The Andaman Route, di isola in isola a zonzo per la Thailandia
Se viaggiare è bello a farlo in compagnia diventa fantastico!
Tutto nasce per caso durante un incontro tra amici Giramondo con una frase buttata lì e … se facessimo un viaggio insieme?
Qualche scambio di mail giornaliere, mezzo mondo selezionato e valutato, infine la rotta è decisa, Tailandia un “ The Andaman route”
The Andaman route : Phuket – Phi phi Island – Koh Kradan – Koh Lipe – Bangkok – Istanbul
Il viaggio
Voli e Ferry
- Turkish – Bologna /Istanbul /Bangkok con stop di 2 notti a Istanbul ottima compagnia il servizio a bordo è eccellente
- .Bangkok Airlines – Bangkok / Phuket
- Air Asia Koh Lipe – Pakbara Pier / Hat Yai /Bangkok. Servizio completo di: Speedy boat – bus – volo – per questa tratta calcolate circa mezza giornata di viaggio, nulla da dire è perfetto
Ferry per tutte le isole nel percorso The Andaman route
- Phuket – phi phi –Andaman Wave master
- Phi phi – kradan –Tigerline
- Kradan – koh lipe –Tigerline
Info Utili Documenti . Per l’ingresso nel Paese è necessario il passaporto con validità residua di almeno 6 mesi al momento dell’arrivo. Visto non necessario per soggiorni fino a trenta giorni.
Vaccinazioni – Non è prevista nessuna vaccinazione particolare
Fuso orario – 6 ore in più rispetto all’Italia, 5 con l’ora legale.
Moneta – La moneta in uso nel Paese è il Baht
La Tailandia ieri e oggi
Ritorno in Thai dopo qualche anno, ho trovato un paese diverso, molto più occidentalizzato e turistico. Il famoso sorriso un po’ meno brillate, il cibo squisito e ben preparato è stato sostituito da piatti più frettolosi e meno saporiti.
Ma le isole e l’atmosfera che vi si respira sono sempre da sogno .
Ecologia e ambiente : Cosa sono queste parole sconosciute! Purtroppo ancora una volta ho riscontrato che in Asia, come in gran parte del mondo. Lo smaltimento della spazzatura e il rispetto per l’ambiente sono problema reali da risolvere al più presto. Anche se qualcosa sembra stia iniziando a muoversi .
prezzi : Anche se i prezzi sono lievitati rispetto a qualche anno fa, la Thailandia rimane sempre facile ed economica.
Nelle isole più piccole consiglio di prenotare. Non e’ vero che: tanto si trova sul posto, sono sempre full e le strutture che rimangono libere, sono quelle che hanno prezzi alti .
Hotel
- Phuket – Boondare home, sulla strada principale che porta a Kata non facile da trovare ha camera carine e pulite .
- Phi Phi island – Le Rendez vous, guest house a gestione francese. Camera basic pulita e funzionale, in uno dei posti più belli e incontaminati del isola
- Koh Kradran – Coral Garden , 5 bungalows in riva al mare , belli grandi comodi ma cari
- Koh lipe – Mountain Resort, un baraccone che non vale i soldi spesi . Sala colazione tipo mensa con stoviglie in plastica, comodo servizio di navetta (gratuito ) 18/ 21 per la walking street e vista strepitosa .
- Bangkok – Baan Chantra –autentica abitazione thai sapientemente restaurata. Ricca di opere d’arte e oggetti d’epoca unici, camera belle pulite in pieno centro di Bangkok , assolutamente da evitare le camera con affaccio sulla strada.
Andiamo si parte : The Andaman route
Ci vediamo a Bangkok ci eravamo detti salutandoci qualche giorno prima, nel dirlo non potevamo non essere compiaciuti da questo appuntamento.
Finalmente siamo arrivati a Bangkok, ritiriamo i bagagli e facciamo il tragitto per passare al check -in dei voli nazionali.
I nostri compagni di viaggio sono li ad attenderci, hanno già fatto un assaggio del paese facendo un tour della città.
Sono colpiti dai grandi contrasti di Bangkok. Soprattutto dagli enormi gomitoli di fili della luce, che passano da un palo al altro ai bordi delle strade. In quella stessa strada, dove magari svetta un grattacielo modernissimo di cristallo e acciaio. All’ ombra del quale si vende Street food cucinato su una wok attaccata alla sella di un motorino .
Benvenuti in Asia .
Welcom Paradise … Welcom Thailand !
The Andaman route Phuket
Arriviamo al Boondare home che è già buio. Una rapida doccia e subito a Kata beach in cerca di un ristorantino. Una breve passeggiata, qualche foto in posa al Dino Park, poi cediamo alla stanchezza del lungo viaggio e andiamo a letto.

