Giava è autentica Indonesia, il cuore del paese, un isola con mille volti e mille storie. Una cultura antica abbinata a una natura indomabile, vulcani fumanti e isole incantate.
Giava Informazioni
Giava dove si trova
L’isola è la parte più popolosa e sviluppata economicamente dell’intero paese .
Misura 1.060 km in lunghezza e la larghezza varia da 55 a 200 km. Separata da Sumatra dallo stretto della Sonda, e da Bali dallo stretto omonimo.
Geologicamente l’isola è di costituzione recente, tanto che l’imbasamento è formato da rocce terziarie, le quali affiorano come marne e calcari nella zona orientale.
Mentre il resto dell’isola è ricoperto da rocce vulcaniche o da formazioni alluvionali quaternarie.
Morfologicamente l’isola è costituita da una serie di alture, spesso di origine vulcanica.
Da ampie valli o da zone depresse che ne interrompono la continuità. Pochi di questi vulcani hanno conservato il cono originario.
Molti di essi sono troncati nella parte superiore in seguito alle esplosioni. Altri sono franati su se stessi e adesso hanno enormi caldere, con diametri di decine di chilometri, come è il Ringgit a Giava orientale.
Le formazioni vulcaniche recenti costituiscono le zone più elevate dell’isola, 45 coni con altezze da 2000 a 3000 metri.
Circa 14 che sorpassano i 3000 metri, come il Tjareme di 3078 metri a sud di Tjirebon, noto per la forma quasi perfetta del suo cono.
Il Semeru 3676 metri e il Raung di 3332 metri che con il vicino Merapi dominano lo stretto di Bali.
Giava con i suoi 121 vulcani, di cui 27 tuttora attivi è l’isola con più di vulcani al mondo.
A Giava sorge la capitale dell’Indonesia, Giacarta una delle città più popolate del mondo.
Una delle più popolari destinazioni turistiche dell’isola è la città di Yogyakarta. Famosa per i suoi grandi monumenti, il Borobudur tempio buddista, e Prambanan il maggior tempio indù dell’isola.
Giava Super popolata ed energica
Giava ha una densità di abitanti tra le più alte al mondo, vi abitano circa il 60% della popolazione complessiva indonesiana.
Negli anni settanta il governo ha attuato dei programmi di trasmigrazione finalizzati a reinsediare la popolazione di Giava, su altre isole meno popolose dell’arcipelago.
Questo programma ha ottenuto diversi risultati non sempre positivi. Causando molti eventi di tensione etnica e violenza tra la popolazione nativa e i nuovi arrivati giavanesi .
L’isola è suddivisa amministrativamente in 4 province, una regione speciale e un distretto speciale per la capitale
- Banten
- Giacarta
- Occidentale – Jawa Barat
- Centrale – Jawa Tengah
- Orientale – Jawa Timur
- Yogyakarta
La vegetazione grazie alla fertilità dei terreni vulcanici e all’abbondanza delle precipitazioni, è rigogliosa il paesaggio vegetale varia con l’altitudine. Per cui si distinguono quattro zone di vegetazione .
La zona bassa comprende: Le coste che spesso sono paludose, la pianura una volta coperta da foreste equatoriali, ma adesso è in gran parte occupata da risaie e da piantagioni di palme da cocco.
La seconda zona arriva fino ai 1500 metri, dove ci sono le grandi piantagioni di caffè e di tabacco.
La terza zona arriva fino ai 2000 metri, ha un numero minore di piante forestali, a cui si alternano alberi della zona temperata.
Infine al di sopra dei 2000 metri si trovano boschi di tipo alpino alternati a prati e pascoli.
Ricchissima la fauna, tra i mammiferi si trova il rinoceronte giavanese a un solo corno, la tigre e numerose scimmie e innumerevoli uccelli di ogni genere .
Clima e temperature
Il clima è equatoriale, ma temperato dall’influenza del mare, che si fa sentire anche nell’interno e dall’altitudine.
