Saigon (ho Chi Minh )

ho Chi Minh

Saigon alla fine della guerra prese il nome dal leader politico della parte vincente, Ho Chi Minh city. I vietnamiti del Sud preferiscono continuare a chiamare la loro città con l’antico nome, e anche a me piace chiamarla così. Anche se non è più la capitale del paese ne rimane sicuramente il suo cuore pulsante, sei forse otto milioni di persone si riversano in quella che più che una città e un enorme agglomerato di distretti.

Ovviamente tutti muniti di scooter e mascherina antismog, che in Vietnam è un vero e proprio oggetto cult. Se il traffico di Hanoi stupisce quello di Saigon, sconvolge, è come trovarsi di fronte a un fiume in piena.

I soliti sobborghi fatti di catapecchie che a stento si reggono in piedi, affiancati a un centro città ancora antico e tipico, ma sempre più modernizzato da grandi e bellissimi negozi di alta moda, hotel lussuosissimi e un vorticoso commercio sfrenato.

Impossibile resistere al richiamo dei suoi mercati, dove i colori e sapori forti predominano. Quelli della frutta e verdura, delle anatre e maialini laccati. Delle tante sfumature di arancio di gamberetti essiccati, o delle fragranti baguette alla francese. Del profumo del pho che invade le strade, incessantemente attive e piene di vita.

saigon mauro

Clima di Saigon

Saigon ha un clima tropicale, caldo umido tutto l’anno con due stagioni: Da Novembre ad Aprile, è la stagione secca, con temperature diurne che si aggirano sui 33/35°C e poche precipitazioni. Da Maggio a Ottobre è la stagione delle piogge, con una media di 15 giorni piovosi al mese.

Saigon (ho Chi Minh ) la perla dell’estremo oriente

Come faccio sempre quando arrivo in una città, anche questa volta non ho programmato nulla. Sono abituata al traffico delle grandi metropoli orientali, e trovo divertente bighellonare a piedi tra i quartieri alla ricerca di angolini tipici. Saigon è abbastanza facile da visitare, perché le principali attrazioni sono concentrate nella zona centrale della città. Ho dedicato poco tempo a questa tappa, ma ho trovato Saigon è una bella esperienza, una città in cui senti tutta l’Asia, ti trascina, ti coinvolge in un contrasto forte e prepotente.

Il centro di Saigon ha diversi edifici interessanti che risalgono al periodo coloniale francese, e possono essere raggiunti a piedi.

Cattedrale di Notre Dame di Saigon

Notre dame Saigon

La Cattedrale di Notre Dame, no, non ho sbagliato a scrivere, questa chiesa infatti, ha lo stesso nome di quella parigina. Notre Dame è stata costruita tra il 1863 ed il 1880, le due torri che si ergono ad entrambi i lati, sono alte quasi sessanta metri. Nel piazzale di fronte alla chiesa si trova una statua della Vergine Maria, realizzata in Italia.

Saigon Cholon (Chinatown)

Situata lungo le rive del Saigon River, Cholon, è il quartiere dove vive una grande comunità cinese, vi si trovano pagode e luoghi di preghiera, tra tutte spicca la Thien Hau Pagoda, dedicata a Thien Hau, la dea del mare secondo la mitologia cinese.

Cholon significa grande mercato, infatti ci sono tanti mercati e negozi cinesi, dove è possibile trovare praticamente tutto, erbe medicamentose, oggetti per la casa, elettronica, spezie e cibo, ovviamente le solite chincaglierie, e abbigliamento di grandi firme contraffatte.

Saigon : Palazzo delle Poste

Il Palazzo delle Poste ricorda l’epoca coloniale, la sala principale ha murali raffiguranti una mappa delle linee telegrafiche del Vietnam del sud e della Cambogia, e una di Saigon e dintorni.

Il Teatro Municipale di Saigon è un altro dei bei edifici coloniali della città, ricorda nello stile architettonico il Petit Palais di Parigi.

escursione da saigon ; Cu Chi Tunnels

Anche se cerco sempre di conoscere la storia anche più triste dei paesi che tocco nei miei viaggi, non amo visitare i luoghi che ricordano le grandi tragedie, la distruzione e la guerra. Mauro e i miei compagni di viaggio, volevano vedere i cu chi tunnel, ed è solo per questo che ci sono andata. Sono stata ad aspettare fuori, passando il tempo in un piccolo bar locale, a bere del buonissimo caffè vietnamita e parlare con la gente del luogo.