Al mattino prendiamo un tuck tuck per kata. Troviamo un hotel sul mare, dove facciamo una colazione come se non ci fosse un domani, e poi rotoliamo fino alla spiaggia .
Malgrado ormai la baia sia invasa da ombrelloni, e da un bel po’ di gente e abbia inevitabilmente perso l’ aria selvaggia di una volta. E’ sempre molto bella
E’ impossibile passare qualche giorno a Phuket e non andare a fare un giro serale a Patong. Le luci, la musica dei locali, i negozi che vendono di tutto, il mercato che cucina deliziosi spiedini Street food.
Phuket e’ incasinata e vivace, super sfruttata e occidentalizzata ma che devo dire a me è sempre piaciuta. Non dico di passarci tanti giorni, e forse non prenderei un volo per venire qua in vacanza. Ma usarla come scalo e passarci un paio di giorni non è per nulla male.
The Andaman route Phi Phi Island
Al mattino presto con un taxi arriviamo fino al molo d’ imbarco. Esibiamo i nostri biglietti stampati on- line, ce li timbrano, ci appiccicano sulla maglia un bollino con scritto PHI invitandoci a salire a bordo. Siamo assonnati e affamati, la colazione gratis in prima classe, farà decidere i ragazzi per un up. Che ammortizziamo, spazzolando ogni cosa commestibile a bordo.
Siamo a Phi Phi, tonsai è un via vai di gente che scende e sale dalle imbarcazioni. Ci guardiamo intorno in mezzo a quel caos alla ricerca del ragazzo che ci ha inviato la nostra la guest house, finalmente lo vediamo. Aspettiamo altri due ragazzi francesi, e lo seguiamo attraverso la stretta fascia di terra che separa, Tonsai Bay da Loh Dalam Bay .
La baia ci appare in tutto il suo splendore, la marea è bassissima e l’acqua cristallina splende. Sembra un sogno ma no, non è il momento di sognare, la nostra barchetta è ancorata a 300 metri dalla riva. Vi sembrano pochi ? Provate a camminare con le infradito nell’ acqua, sotto il sole portando i bagagli sollevati sopra la testa, meno male che viaggiamo leggeri !
Loh Lana Bay
In 20 minuti di long tail boat siamo a Loh Lana Bay. Carichiamo i nostri bagagli su una motoretta, e ci avviamo a piedi per un sentiero sabbioso alla ricerca della nostra guest house. La troviamo al inizio del piccolo paesino che sembra uscito da un’altra epoca. Qualche negozietto e diversi ristorantini, si affacciano lungo l’unica stradina. Qua è decisamente tutta un’altra phi phi, lontani dalla folla e dal caos, si respira la vera aria Thai di una volta.
La camera è essenziale ma pulita e fresca e a pochi passi dalla lunga e solitaria Laem Tong Beach incorniciata da alte palme da cocco.

Bamboo la più bella sei tu
Il nostro viaggio fatto di isole e mare non si ferma mai, Phi phi è un ottimo appoggio per fare gite giornaliere nelle isolette vicine. La nostra prima scelta è Bamboo Island.
Questo piccolo gioiello ancora selvaggio è abitato da un piccolo gruppo di zingari del mare. Ci arriviamo al mattino presto e siamo soli, la bella spiaggia di sabbia finissima e bianca la circonda quasi tutta. Il mare ha tutte le sfumature del turchese, che pace ! Ci viene il piacevole pensiero che sia tutta solo per noi. Sogno mandato in frantumi verso mezzogiorno quando improvvisamente viene invasa da flotte di motoscafi dai quali scendono schiere di turisti al assalto. Che però, valli a capire rimangono tutti ammassati vicini vicini davanti alle loro imbarcazioni .

The Beach – Maya Beach a Phi Phi leh
Non esiste posto al mondo che racchiuda tutta la magia e la bellezza di Maya Beach. O almeno io non ci sono ancora approdata, un anfiteatro naturale formata da alti picchi granitici. Un mare color smeraldo e una soffice e candida spiaggia
Quando l’avevo vista per la prima volta tanti anni fa avevo creduto di sognare. Nemmeno immaginavo, che potesse esistere un luogo simile, cosi perfetto e bellissimo.

