconda parte tra animali selvaggi, outback e bush, oltre che il mare incredibile della Polinesia lo leggerete a breve
See you soon!
Se volete informazioni dettagliate su questa meravigliosa terra leggete lo Speciale Australia

Bel post!
Vivo in Australia da oltre 10 anni e ancora non ho visto tutti i luoghi che hai visitato tu nel tuo viaggio… Ma prima o poi li raggiungerò tutti!
E’ normale, tendiamo ad essere esploratori in vacanza, e conosciamo meno i luoghi più vicini a noi. Ma piano piano riuscirai a vedere tutte le meraviglie che ti circondano
Molto interessante il tuo articolo! Vorrei fare un viaggio in Australia quando la situazione covid 19 migliorerà e mi piacerebbe fare un tour completo come il tuo.
merita davvero, purtroppo hanno le frontiere serrate non solo chiuse al momento, difficile pensare ad aperture prima del 2022. Anche i voli dall’Europa fino a novembre nemmeno schedulati. Speriamo di uscire presto da quest’incubo