Situati nel Distretto di Cu Chi, 30 km a nord di Saigon, Cu Chi Tunnels sono un vasto complesso di gallerie artificiali realizzate dai guerriglieri nel corso delle due guerre d’Indocina.

Complessivamente, i tunnel hanno un’estensione di circa 250 chilometri, distribuiti in un’area compresa da Saigon fino ad arrivare al confine con la Cambogia.

La terribile guerra

La fitta rete sotterranea rappresentò una delle componenti fondamentali per la vittoria dei guerriglieri. Gli americani cercarono di neutralizzare la fitta rete dei tunnel creando una enorme base militare proprio nel Distretto di Cu Chi e vi stanziarono una divisione intera.

Nonostante l’impiego di migliaia di uomini ed una serie infinita di bombardamenti con l’artiglieria pesante, la base americana fu regolarmente attaccata dai guerriglieri Viet Cong, in particolare durante le ore notturne.

Nel corso degli anni i guerriglieri Viet Cong svilupparono varie tecniche di mimetizzazione ed una serie di terribili trappole di morte, rendendo difficile l’identificazione dei tunnels.

Un mondo sotterraneo

Realizzati a vari livelli, i tunnel era dotati di un vero e proprio sistema di areazione e comprendevano aree utilizzate come magazzini, deposito armi ed esplosivi, oltre ad un’infermeria, cucina, e quant’altro potesse servire per sopravvivere a diversi metri di profondità.

Il dover combattere un nemico quasi invisibile “costrinse” gli americani ad utilizzare armamenti non convenzionali. Ricordiamo i terribili bombardamenti con il napalm e altre sostanze chimiche come l’agente orange. Forse una delle storie moderne più tristi e distruttive, questi bombardamenti infatti provocarono tantissimi morti, ingenti danni ambientali e gravissimi problemi per la salute della popolazione

Oggi soltanto due aree della rete originaria è aperto al pubblico e i tunnel sono stati opportunamente allargati per agevolare la visita.

Ma adesso basta con guerra e tristezza, è arrivato il momento di lasciare la città di Saigon per andare a navigare lentamente lungo il grande Mekong.

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11 risposte a “Saigon (ho Chi Minh )”

  1. Il Vietnam mi affascina tantissimo e ho letto con estrema attenzione il tuo post. Il nome di Saigon purtroppo è spesso associato alla tragedia delle guerre ma anche all’idea di Asia che ho nel mio immaginario. Attendo il seguito del tuo viaggio

  2. Potendo visitare questo posto solo in inverno mi rincuora il fatto che non sia stagione di pioggie. Mi piacerebbe molto fare un tour tra tunnel scavati nella roccia, sembrano così interessanti da come li descrivi!

  3. Sono stata a Saigon quattro anni fa e mi è piaciuta molto, anche se l’abbiamo vista abbastanza di corsa. Ho trovato inquietanti i Chu Chi Tunnels, ma soprattutto il traffico!

  4. Una città interessante da visitare, anche se la guerra fa parte della sua storia.

  5. Una città che non mi ha particolarmente colpito esteticamente ma sicuramente come storia vissuta, il museo sulla guerra è veramente da brividi, da vedere per comprendere la sofferenza di questo popolo

  6. Il Vietnam è in cima alla lista dei paesi che voglio visitare quest’anno e questo articolo mi è stato davvero utile. Sembra avere un’anima davvero profonda

  7. Il Vietnam ancora mi manca ma è da tempo nella lista dei luoghi da visitare e sicuramente anche Saigon. Mi atterrisce un po’ il suo traffico, ma in qualche modo credo che ci sopravviverei, almeno spero! 😀

  8. Una città davvero particolare, un luogo intriso di storia e di memoria che permette a chiunque d’intuire che cos’è stata la guerra del Vietnam ma anche come i vietnamiti oggi cerchino di voltare pagina e di tornare a vivere in armonia.

  9. Il sud est asiatico mi affascina tantissimo! Sto già pensando al viaggione di quest’anno con la voglia di tornare da quelle parti… magari proprio in Vietnam!

  10. Certo che visitare i tunnel deve essere un’esperienza forte e toccante. Avevo visto tempo fa una trasmissione dedicata e quel “mondo sotterraneo” come lo chiami tu, racconta veramente una storia che tutti dovrebbero conoscere e ricordare.

  11. Ma dai c’è una “notre dame”?! Il Vietnam è un luogo che mi piacerebbe tanto visitare…prima o poi organizzeremo il viaggio!

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