E’ sempre bella rara e preziosa ma devastata da un flusso turistico spropositato. La fama che le ha regalato il famoso film con Di Caprio. In cui la baia appariva in tutta la sua magnificenza è stata anche la sua rovina. Rimane solo da sperare, che un giorno il governo Thai prenda provvedimenti, limitando il numero di visitatori giornalieri.
Noi ci siamo arrivati al mattino prestissimo, il sole ha colorato la baia lentamente, abbiamo avuto al fortuna di poterla ammirare quasi intatta
Se volete vederla al suo meglio questo è l’unico consiglio che posso darvi. Andate prestissimo al mattino, e godete di questo paradiso per un po’, poi andatevene cercando di avere rispetto per un luogo cosi unico.
Lasciamo la bella Phi Phi, siamo stati bene nel nostro piccolo paesello hippy dove tutti ti salutano sorridendoti. Rifacciamo il percorso camminata – barca – camminata – per l’ultima volta, portando via con noi immagini stupende.
Koh Kradran laguna infinita
Il Ferry della Tigerline è in ritardo, ne approfittiamo per fare due passi tra i negozietti di Tonsai. Per fare colazione, e acquistare della frutta take away, da mangiare durante il viaggio .
L’isola di Koh Kradran non ha un approdo, e quindi quando il ferry arriva al largo suona la sirena. Aspetta le long boat che sono usate per arrivare fino a riva. Per questa operazione si paga un servizio di trasbordo.
Kradran è un isoletta da cartolina, di quelle che quando le vedi ti sembra quasi che non possano esistere .

Un piccolo paradiso che riesce a racchiudere in se tutti i colori che il mare sa donare. Kradran da vedere almeno una volta nella vita, ancora meglio se più di una !
Arriviamo con la marea bassissima, praticamente un immensa distesa di sabbia. Ci fanno scendere davanti al Kradan Resort, quando chiediamo dove è il Coral ci fanno segno di andare avanti. Qua non esistono strade, non esistono mezzi di trasporto, ewwai di trolley sulla sabbia.
I soli 5 bungalow del Corale Garden sono bellissimi ! Grandi puliti e profumati, con ampie vetrate da cui puoi vedere il mare. Certo per lo standard tailandese non costano poco, ma in quest’isola si va dalla capanna di bambù senza bagno al super lusso del Sevensean. Nella categoria di mezzo il Coral e il Reef. entrambi a gestione italiana. Se invece volete vivere un esperienza veramente selvaggia, potete scegliere The Last Paradise in mezzo alla jungla nel cuore del isola !
Kradran ci regala tramonti dai toni violetti appena cala il sole
O splendenti tramonti che trasformano il mare in foglia oro, nella piccola selvaggia sunset beach nel lato opposto della laguna. Che si raggiunge con una breve camminata, attraverso la jungla .
Il mare assume colori diversi a secondo della maree .
Passeremo dei giorni di assoluto dolce far niente, ridendoci su quando alla sera ci diamo la buonanotte e sono solo le 20.30!
Qua non esiste nulla oltre il sole il mare e la jungla, quel nulla è il tutto che ogni viaggiatore cerca, la meravigliosa perfezione della natura !
Ciao Kradran
Questi giorni in compagnia sono volati via, siamo stati bene, abbiamo riso scherzato e girovagato condividendo questa grande passione per il mondo.
Noi prenderemo il ferry delle 11.30 con destinazione Lipe, mentre i nostri compagni di viaggio prenderanno il ferry delle 13.30 direzione Phuket .
Saliamo sulla long boat lasciandoli sulla spiaggia, allontanandoci mandiamo baci e saluti a loro e a kradran.
The Andaman route koh Lipe
Definita le Maldive della Tailandia per il colore del mare che la circonda. Con tutto il rispetto dovuto a un luogo favoloso come le Maldive, per me Lipe è molto di più …

