Vietnam : riflessi nell’acqua, perché se ripenso al Vietnam mi viene in mente un paese d’acqua.
I canali del nord, dove le risaie sono ancora solo acquitrini e risplendono di riflessi argento, in attesa che i piccoli germogli di riso siano piantati.
L’acqua verde del mare nella baia di Ha long, o azzurra e cristallina di Phu Quoch.
Quella fangosa e limacciosa del possente Mekong, che domina padrone incontrastato ogni paesaggio dell’estremo sud.
Acqua che dona generosamente vita e splendore, un paese che non mi ha colpito da subito ma si è insinuato lentamente nel mio cuore.
Vietnam il grande drago
Il Vietnam confina a nord con la Cina, ad ovest con il Laos e la Cambogia, a nord-est con il Golfo del Tonchino, a est e sud-est con il Mar Cinese meridionale.
Geograficamente, il Vietnam è suddiviso in 4 regioni : Vietnam del Nord, attraversato dai rilievi dello Yunnan e dal Delta del Fiume Rosso. Il Vietnam centrale, caratterizzato dalla catena montuosa dei Annamiti. Il Vietnam sud-occidentale, caratterizzato da altopiani abitati da gruppi etnici minoritari. E il Vietnam sud-orientale, dove si trova Ho Chi Minh City e il Delta del Mekong.
Vietnam quando andare
Considerando l’estensione del Vietnam, circa1.600 chilometri da nord a sud, il paese è caratterizzato da condizioni climatiche diversificate, ma è comunque visitabile in ogni stagione.
Il Vietnam del Nord ha un clima di tipo sub-tropicale, con 3 stagioni abbastanza distinte :
Una stagione fresca da Novembre a Gennaio, con temperature minime intorno ai 12-15°C ed elevata escursione termica. Durante i mesi che vanno da Febbraio ad Aprile, si ha la stagione secca, con precipitazioni ridotte e temperature piacevoli. Da Maggio a Ottobre è la stagione calda, con temperature che si aggirano intorno ai 32-34°C e precipitazioni frequenti.
Se come me state organizzando un viaggio in Vietnam a Febbraio, tenete presente che le regioni montuose, dove si trova anche Sapa, registrano temperature rigide che possono toccare anche lo gli 0°.
La regione centrale del Vietnam ha un clima tropicale monsonico, con umidità sempre molto elevata e 2 stagione distinte:
Da Settembre a Dicembre, la stagione delle piogge, con temporali frequenti e occasionalmente anche tifoni. Durante i mesi che vanno da Gennaio ad Agosto, è la stagione secca, con precipitazioni molto inferiori e temperature intorno ai 25°C/ 33°C.
Il Vietnam del sud è caratterizzato da un clima tropicale monsonico, con 2 stagioni distinte:
Maggio fino a Ottobre, la stagione delle piogge, con ben 15/20 giorni di pioggia al mese e temporali frequenti. Novembre fino a Aprile, la stagione secca, con poche precipitazioni.
Informazioni utili per viaggiare in Vietnam
Per l’ingresso in Vietnam è richiesto il passaporto con validità di almeno 6 mesi dalla data d’ingresso.
Se il tuo viaggio in Vietnam ha una durata non superiore ai 15 giorni non è richiesto alcun Visto Turistico. Se superi i 15 giorni è richiesto un Visto Turistico. Per maggiori informazioni e dettagli leggi su viaggiare sicuri dedicato al Visto per il Vietnam
Per viaggiare in Vietnam, non sono previste vaccinazioni obbligatorie, come sempre consiglio di fare antitifica e antitetanica attiva, stare attenti a dove si mangia e alle bibite ghiacciate.
La moneta del paese è il Dong VND, Il cambio può essere effettuato presso gli sportelli presenti in aeroporto e nelle principali destinazioni turistiche.
Il fuso orario è di +6:00 ore avanti rispetto l’Italia +5:00 ore durante l’ora legale.
Vietnam tra passato e futuro
Non si può e non si deve viaggiare in Vietnam, senza ricordare la sua storia, i duri conflitti che l’hanno forse reso uno dei più forti e produttivi paesi del sud Est asiatico.
Il Vietnam di oggi è una repubblica di tipo socialista. Da tanti anni il governo ha avviato una serie di riforme economiche e politiche chiamate Đổi mới, che hanno aperto il Vietnam al libero mercato e all’integrazione nell’economia mondiale. Il paese ha riallacciato le relazioni diplomatiche con il resto del mondo e registra una rapida crescita economica e sociale.
LA STORIA DI UN PAESE