Le temperature sono ovunque abbastanza costanti con minime variazione durante tutto l’anno.
La piovosità subisce l’influenza dei monsoni specialmente nella parte orientale, dove domina per alcuni mesi il monsone asciutto proveniente dall’Australia.
In quelle zone c’è una stagione secca abbastanza decisa .
Storia
Giava è conosciuta anche per il ritrovamento dell’uomo di Giava, una serie di resti fossili di Homo erectus ritrovati nelle vicinanze del fiume Brantas nella parte orientale dell’isola.
Due milioni di anni fa le piogge furono molto consistenti e permisero il prosperare di una folta vegetazione tropicale.
Questo permise a diverse culture preistoriche di emergere, come evidenziano i molti ritrovamenti fossili in questa regione.
Giava ebbe un passato glorioso, lo dimostrano anche i celebri templi buddhista di Borobudur e indù di Prambanan.
La cultura giavanese e la lingua stessa sono stati pesantemente influenzate dalle culture e dalle lingue del subcontinente indiano.
L’isola è per maggior parte di fede musulmana ma come per le altre isole indonesiane anche a Giava è stata mescolata alle antiche credenze indigene
La Compagnia Unita delle Indie Orientali stabilì il suo centro amministrativo e commerciale a Giacarta.
Questa città insieme a Semarang e Surabaya, furono il centro del controllo olandese durante la maggior parte del periodo coloniale.
Verso la metà del XIX secolo attuò la politica di cultuurstelsel e cultuurprocenten, che diede l’avvio a diffuse povertà e carestie.
Un autore olandese con lo pseudonimo di Multatuli, scrisse un romanzo dal titolo Max Avvelar dove denunciava queste condizioni.
I movimenti sociali e politici sdegnati da questa protesta attuarono una politica etica.
Tramite la quale alle élite giavanesi veniva data la possibilità di avere un’educazione di stampo olandese a Giava o negli stessi Paesi Bassi.
È da questa élite che provennero i maggiori leader nazionalisti, che formarono il nucleo del nuovo governo, quando l’Indonesia divenne indipendente nel 1949.
Con l’istituzione di Giacarta come capitale, e le radici giavanesi della maggior parte delle figure politiche indonesiane.
Quest’isola è politicamente ed economicamente dominante sul resto del Paese.
Mentre una larga parte dell’isola è molto povera, le aree urbane di Giava sono tra le piu’ ricche e sviluppate del Paese
Come muoversi e Quando andare
Come arrivare
Dai principali aeroporti internazionali con scalo a Giacarta
Scali come Surabaya , Semarang , Yogyakarta sono molto serviti da voli domestici
Come spostarsi
Giava dispone di diversi mezzi pubblici come treno e bus e voli nazionali , per chi dispone di poco tempo sempre molto consigliato auto con autista
Dove soggiornare
Secondo l’itinerario scelto è sempre consigliato fare delle tappe, Giava dispone di ottime strutture turistiche quasi ovunque.
Cultura antica ed economia
Le maggiori culture di Giava rappresentano le tre zone geografiche principali dell’isola: ovest, centro ed est.
Nella zona centrale, nelle città di Yogyakarta e Surakarta, i sultani resero queste zone importanti miniere di cultura classica giavanese.
Le arti classiche di Giava comprendono la musica gamelan e gli spettacoli di marionette wayang.
Giava fu il luogo di molti regni influenti per la regione del sud-est asiatico, molte opere letterarie sono state scritte da autori giavanesi.
Economia
L’economia di Giava si basa soprattutto sull’agricoltura: il riso, mais , manioca, patate, ortaggi, legumi, arachidi, soia e frutta , beni d’esportazione sono invece il tè, il caffè, il tabacco, la palma da cocco e da olio, la canna da zucchero, il caucciù e le spezie.
Oltre alla pesca e allo sfruttamento forestale conteak, mogano, ebano, sandalo, altre risorse sono l’allevamento del bestiame e l’estrazione di petrolio e manganese .
