itinerario del mio viaggio in madagascar
L’itinerario del mio viaggio percorrendo La Route Nationale RN7. Trafficata malmessa e lentissima, è la strada statale principale che da Antananarivo arriva fino a Tulear su un percorso di circa 1000 km.
Antananarivo – Antsirabe – Ambositra – Ranomafana – Fianarantsoa –Ambalavao –Ihosy –Ranohira – Tulear – Bekodoy – Ankasy – Mangily – Auberge de la table – Antananarivo.
Questo bellissimo e lungo viaggio in Madagascar è al termine, ci aspetta l’ultima tappa a sud e un paio di giorni nella capitale Antananarivo.
Madagascar del sud Mangly – Auberge 30 km 2 ore
Salutiamo anche a Mangily e riprendiamo il nostro viaggio. Ho scelto Auberge de la table, per la sua vicinanza con l’aeroporto e perché c’è da visitare Arboretum D’Antsokay, un piccolo parco gestito da uno svizzero che è anche proprietario della struttura dove staremo a dormire. Devo dire che non avevo grosse aspettative, invece l’enorme bungalow immerso nel parco è veramente bello, il cibo del ristorantino buono e ben presentato, la zona piscina invita a leggere un buon libro in perfetto riposo, ottimo posto per osservare uccelli e farfalle variopinte che svolazzano intorno.


Auberge – Antananarivo in volo
In Madagascar i voli interni possono avere cambio di orario improvviso o addirittura cancellazioni. Per non correre rischi (su questo non rischio mai !) di perdere il volo internazionale ho programmato di essere a Tana un paio di giorni prima.
Invece il nostro volo parte puntualissimo e nonostante l’air Madagascar non abbia buona fama, devo dire che il mezzo è in buono stato, lo stesso vale per il servizio a bordo, ci sono state molte turbolenze ma questo non è certo per colpa della compagnia.
antananarivo
Dalla pace delle spiagge del Sud ci troviamo catapultati nel caos frenetico di Antananarivo, la città dei mille, costruita sul fianco di una cresta rocciosa a circa 1275 metri sopra il livello.
Questa città ha un clima subtropicale montano, caratterizzato da inverni miti e secchi ed estati calde e piovose. Le precipitazioni annuali avvengono in massima parte tra il mese di novembre e quello di aprile. Le temperature medie massime raggiungono i 28 °C a gennaio, mentre si abbassano fino a circa 10 °C ad agosto.

Antananarivo era una città fiorente ancora prima del dominio coloniale, fu scelta come luogo di costruzione del rova, un complesso fortificato che serviva a contenere le tombe della nobiltà e doveva includere il palazzo reale. I primi re Merina fecero costruire un efficiente sistema di dighe e risaie intorno alla città, per garantire riserve adeguate di cibo alla popolazione. Il re Andriamasinavalona divise il territorio tra i due ceti sociali, gli hova ovvero la gente comune, abitarono i quartieri della città e gli andriana, i nobili, le campagne circostanti. Vennero inoltre imposti numerosi fady che vietarono la anche la costruzione di case in legno agli individui privi di un titolo nobiliare.
Antanarivo tra mercati e jacaranda in fiore
Siamo stufi di fare chilometri in macchina o stare imbottigliati nel traffico caotico della città, quindi decidiamo di fare un giro a piedi. Si possono ancora vedere diversi palazzi di pregevole fattura a ricordo del suo passato coloniale, la grande piazza dell’indipendenza, la vecchia stazione ora trasformata in un centro commerciale, la zona intorno al lago con la jacaranda in fiore.


Le sue strade sono mercati straripanti di merce e persone, assolutamente da visitare il grande mercato de la digue, con tantissimi oggetti d’artigianato. A Tana si nota la povertà dai tanti mendicanti e venditori che ti assalgono ovunque con insistenza. Le strade sono sporche e il caos non manca ma tutto l’insieme ha un suo fascino.
Il centro si divide in due aree distinte, la città bassa, è la zona commerciale, vivace, frenetica, inquinata e sporca, il cuore è Avenue de l’Independance, che vanta ancora begli edifici di epoca coloniale francese, e l’affollato mercato di Analakely straripante di merci e gente.
La città alta sulle colline, si raggiunge tramite stradine, vicoli e una ripida scalinata, è più tranquilla, pulita e signorile, con antichi edifici. Sulla parte alta si trova il Rova, che domina la città e il lago Anosy, in questo periodo dell’anno contornato da meravigliosi alberi di jacaranda in fiore.

La jacaranda con i suoi delicati fiori, dona alla città un alone di delicatezza inaspettato così come il mercato dei fiori, dove, tra colori e piante di ogni tipo spiccano fantastiche orchidee endemiche del paese.
Antananarivo, sono contenta di averla visitata, questa città è Africa pura, e allo stesso tempo c’è tanto della mia Asia.
Viaggiando in Madagascar
Se volete fare un viaggio simile al mio in Madagascar, scordatevi i ritmi frenetici del nostro vivere e prendete tutto con calma e pazienza. Le ore i chilometri e i tempi di percorrenza per i Malgasci sono solo dettagli. Amate usare i mezzi pubblici, fate bene i vostri calcoli, mi hanno raccontato di 70 chilometri fatti in taxi brousse in 22 ore.
Le mie foto vi hanno conquistato e pensate di venire in Madagascar per le bellissime spiagge del sud. Calcolate il lunghissimo viaggio, il costo alto dei trasferimenti, che potreste trovare molto vento e temperature non proprio tropicali. Inoltre il mare risente molto del maree e a volte può apparire lattiginoso e poco cristallino.
E ricordatevi che Il Madagascar non è né Africa né oriente, anche se di entrambe conserva tradizioni e cultura, che ne fanno un paese unico, raro e prezioso.
Ritorno a casa ferita nella presunzione del viaggiatore, ancora una volta un paese mi scuote dentro. Quante cose non ho saputo vedere e capire. Ma il Madagascar, senza chiedere si è preso tutto il mio cuore

Se Si sceglie di vedere posti simili bisogna armarsi di forza e pazienza. D’altronde ne siamo attratti proprio per il loro peculiare modo di vivere, non solo per le meraviglie naturalistiche che offrono. Come sempre foto meravigliose!
Grazie Lisa
Purtroppo Tanà è stata proprio sacrificata nel mio itinerario e, a parte il mercato di La Digue dove ho fatto ottimi affari con i minerali, non ho potuto vedere granché. Un motivo in più per tornarci e visitarla a dovere!
Non le dedicato troppo tempo nemmeno io ma qualcosa sono riuscita a vedere, sarebbe bello tornare in Madagascar
Questo viaggio in Mandagascar regala a te e di conseguenza a noi non solo esperienze uniche ma anche scatti fantastici. Grazie per l’attenzione con cui li racconti.
Grazie Libera, è un piacere vivere e raccontare queste esperienze
Quante emozioni ed esperienze avrai vissuto in Madagascar è una zona bellissima.
Ogni volta con i tuoi racconti riesci a portarmi in questi posti che ancora non ho visitato, il Madagascar mi chiama e prima o poi devo rispondere!
Sara rispondi, merita davvero tanto