Purtroppo nel corso dei secoli questo paese ha dovuto combattere contro gli invasori con guerre sanguinose. Nella seconda guerra mondiale da fine 1940 al estate del 1941, fu invaso dai giapponesi i quali lo ressero in collaborazione con l’amministrazione coloniale francese. Con la liberazione di Parigi nel estate del 1944, i giapponesi disarmarono i francesi e diedero vita all’effimero Impero del Vietnam. L’unica forza politica interna al Paese in grado di contrastare l’occupazione fu quella guidata dal leader comunista-nazionalista Ho Chi Minh, il quale, alla fine della guerra, proclamò l’indipendenza del paese e dichiarò nullo il trattato del protettorato con la Francia. Nell’estate del 1946, per contrastare Ho Chi Minh, la Francia concesse l’indipendenza alla Cocincina e intervenne militarmente per contrastare i partiti comunisti ma nel 1954 fu sconfitta.
L’esito della guerra d’Indocina fu la conferenza di Ginevra del 1954, a seguito della quale il territorio vietnamita fu diviso in due: il Vietnam del Nord ai comunisti di Ho Chi Minh; il Vietnam del Sud al leader anticomunista Ngô Đình Diệm. In base all’accordo di Ginevra, nel 1956, il Vietnam sarebbe dovuto divenire uno ed indivisibile con un governo eletto tramite elezioni democratiche. Tra le potenze mondiali, la Cina e l’Unione Sovietica si schierarono con il Nord, mentre gli Stati Uniti appoggiarono il Sud.
lE guerrE
Le elezioni del 1956 non ebbero luogo principalmente a causa del timore sudvietnamiti e statunitensi di una vittoria elettorale di Ho Chi Minh, vittoria che avrebbe esteso l’influenza comunista in Estremo Oriente. Nel 1957 iniziò una vera e propria guerriglia, iniziata dai Viet Minh e da altre formazioni minori che in seguito confluiranno nel Fronte di Liberazione Nazionale, collegato con il Vietnam del Nord che infiltrò in misura crescente nel corso degli anni le sue forze regolari per supportare i guerriglieri. Negli anni sessanta, gli Stati Uniti d’America, iniziarono un massiccio intervento militare. L’esercito americano nonostante un enorme impiego di uomini e risorse non riuscì a prevalere sull’ostinata resistenza della guerriglia Viet Cong.
Gli accordi di pace del gennaio 1973 riconobbero la sovranità di entrambi gli stati ma consentirono ai Viet Cong infiltrati a sud di rimanere in armi, mentre le truppe americane a fine marzo 1973 rimossero tutte le loro truppe da combattimento, la situazione del sud divenne disperata, mentre il nord era sostenuto dalla Cina e dall’Unione Sovietica. Nel 1975 il nord, violando gli accordi di pace invase il sud, che crollò in poche settimane, Saigon cadde il 30 aprile 1975.
la riunificazione
Nel 1976 il Vietnam fu ufficialmente riunificato sotto il controllo del governo del nord con il nome di Repubblica Socialista del Vietnam e Saigon fu ribattezzata Ho Chi Minh.
Rimaneva un paese devastato da decenni di conflitti, con terreni agricoli bombardati, buona parte della popolazione morta, ferita o traumatizzata dalla guerra. L’economia ridotta a zero, fece sì che migliaia di vietnamiti del sud decisero di abbandonare il paese.
Nel 1990 il Vietnam diventò membro dell’ASEAN, l’Associazione delle Nazioni dell’Asia Sud-Orientale. Nel 1995 gli USA ristabilirono le relazioni diplomatiche con il paese. Nel 2015, il paese raggiunse un accordo commerciale multilaterale di libero scambio che coinvolge una vasta area economica e geopolitica affacciata sul Pacifico, di cui fanno parte dodici paesi.
Il mio itinerario in Vietnam da nord a sud :
Hanoi – Ha Long bay – Hue – Hoi an -Ho chi Minh – Can Tho – Phu Quoch
Vietnam: Hanoi
Atterro a Hanoi la capitale, mi accoglie una giornata fresca, grigia e piovigginosa. Fuori dall’aeroporto mi aspetta il driver della Vietnam tourism, che naturalmente parlerà sempre solo vietnamita.
Il mio hotel è a pochi minuti a piedi dal centro della città vecchia, quindi cartina alla mano e via subito in giro, sarà la prima delle tante scarpinate che farò in questo paese.
La città è affascinante, sorprendentemente sospesa tra un fascino antico e tocchi moderni, gente, motorini e merce, in un costante e incessante movimento.