A Giava sono concentrate quasi tutte le industrie dell’Indonesia, che comprendono impianti siderurgici, meccanici, cantieristici, tessili, chimici, farmaceutici, petrolchimici, alimentari, del tabacco, del cemento e della gomma.

Cosa Vedere
Isola bellissima, ricca di foreste, risaie, cascate e una cultura varia e interessante, custodisce prove del suo passato con i celebri templi buddhista di Borobudur e indù di Prambanan .
Jakarta essenza Indonesiana
Jakarta la capitale dell’Indonesia è anche il più grande centro abitato di Giava e dell’intero paese.
Una delle più grandi e frenetiche metropoli del mondo, super popolata e caotica, è una città attiva, ricca di industrie e commercio.
Sotto il profilo turistico non ha tantissime attrazioni, ma passarci un paio di notti può essere un’idea. Perché proprio a Jakarta è possibile vivere la vera essenza di questo incredibile paese.
Giacarta è ricca di caffè e ristoranti.
Puoi gustare l’ottima cucina giavanese, indonesiana di altre isole, cinese, malese, indiana, greca, messicana, e trovare tanti ottimi ristoranti italiani.
Jakarta cosa vedere
Un tragitto ideale potrebbe essere quello che parte da Merdeka Square ;
Il complesso di palazzi che si chiamano Merdeka Palace, includono Wisma Negara, il Sekretariat Negara, Bina Graha, e l’Istana Negara.
Che è la residenza ufficiale del Presidente della Repubblica Indonesiana.
Nel centro di Merdeka Square si erge una colonna alta 137 metri, chiamata Monas, ritenuta un monumento nazionale. Questa colonna venne innalzata durante il duro periodo del nazionalismo, è simbolo della lotta per l’indipendenza.
Nella stessa piazza si trova la Moschea Istiqlal, la più grande Moschea del Sud est asiatico, è aperta a ogni persona di qualsiasi religione, l’ ingresso è gratuito, ma occorre indossare un’apposita veste che viene fornita all’ingresso.
Sempre nella stessa zona vale la pena visitare anche la cattedrale di Giacarta dedicata a Santa Maria dell’Assunzione.
A pochi minuti dalla Cattedrale, si trova il Pasar Baru, uno dei mercati più antichi di Jakarta, dove trovare tessuti di ogni genere, lungo la strada principale e nelle viuzze laterali, ci sono diverse bancarelle che vendono cibo da strada.
Una chicca insolita e molto interessante è il Museo Wayang dove si trovano esposte antiche marionette tradizionali indonesiane del teatro delle ombre.
La coloniale Jogja
Si chiama Yogyakarta ma per tutti è semplicemente Jogja, conosciuta come il centro della cultura e dell’arte giavanese, meravigliosi i suoi batik e gli spettacoli di burattini .
Io salto sempre e volutamente il mercato degli uccelli, evito anche la visita al kraton, per i miei gusti sono entrambi assolutamente privi di ogni interesse
Adoro invece gironzolare per la strada centrale dal antico fascino coloniale di Jalan Malioboro, osservare i mercati coloratissimi , la gente indaffarata nella contrattazione delle merci, i bemo dai colori sgargianti .
Aggiungendo una visita al Water Castle (Tamansari) , quello che una volta era il giardino del sultano, una costruzione cinta da mura con all’interno un cortile e varie vasche d’acqua

Jogia i suoi dintorni
Selogriyo temple
Per arrivare a questo piccolissimo tempio, si deve percorrere un sentiero abbastanza facile della durata di circa un’ora, che parte da un piccolo paesino, con belle vedute su una vallata di risaie e altre piantagioni, è un luogo poco turistico, dove poter entrare in contatto con la socievole gente del posto .
