Madagascar sud, un viaggio incredibile, avventuroso ed esplorativo
itinerario del mio viaggio in madagascar
L’itinerario del mio viaggio percorrendo La Route Nationale RN7. Trafficata malmessa e lentissima, è la strada statale principale che da Antananarivo arriva fino a Tulear su un percorso di circa 1000 km.
Antananarivo – Antsirabe – Ambositra – Ranomafana – Fianarantsoa –Ambalavao –Ihosy –Ranohira – Tulear – Ambatomilo– Ankasy – Mangily – Auberge de la table – Antananarivo.
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parlando di madagascar
Il Sud del Madagascar è la regione più arida dell’isola e anche la più particolare in termini di paesaggio.
È l’unico posto al mondo dove si può ammirare la foresta spinosa, un ecosistema semi-desertico formato da enormi piante simili a cactus.
Lungo la costa sud occidentale, si trovano lunghissime spiagge di sabbia bianca, che sono davvero difficili da raggiungere, perché non esistono strade, ma solo un tracciato sulla sabbia.
MADAGASCAR SUD : Ranohira – Ilakaka – Tulear etnia Sakalava

Siamo alla fine della zona degli altopiani, e iniziamo la tratta che porta verso il sud. La prima località che incontriamo e Ilakaka, che potrebbe assomigliare a una cittadina del vecchio far west americano, per la strada notiamo anche un uomo con una pistola.


Nelle profonde buche scavate a mano e in condizioni disumane la popolazione cerca i famosi zaffiri. Tutte le concessioni minerarie sono di grandi banche, ben poco resterà alla misera gente di questi luoghi, la nostra guida ci avverte che è uno dei posti meno sicuri del Madagascar. Malgrado questo avvertimento, non resistiamo e scendiamo dall’auto per osservare una meravigliosa scena d’altri tempi, sembra un quadro, dove il pittore ha voluto raffigurare un intero popolo; Chi fa il bucato, cerca gli zaffiri, attinge l’acqua, o lava l’auto.


Proseguendo verso sud il paesaggio cambia rapidamente, diventando sempre più secco e assolato, la strada che è stata appena asfaltata attraversa vaste distese di nulla, e appaiano i primi baobab a colonna. La gente ha tratti somatici quasi papuani e in poche ore ti senti trasportata quasi in un altro mondo, questa diversità, è una delle tante magie della grande isola del Madagscar.

MADAGASCAR SUD : Tulear
Arriviamo a Tulear, definita la porta del sud o anche la città del sole, è veramente calda e assolata, polverosa, animata e disordinata. Si nota subito la grande differenza tra la gente del sud e quella degli altopiani, qua si respira l’Africa.
Tulear e il suo variopinto caos mi conquista subito, la città si trova alla fine della RN7, affacciata sul canale del Mozambico, poco a nord del tropico del capricorno.



Il suo vivace mercato è ricco di odori e colori, un miscuglio di popoli e culture la rende davvero affascinante, a Tulear infatti abitano varie etnie, come i Vezo, Mahafaly, Masikoro e Antandroy.
Le donne indossano parei, si dipingono la faccia con una crema ottenuta da una radice per difendersi dal sole, e si acconciano i capelli con intrecci elaborati. Per questioni di tempo le ho dedicato solo un giorno, ma questo è un luogo dove ritornerei.

Tulear – Bekodoy 100 km 5.30 etnia Vezo
Quando mi fisso per vedere un posto, poco importa quali mezzi devo usare e quanto tempo occorre per arrivare, o quanto lontano e isolato sia, è lì e solo lì che voglio andare.
La macchina inviateci dalla guest house, arriva puntuale a prenderci davanti al nostro hotel a Tulear, rimaniamo sorpresi nel vedere che è un potente e grosso fuoristrada nuovo lucido e bello.
Ci lasciamo alle spalle il caos disordinato di Tulear, s’intravede il primo tratto di costa ricco di mangrovie, il mare è fangoso e per nulla invitante.

