Kenia Watamu e Safari
Milano Malpensa – Kenia Watamu
Ore 20.30 arrivo a Milano Malpensa con il bus preso solo 4 ore e 30 minuti prima da Milano Centrale con ovvia probabilità di perdere il volo stesso a causa della neve… Due ore fermi sulla pista e partenza per Roma Fiumicino alle ore 23.00. Scalo tecnico, imbarco di nuovi passeggeri e, inizia il vero volo con Air Italy, aereo non troppo recente ma disponibilità e cortesia degli assistenti di volo al Top.
Arrivo in Kenia aeroporto di Mombasa alle ore 11.00 e dobbiamo fare i conti con lo smarrimento della valigia, causato dal trambusto causato dal maltempo-ritardo e conseguente imbarco avvenuto per grazia divina o per meglio dire grazie alla mia compagna di viaggio che si è spalmata sul rullo per le valigie per aspettare il mio pullman e quindi il mio arrivo prima che chiudessero Check in e Gate. Sbrigate le pratiche per il Lost & Found, inizia il nostro viaggio verso il villaggio Garoda Resort situato a Watamu, a circa 2 ore e 20 dall’aeroporto.
Watamu
Struttura: recentissima, è tutto praticamente nuovo tranne all’ingresso, dove si trovano le vecchie casette che ospitavano le camere rimaste vittime di un incendio di qualche anno fa.
Posizione ottima: non in centro al villaggio di Watamu e quindi molto tranquillo ma raggiungibile comunque con il Tuk Tuk ovvero delle Api Piaggio adibite al trasporto di persone
Spiaggia bellissima, la più bella nelle vicinanze anche perché facente parte del Parco Marino di Watamu.
Cucina: ottima, italianissima! Primi piatti deliziosi, pesce cotto e crudo, carne, verdura cruda e cotta, frutta sempre ottima e di varie qualità. 10 e lode.
Camere: noi avevamo una doppia standard, spaziosa, pulita e con un letto con la zanzariera anche se, nel periodo in cui abbiamo soggiornato noi, praticamente non serviva. Dotata di Phon, aria condizionata e a richiesta alla reception, l’adattatore per la spina.
Teli mare in dotazione.

Essendo vestite con maglione di lana, jeans e scarponi da neve, decidiamo di andare in centro città, a Malindi, per fare un po’ di shopping o meglio, a prendere i beni di prima necessità che, come ben saprete, per due donne sono circa 654 mila cose.
Con nostro stupore ci rendiamo conto che la città sono un mucchio di edifici scalcinati, un sacco di baracche in alluminio e i negozi non si possono definire tali.. Trovare merci occidentali non è proprio così semplice soprattutto perché i prodotto importati hanno un costo molto elevato.
Torniamo al Resort con il nostro bottino ed è ormai sera… Cerchiamo di non farci demoralizzare dalla brutta esperienza anche se andiamo al ristorante praticamente in pigiama…
Cerchiamo di tener alto il morale e pensiamo a tutte quelle persone che, una valigia non l’hanno mai avuta e quindi non hanno nemmeno mai avuto la fortuna-sfortuna di perderla…
Riposiamo dopo le frenetiche giornate appena trascorse.
Watamu
Ci alziamo di buon mattino e decidiamo di goderci il mare che, ancora non abbiamo nemmeno toccato.
Colazione e unte come due patatine ci stendiamo al sole.
ATTENZIONE! il clima è ottimo e sempre ventilato e qui ci sta la fregatura: una miriade di ustionati fluorescenti a zonzo per il Resort.
Sorte che, aimè, mi tocca! 😀
Facciamo una bellissima passeggiata sulla spiaggia ed arriviamo al Turtle Bay, circa 6 km, giriamo per il villaggio di Timboni e troviamo altri baracconegozi per acquistare nuovi “sfizi”.. La giornata trascorre tra mare e sole fino all’ora del riposo.
Watamu
Sveglia, colazione e decidiamo comunque di fare il Safari anche se, il nostro bagaglio è al quanto ridotto, praticamente inesistente.
Incontriamo il nostro contatto Luigi Kassim per pagare la caparra. Abbiamo optato per il Safari di 3 giorni e 2 notti tra l’Amboseli e lo Tsavo Est.
Nel frattempo, alle ore 19.00, si materializzano alla Reception, le nostre valigie e come due bambine il giorno di Natale, apriamo i nostri bagagli con gli occhi luccicanti.
Amboseli
Sveglia prestissimo (alle ore 03.00) partiamo per il Parco Amboseli a bordo del nostro Nissan sgangherato. Arriviamo al Parco alle ore 10.30 e ci troviamo davanti a noi il Kilimangiaro che, in men che non si dica, ci fa dimenticare la stanchezza del viaggio e la schiena dolorante. Entriamo nel parco e avvistiamo i primi animaletti, ci dirigiamo verso il Kibo Camp dove sistemiamo le nostre cose.
La tenda è comoda, dotati di WC, doccia e lavandino murati.
I letti sono singoli, dotati di zanzariera.
Pranziamo, riposino e visitiamo un villaggio Masai. Ci attende un ragazzo, alto vestito e ornato dei tipici costumi Masai dotato di cellulare e orologio alla Chronotech.. 😀
Ci intrattengono in danze, accensione del fuoco e visita delle tipiche case costruite con sterco di mucca.
Ritorniamo nel vivo dell’avventura.. Game Drive!!!!!