Prambanan
Prambanan è un complesso di templi induisti (850 d.C. ) completamente diverso dal Borobudur , i due templi sono spesso accomunati ma in realta’ presentano differenze strutturali enormi, il primo ha un aspetto massiccio mentre il complesso del Prambanan è tutto sviluppato verso l’alto .
Si pensa che in origine il complesso di templi fosse composte da ben 232 costruzioni , molti di questi erano mausolei di antichi re .
Il re che volle fortemente questa costruzione fu Rakai Pikatan, , egli si reputava la reincarnazione di Shiva e per questo dedicò molta attenzione alla costruzione della struttura, inoltre a causa della sua convinzione dedicò il tempio principale al culto del suo dio prediletto.
Il complesso conta diversi templi, ma i più famosi sono i tre principali dedicati rispettivamente a Brahma, Vishnu e Shiva,

Borobudur
Un monumento buddhista del 800 d.C dichiarato patrimonio dell’ Umanità dal Unesco , un opera imponente con una base quadrata di 123 x 123 metri ed un’altezza di 35 metri, costituito da circa 1.600.000 blocchi di pietra , le sue pareti sono ricoperte da 2.672 bassorilievi che narrano la storia del Buddha .
La costruzione venne commissionata dalla dinastia dei Syailendra, all’apice del loro splendore e potere, ed e’ cosi maestoso che visto da lontano appare come una montagna; l’edificio è formato da dieci terrazze
Il primo livello rappresenta la vita nelle spirali del desiderio , i cinque livelli quadrati rappresentano la progressiva emancipazione dai sensi e le ultime tre terrazze simboleggiano il cammino progressivo verso il nirvana.
L’intero cammino è caratterizzato dalla presenza di nicchie contenenti statue di Buddha (504) ogni Buddha è diverso dagli altri, Sulla cima dell’edificio è presente una serie di stupa, la filosofia di questo viaggio verso il Nirvana è molto interessante e mi ha particolarmente colpito :
La cima non è il punto di culmine del viaggio, ma è il viaggio, il culmine di se stesso.
Molto bello e interessante anche se meno conosciuto è il Candi Plaosan.
Costruito nella metà del 9 °secolo da Sri Kahulunnan discendente di Syailendra, il complesso Plaosan è un insieme di due templi buddisti, Plaosan Lor e Plaosan Kidul , entrambi i templi hanno un ingresso, un cancello, e le statue guardiane di Dwarapala.
Gunung Bromo
Forse non ha l’alone di mistero e magia del Kelimutu di Flores, o la maestosita’del Rinjani di Lombok, né la bellezza dell’Agung di Bali, però il Gunung Bromo resta uno dei vulcani più visitati dell’Indonesia.
Venire a Giava e inserire questo colosso fumoso nella lista di cose da vedere è una splendida idea, il Gunung Bromo è un vulcano attivo parte del Parco Nazionale del Bromo Tengger Semeru , alto circa 2.300 metri , non è la vetta più alta ma è il più famoso .
Questo vulcano si erge dal mezzo di una pianura chiamata Mare di Sabbia”.
E’ facile da visitare, basta pernottare nel vicino villaggio di Cemoro Lawang, da tenere conto che le strutture della zona sono tutte molto basiche, il villaggio l’ho trovato molto interessante da visitare, è possibile raggiungere a piedi il vulcano in circa 45 minuti.
Di solito si usa fare un tour in jeep organizzato da guide locali, con sveglia alle 2.30 e partenza alle 3 di notte, per ammirare il sorgere del sole dal Monte Penanjakan .
La vera scalata al Bromo inizia proprio dal mare di sabbia , un paesaggio lunare da dove si ergono questi imponenti signori fumosi, l’intero percorso dura circa 1 ora abbastanza facile, l’ultimo tratto è fatto da una ripida scalinata ricoperta da uno strato di cenere, alla fine della scalinata siamo veramente sull’orlo di un vero vulcano attivo fumoso e borbottante !