Anche quest’isola non ha approdo, al largo veniamo scaricati su una chiatta rugginosa in attesa delle long boat. Paghiamo una tassa di entrata e sbarco. Sbarchiamo nel acqua bassa e smeraldina di Pattaya beach, e veniamo subito accolti dagli addetti del resort.
Il Mountain sorge su una collina è formato da bungalow e palazzine di cemento a due piani da 4 camere ciascuno. E da una orrenda enorme costruzione a picco sul mare. Sopra sala da pranzo sotto reception, vi chiederete beh, non ti eri documentata e non sapevi che era così ?
Nello scegliere l’ hotel ero andata in crisi, quelli che mi piacevano o avevano prezzi proibitivi o erano full. Alla fine, avevo ceduto al compromesso qualità prezzo con un offerta su questa struttura .
IL Mountain non ha solo lati negativi, le camere sono silenziose tranquille e pulite e la magnifica vista ripaga di tutto.
un’isola e due anime
Lipe e’ un isola che sa come conquistare chi ha fortuna di approdare qua con le sue spiagge il suo mare e la sua atmosfera .
La spiaggia principale Pattaya beach è un insenatura perfetta dalla sabbia come borotalco. Dove approdano ferry e long boat, troppo incasinata di giorno, diventa favolosa al calare del sole. Quando i toni dorati del tramonto, lasciano il posto alla luce delle candele, e al suono della musica dei ristorantini .
E’ veramente piacevole sedersi su una stuoia posata sulla sabbia, di uno dei tanti localini e bere un aperitivo. Ammirando i bimbi che pescano e giocano tra i coralli affioranti .

Sunrise Beach è la nostra preferita, finisce sotto al mountain con una incredibile lingua di sabbia .

Ci siamo fermati spesso a mangiare al On The Rocks Restaurant, del Serendipity. Bellissimo il resort e non da meno il ristorante, i prezzi sono leggermente più alti ma la qualità è ottima e la vista imperdibile .
Di tutti i resort del isola forse il Castaway è il più piacevole per posizione e rapporto qualità prezzo, carino e buono il ristorantino .
Sunset beach piccola insenatura con un paio di localini dal’ aria hippy da dove ammirare un tramonto imperdibile .
La Walkins Street, wow ! Se non ci fosse bisognerebbe inventarla, è una stradina che attraversa l’isola. Contornata da localini e negozietti dove, abbiamo passeggiato con fare indolente ogni sera, preoccupandoci solo di dovere scegliere il posto dove mangiare .
Questa e’ l’anima di Lipe che strega e conquista, purtroppo questa meraviglia non é perfetta. In molti tratti nel suo interno sembra un cantiere a cielo aperto. La foresta primaria, è stata abbattuta per dare spazio a un edilizia senza criterio. La piccola isola, regge a malapena la grande affluenza di turismo, e l’enorme quantità di rifiuti prodotti, non sono sufficientemente smaltiti. Infatti, si trova spazzatura un po’ ovunque, e la gente del posto sembra non avere a cuore la questione .
Malgrado qualche pecca questa isoletta vi entrerà nel cuore e non se ne andrà più
Bangkok
Con un piccolo viaggio nel viaggio lasciamo l’isola. Prima una long boat fino alla piattaforma. Una Speedy boat guidata a velocità supersonica, solcando un mare non proprio fermo, fino al porto di Pakbara Pier. Ancora un bus fino al aeroporto di Hat Yai, e un volo per Bangkok Dong Mueang.
E dopo sei ore siamo arrivati! Con convinzione ho scelto una piccola struttura in centro, forse per un solo giorno avrei fatto meglio a prenderla vicino al aeroporto. Ma non avrei goduto, di quella piacevole atmosfera vera Tailandese, che si respira in questi quartieri .
Quindi ancora 40 minuti di auto !
Afa, traffico, gente, gente, gente, bancarelle, odori, suoni, colori, trafficoooooooo, siamo a Bangkok.
Tra le metropoli Asiatiche è una delle più affascinanti, piacevolmente incasinata, sospesa tra antico e moderno è una città dove torniamo sempre volentieri.
Passeggiamo tra le strade e i vicoli del centro in un caos di merce e persone. Ci fermiamo in un ristorantino adornato da tantissime statue di legno.
Ritorniamo in hotel, siamo stanchi ma dormiremo poco o nulla. Visto che la bella camera, si affaccia proprio sulla strada principale, in una città che non dorme mai.
Che importa dormire, ne approfitto per ripensare al viaggio che sta per finire. Ancora una volta il nostro vagare, ci ha fatto scoprire angoli preziosi da tenere per sempre nel cuore .

The Andaman route
Alcune tratte di questo tour, hanno riportato alla mia mente la storia di una ragazza, che aveva tanta voglia di vedere il mondo e tanti sogni nel cassetto. Diversi anni prima era entrata in agenzia, per comprare un biglietto aereo per il Messico, e ne era uscita con uno per la Thailandia. Era il suo primo vero viaggio, e la sua prima volta in Asia, in quel paese che gli avrebbe per sempre rapito il cuore.
Era il mio primo viaggio internazionale .
Sawasdee Thailand

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