Lungo la strada troviamo diversi villaggi con capanne di paglia, taxi brousse coloratissimi stipati all’inverosimile, venditori di ciambelle e dolcetti vari. Ci stiamo gustando questo nuovo Madagascar, ma la nostra auto, bella, nuova e lucida, si ferma di colpo in mezzo alla strada, siamo ancora una volta a piedi !


Fortunatamente questa volta non siamo nel nulla, a Mangily ci sono ville private e qualche piccolo hotel. Ancora più fortunati perché dopo poco che siamo fermi, passa un’autista che sta portando dei turisti a Medio Rano, a qualche chilometro da dove siamo fermi noi. Ci assicura che tornerà a riprenderci, non ci importa aspettare, oramai le regole del Madagascar le conosciamo tutte. Passiamo le ore dell’attesa cantando insieme ai bimbi del vicino villaggio.


Riprendiamo la strada, ancora una volta con auto e autista nuovi, da Mangily in poi la strada è solo una pista tracciata nella sabbia, che attraversa la foresta spinosa.

MADAGASCAR SUD Ambatomilo
Dopo tre ore traballanti di pista, troviamo uno spiazzo, ci fermiamo a sgranchirci le gambe, scaliamo una piccola duna e ci troviamo di fronte a uno spettacolo, ben diverso dal mare fangoso che abbiamo intravisto all’inizio del tragitto.
Siamo in paradiso !

Arriviamo a Smeralda Bay dopo cinque ore e mezzo, si è alzato un vento pazzesco che a malapena ci fa stare in piedi.
La semplice struttura a gestione italiana è arroccata tra grandi dune bianche, e si affaccia su un’ampia baia che è veramente di smeraldo come il suo nome.
La struttura persa nel nulla ha quattro casette, la casa principale e tre camere indipendenti, arredate in maniera essenziale, ma cosa rara da queste parti, ha l’acqua corrente anche calda, ed energia elettrica a pannelli solari.
Insieme a noi è arrivata una perturbazione da sud, che porta vento freddo e mare mosso, malgrado il vento e un clima non proprio tropicale, questo posto selvaggio e naturale ci piace tantissimo.


Ogni giorno ci dedichiamo a lunghe esplorazioni a piedi, percorrendo il brullo sentiero o la lunga e immacolata spiaggia. Una mattina siamo arrivati molto a nord e abbiamo trovato un posto magico, dove, il mare ritirandosi lascia scoperte ampie zone di sabbia candida. Calcolando bene le maree, si riesce ad arrivare fino alla barriera.
Noi lo abbiamo chiamato “Le Righe”.

Mentre costruivo questo viaggio, mi ero chiesta se valeva la pena percorrere tutta questa strada per arrivare fin qua.
Ammirando dall’alto di una duna la meraviglia che ho intorno, infinita, incontaminata, primordiale, assolata e ventosa.

Rispondo sì, mille volte sì.
Il viaggio in Madagascar non è finito, non perdete le ultime tappe
Come mi piacerebbe un giorno partire per il Madagascar e “viverlo” non solo come una banale turista. Adoro i tuoi racconti, li leggo sempre con piacere e scopro sempre qualcosa di nuovo.
grazie Sara , spero tu possa andare presto in Mada
Sono stata anche io nel sud del Madagascar e mi è piaciuto tantissimo, così selvaggio e vero, un vero pezzo d’Africa e poi un mare bellissimo 😍
Tutto è bellissimo in Madagscar
Non vedo davvero l’ora di scoprire le prossime tappe. Per ora mi limito a dire: ma che meraviglia!
Un viaggio che porto nel cuore
Che meraviglia questi posti! Spero di poterci andare un giorno e di fare un’esperienza come quella che racconti tu!
Erika te lo auguro
Non sono mai stata in Madagascar ma ricordo di essere rimasta affascinata dai racconti di una mia ex collega che era stata un mese in questo paese (ma non ricordo in quale zona).
Se vale la pena di fare tutta quella strada per arrivare a Smeralda Bay? Secondo me sì!
si, ne vale assolutamente la pena !
Che posti magnifici, purtroppo non ci sono mai stata, ma mi piacerebbe tanto. Culture e tradizioni, che ti lasciano delle emozioni e sensazioni diverse per ogni viaggio che si affronta.