Bromo Yadnya Kasada
La zona intorno al monte Bromo è abitata dal gruppo etnico Tenggar, ultimi discendenti del regno induista Majapahit, ogni anno il 14° giorno del mese Kasada, nel tradizionale calendario lunare hindu si tiene il festival Yadnya Kasada detto anche Kesodo
La cerimonia si tiene in onore del dio supremo Sang Hyang Widhi e si basa su un’antica leggenda:
I coniugi Roro Anteng e Joko Seger, sposati da diversi anni, non riuscivano ad avere figli, salirono sulla cima del monte Bromo per chiedere la grazia agli dei.
Gli dei ascoltarono le preghiere e furono clementi, concessero alla coppia 25 bambini, ma chiesero il sacrificio dell’ultimo nato, che i genitori dovettero gettare nel cratere del vulcano.
La coppia dovette farlo, per non provocare l’ira degli dei che avrebbe distrutto tutto.
Da quel giorno ogni anno il popolo dei Tenggar, onora il ricordo dell’enorme sacrificio fatto da Roro e Joko, esprimendo riconoscenza e gratitudine agli dei.
La cerimonia di chiusura prevede dopo aver pregato a lungo,un pellegrinaggio notturno fino alla cima del vulcano, i devoti lanciano dentro il cratere del vulcano fumante, diverse offerte, ortaggi, frutta, fiori, denaro, e anche animali, per placare e ringraziare gli dei dell’abbondanza di agricoltura e pascoli che sono loro concessi
Mille cose da vedere
Solo o Surakarta –
Merita una visita per ammirare gli splendidi batik a cera vere opere d’arte, interessante anche il palazzo del sultano .
Dieng dove vedere gli antichi templi Indhuisti e ammirare l’alba sulla vetta del Sikunir.
Kawah Ijen.
La salita è abbastanza impegnativa, questo è il vulcano dove vedere i il Blue Fire i fuochi blu. Un fenomeno dovuto allo zolfo che entra in contatto con l’aria e i famosi raccoglitori di zolfo, povera gente che respira i terribili gas per raccogliere e trasportare sulle spalle questo minerale.
Semarang è una città interessante con diverse cose anche di epoca coloniale da vedere, merita una visita anche e il Kampung Pelangi ex villaggio trasformato in attrazione turistica grazie alle sue case colorate .
Madakaripura Waterfall ritenuta la cascata più alta di Giava e la seconda cascata più alta dell’Indonesia devo dire che è veramente molto bella .
Le fantastiche karimunjawa
Bellissime selvagge e praticamente sconosciute, l’arcipelago delle Karimunjawa si trova nel mare di Giava, a sud del Borneo, circa 27 isole, quelle classiche da cartolina con palme che ondeggiano al vento, mare cristallino, fondali incontaminati.
Giava è molto molto di più di quello che ho scritto in questa pagina. La cosa migliore è partire per un viaggio, alla scoperta di questa fantastica isola Indonesia.

La prima volta che ho sentito parlare di Giava è stato a casa di amici vedendo un documentario. Mi appassionano molto i vulcani, anche se a dirla tutta un pò mi spaventano!
Paola , Giava è bellissima ! te la consiglio e vulcani come il bromo sono abbastanza facili da vedere senza grossi pericoli
Un articolo molto dettagliato e ricco di informazioni. Ho sempre sentito parlare dell’isola di Giava ma non ci sono mai stata. Ho trovato molto particolare la leggenda di Roro Anteng e Joko Seger. Il finale è un po’ inquietante, ma trovo che sia bello che ogni anno ancora oggi rispettino la tradizione di donare qualcosa ai loro Dei.
L’Indonesia, come tutta quella parte di mondo, è a me sconosciuta ma sarebbe davvero uno dei miei sogni. Ora viaggiamo prevalentemente con il camper quindi sono mete per il momento proibitive.
Giava mi ha sempre affascinato, non so se per il nome o per cosa e quindi ho letto con piacere questo articolo ricco di utili informazioni
grazie a te per averlo letto