Avvistiamo un sacco di animali tra i quali: elefanti, zebre, impala, gazzelle, struzzi, ippopotami, giraffe, uccelli di varia natura e colori ma soprattutto 3 leonesse con 9 leoncini!
Al tramonto torniamo al Campo tendato, ceniamo e ci concediamo il meritato riposo, sigillate nelle nostre zanzariere.

Amboseli – Tsavo Est
Colazione e partenza per un nuovo Safari sempre nell’Amboseli dove, incontriamo ancora le leonesse con i piccoli che, con nostra meraviglia ci attraversano la strada in un magnifico corteo.
Ci dirigiamo verso il Parco Tsavo Est dove alloggeremo allo VOI WILDLIFELODGE e precisamente nei Lodge, non nelle tende, consigliati dalla nostra guida in quanto si affacciano sulla pozza d’acqua dove gli animali vengono ad abbeverarsi.
Camere pulite, letti a baldacchino molto comodi ma un po’ corti, dotati di zanzariera.
Pranziamo e ci rilassiamo in piscina.
Altra corsa, altro safari.
Il paesaggio è molto diverso rispetto all’Amboseli, è molto più rigoglioso e verdeggiante, ci manca un po’ la visione del Kilimangiaro innevato ma ci rifacciamo subito gli occhi con il cielo azzurro, il verde smeraldo e il rosso della terra dello Tsavo.
Anche qui, abbiamo la fortuna di avvistare un sacco di animali e torniamo al campo, stravolti ma contenti.
Ci concediamo un massaggino ai piedi, fatto al “centro benessere” del Campo, ceniamo e facciamo una passeggiata al bar che sovrasta la pozza d’acqua dove intravediamo degli elefanti e un ippopotamo che si rilassa.
Tsavo Est – Watamu
Sveglia sempre all’alba, colazione e ci intratteniamo con le scimmie che vorrebbero entrare nella nostra camera, partenza per Watamu. Sosta al Fiume dove ammiriamo i coccodrilli e i mille babbuini che abitano le rive del fiume.
Ripartiamo per il nostro viaggio, credo il peggiore, tutto di strada sterrata. Ai lati si vedono dei piccoli villaggi, abitati da miriadi di bambini che, quasi si gettano sotto i pulmini per aver qualche dono in cambio… E’ qui che incontriamo la vera miseria, la vera Africa…

Sostiamo ad una scuola, ci dicono che gran parte delle scuole kenyote hanno la divisa, questi, non hanno nemmeno le scarpe.. Distribuiamo qualche biscotto, qualche biro e ripartiamo con il nostro “fuoristrada” (in tutti i sensi).
Arriviamo al villaggio per l’ora di pranzo, con la pelle dorata dalla sabbia che, nemmeno la doccia ci leverà e 5 kg di schifezze che ci tappezzano narici e credo anche i polmoni.
Ci godiamo il mare e… a letto presto!
Watamu
Come sempre, sveglia all’alba, questa volta per godermi il risveglio del sole sulla spiaggia, uno spettacolo unico: il paradiso.
Ultimi bagni e passeggiate ed è ora di preparare la valigia.
Watamu – Mombasa / Milano Malpensa
Ennesima sveglia all’alba per il transfer in aeroporto, partenza in orario e arrivo in Italia con solito scalo tecnico a Roma per imbarcare i passeggeri diretti a Male (Maldive) e se mi nascondessi nel wc? No, non posso resistere ad un altro viaggio senza la mia valigia.. 😀
Asante Kenya…

La nonna del mio compagno ha una casa in Kenya e tutti gli inverni li passa lì: che fortuna! Non ci sono mai stata ma amo l’Africa e vorrei scoprire questo Paese con un bel tour on the road e con safari indimenticabili!
Sono stata in Kenya due volte e sono profondamente innamorata di questo paese. Ho tutte le intenzioni di tornarci perchè mi piacerebbe vedere il parco di Amboseli ed il Masai Mara. Spero di poterlo fare presto!
sono sicura che ci riuscirai, e speriamo davvero di poter tornare tutti ad esplorare il mondo quanto prima