Attraversare la strada è da incoscienti e coraggiosi, impossibile aspettare che la marea del traffico si diradi. Ci si deve lanciare sicuri e fiduciosi, senza esitare o cercare di scansare le migliaia di moto che ti vengono incontro, saranno loro inspiegabilmente a farlo.


il cuore di Hanoi
Le abitazioni del quartiere vecchio, cuore pulsante ricco di storia della città, sono chiamate case tunnel per via della loro particolare struttura, alta e stretta di fronte e molto larga lateralmente. In genere al piano terra ci sono i negozi che vendono ogni genere di merce, sono stati costruiti con questa struttura per via di una legge, che le tassava in base alla larghezza della facciata.
La portatrice di buona sorte
Mi lascio travolgere da questo movimento ininterrotto e ne seguo l’andamento fino ad arrivare al lago Hoaen Kiem. Tantissimi Vietnamiti osservano attenti dei cerchi concentrici nell’acqua, mi fermo lì anche io cercando di capire cosa c’è, finalmente appare …
Una testa enorme color giallo oro, è lei, la portatrice di buona sorte, la leggendaria tartaruga sacra del lago, che concede la sua vista a solo pochi fortunati. Si tratta di un tipo di tartaruga gigantesca del peso di 250 kg e della lunghezza di circa 2 metri.
Bene, fortuna, è quello che ci vuole all’inizio di un viaggio.
Continuo il giro percorrendo il grazioso ponte rosso The Huc, (sole nascente) fino al piccolo tempio di Giada.

Il Tempio della letteratura è situato a poca distanza dal Mausoleo di Ho Chi Minh ed è un luogo molto importante da vedere ad Hanoi. Rappresenta il simbolo della conoscenza del Vietnam.
E poi ancora strade, gente, merci, cibo, piazze e mercati…


Si è fatto già sera, sono veramente stanca e non ho ancora mangiato nulla. Cerco un ristorantino, mi fermo al Little Hanoi, dove gusto un delizioso springs roll fritto, accompagnato da riso e verdure freschissime.
Torno verso il l’hotel per poter finalmente andare a riposare, ben munita di tappi per le orecchie.
Hanoi di quartiere in quartiere
Il giorno dopo vagabondo ancora tra i villaggi degli artigiani e le strette viuzze del centro. Mi fermo a mangiare al famoso cha Ca la vong, tanto osannata da L.P. e recensioni su internet, non andateci, il costo fisso è spropositato e l’igiene inesistente.

Finisco la giornata fermandomi a scrutare l’animata città dall’alto della terrazza del Ctyview Ca phe, mentre sorseggio un intenso aromatico Vietnamite coffe.
partenza per Ha long
Parto per la baia di Ha long, ci vogliono circa quattro ore di macchina, la strada è buona ma il limite in molti tratti è di 40 chilometri l’ora. Questa lentezza permette di gustare meglio scene rurali di antica origine, dove, la coltivazione tradizionale del riso è caratterizzata ancora oggi, dal lavoro dei contadini che piantano i giovani germogli, e spronano i bufali a tirare l’aratro nel terreno fangoso
Visito anche una factory, dove mani abili ricamano in maniera veramente sorprendente veri e propri quadri che visti da lontano sembrano addirittura fotografie.
La Prossima tappa è molto importante, la baia di Ha Long, protezione UNESCO e una delle sette meraviglie naturali del mondo.
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