Il nostro secondo passaggio in India è stato in Rajastan.
Il Rajastan è uno stato poco più grande dell’Italia, è situato a nord-ovest, il suo clima è tra i più torridi di tutta l’India.
Partiti in pullman da Delhi, sapevamo che il nostro itinerario non sarebbe stato una passeggiata. Ci aspettavano diverse ore di viaggio per fare al massimo 100km.
Le strade sono strette e dissestate, battute soprattutto da cammelli e mucche che qua hanno sempre la precedenza.
Usciti dal caos di Delhi la gente è meno ospitale, ma comunque sempre cortese.
Da Delhi verso il Rajastan – Mandawa
La nostra prima tappa è MANDAWA, una piccola cittadina con le haweli più belle di tutto il Rajastan.
Le haweli erano residenze appartenute a commercianti facoltosi o maharaja. Le facciate sono decorate con splendidi affreschi più o meno in buone condizioni, qualcuna è stata restaurata e convertita in hotel.
Noi abbiamo pernottato in una guest house molto particolare, dove i muri sono di sterco di mucca esiccato. Come del resto sono fatte le case dei suoi abitanti.
Tanti bambini per le strade ci vengono incontro chiedono solamente di giocare con noi.
Mandawa antica haveli mandawa haveli mandawa il nostro hotel
Bikaner e Jaisalmer
Dopo qualche giorno abbiamo proseguito verso il deserto del Thar, abbiamo sostato a BIKANER visitato alcune zone rurali nei dintorni.
Fino ad arrivare a JAISALMER alle porte del deserto.

Qua visitiamo diversi palazzi ancora in ottimo stato. Per le strade incontriamo molte donne avvolte in splendidi sari colorati, e altrettanti gioielli anche questi di un’infinità di colori.
Ci hanno spiegato che i colori sono diversi perchè dipendono dalla casta di appartenenza.

Rajastan Jodhpur
Proseguiamo per JODHPUR, detta la città blu per il colore delle sue case, qua la gente è più ospitale e cercano di coinvolgerci in una festa di chissà quale Dea.
Ovunque ti muovi c’è profumo di pane nell’aria, infatti il chapati è un pane senza lievito che viene cotto non solo nelle case ma nei tanti forni della città.
Il chapati con il riso e i legumi sono tra i cibi più consumati in Rajastan.
Jodhpur la città blu Jodhpur forte Meharangah
La prossima tappa sarà RANAKPUR, dove visitiamo alcuni templi jainisti, molto frequentati dalla gente del posto.
Poi arriviamo a UDAIPUR, con i suoi bellissimi palazzi sull’acqua. Noi purtroppo non abbiamo avuto questa fortuna, visto che erano mesi che non faceva una goccia d’acqua.
Partiamo poi verso PUSKAR, a metà strada finiamo fuori strada con il pullman che ha forato. Ma niente paura sono arrivati in mille tutti pronti ad aiutarci.

Quindi dopo piu o meno 8 ore arriviamo a Puskar, una delle città che mi ha colpito di più. Fuori dalle rotte turistiche questa città è un posto magico, avvolta sempre in una leggera nebbiolina tutto si svolge attorno al grande lago sacro.
Circondato da centinaia di templi, piena di gente intenta a pregare, qualcuno sta molto male perchè qui si viene anche a morire. Tutti gli induisti pregano per venire a morire qui come a Varanasi.
Vediamo molti sadhu(santoni)bagnarsi nel lago completamente nudi ed eseguire svariati rituali.
All’interno della cittadina tante viuzze piene di venditori ambulanti che sono intenti a cuocere in enormi padelle di ferro tanti tipi di frittelle, biscotti, e altri dolcetti che sono stati il nostro pasto per un paio di giorni. Visto che a Puskar non era così facile trovare cibo decente.
Jaipur
Lasciamo Puskar per arrivare a JAIPUR, capoluogo di questo stato.
La città rosa ci prende nel suo caos giorno e notte, tanti i palazzi da visitare, tra questi il Palazzo dei venti, il Cty palace, Amber Fort, e Jantar Mantar, uno spettacolare osservatorio astronomico, e tanto altro.
Abbiamo avuto modo di vedere diversi matrimoni, è un grande privilegio per loro sposarsi a Jaipur.
jaipur palazzo dei venti jaipur forte Amber
Per le stradine del centro, barbieri e pulitori di orecchie, svolgono il loro lavoro. Altri uomini giocano a domino sui marciapiedi fumando le bidi(sigarette aromatiche che le donne preparano per i loro uomini e anche le donne possono fumare ai matrimoni).
Entriamo in diversi negozi artigianali di tappeti, argenti e tanto altro e ovunque ci viene offerto chai(the al latte), ma dopo due o tre il tuo intestino dice basta!
FATHEPUR SIKRI sarà la nostra ultima tappa, detta la città fantasma. Tante rovine, palazzi lasciati in pessime condizioni, ma dietro una grande storia. devo dire che è il posto che mi ha coinvolto meno.
Stanchi dopo 12 giorni di lunghi tragitti e alzate alle 4/5del mattino ma soddifatti con un bagaglio che ci rimarrà per sempre.
L’India non è un paese facile ma se l’affronti nella maniera giusta te ne innamorerai

Sono stata pochi mesi fa in Rajasthan. è una terra che lì per lì non mi ha entusiasmato, ma che ora pian piano, man mano che metto mano alle foto e al diario di viaggio che ho redatto lì per lì, mi sta travolgendo.